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Sarri è Sarri e va dimenticato “ha perso il senso e la misura” però…il sarrismo…duole eccome

Archiviato il caso Sarri nel faldone in alto a destra dello scaffale reparto pseudo-napoletani, l’attenzione va senza indugi sul fenomeno più straordinario, quello del pappaboysmo proselite.

Si tratta di una mutazione genetica del napoletano medio. Il pappaboys rinunciando alle sue prerogative neuroniche più rinomate che l’hanno reso famoso sulla terra, svende con dovizia di scuse, il suo amor proprio senza batter ciglio.

Egli è strano. Mani in tasca e, senza mai guardarsi allo specchio, fa spallucce e si tiene il suo presidente per il quale ha deciso di derogare alla propria dignità per tutta la vita. O perlomeno fino a quando ADL calcherà le vie del mondo sui suoi compos. E non guardandosi neanche di sbieco allo specchio, si dice: ”sacc sti cazz…ji stev in serie C” e con questo rif si atteggia a difensore di ADL negando spudoratamente la realtà dei fatti.

Il pappaboys, odiatore seriale di Sarri a prescindere perché anti ADL come formazione, principi e politica, lo ha odiato soprattutto perché latore di quello che tutto il mondo del calcio chiama “Sarrismo”.

Il vero pappaboys insomma dedica la sua missione oggi a sconfessare e a dimostrare che il sarrismo non esiste, non è mai esistito e che è Zeman il fautore che ha coniato quel tipo di gioco prima di lui e che Sarri non ha inventato dunque niente e bla e poi bla ecc.

Siamo al cospetto di una sorta di revisionismo storico le cui chances di essere accolto sono inesistenti in quanto la memoria dei fatti è giovane. Troppo giovane per essere dimenticata oppure sovvertita. Senza contare gli innumerevoli riconoscimenti al sarrismo più presenti che mai.

Il tentativo è miserando, come miserande sono le argomentazioni addotte a suffragio della tesi impossibile. Purtroppo il Sarrismo esiste eccome. Ha fatto scuola e fa scuola nel mondo del calcio ed è la spina nel loro fianco. Quella che graffia le loro costole continuamente.

Il sarrismo oramai fa parte del calcio, di una visione globale di schemi di gioco vestiti di velocità e passaggi ad un solo tocco di quello che Guardiola ha definito : “ un brindisi al sole” e quindi, se ne facciano una ragione, esiste.

Passato Sarri, la festa nun è passat perché di “sarrismo” si parlerà, nel bene o nel male, continuamente.

Il vostro problema non è Sarri ma ciò gli sopravviverà. E questo è Il vostro problema. (s.v.)

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