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Aurelio De Laurentiis, un gigante di un palmo ed uno ziracchio

Noi napoletani famigerati mariuoli di livello mondiale, ardimentosi protagonisti di milioni di furti con destrezza, rapine, raggiri, giocatori di tre carte a Piazza Garibaldi, venditori di “pacchi” alla Duchesca, contrabbandieri di sigarette, falsificatori di biglietti valuta, contraffattori, truffaldini e ind a Sanità, professionisti illegali, intelligentissimi e perspicaci, sopravvissuti e sopravviventi, siamo stati messi all’angolo da un ometto di un palmo ed uno ziracchio che di professione fa il Presidente del Calcio Napoli.

Questo è un fatto storico. D’altronde potrebbesi giustificare il tutto con una consapevole accondiscendenza del napoletano che fa finta di niente? Ma non regge! Non regge perché la finzione, per quanto forzata e fuori la volontà di Nostro Signore e dei napoletani stessi, attenderebbe perlomeno un risultato positivo in cambio.

Insomma faremmo i fessi per fare fesso chi avrebbe deciso di farci fessi pur di ottenere quel di più che serve alla squadra? Regge?

Invece niente. Anzi, con l’arrivo di Mister Ancelotti lo status quo resterà questo anche in seguito. Egli infatti ha dichiarato di essere assolutamente d’accordo con ADL su tutto. Ergo cari noi, non aspettiamoci nulla da questa coppia inedita, una specie di ossimoro assortito senza un criterio logico: grande allenatore + grande commerciante = non vinceremo nulla.

Da una quarantina di giorni parliamo di un “certo” James come se fosse il novello Maradona, da anni di un altro “certo” Lozano come se fosse il nuovo Pelè ma nel frattempo abbiamo lasciato andare Hamsik ed Albiol come se nulla fosse.

La nostra intelligenza messa a durissima prova continuamente e noi facciamo gli indiani con penne, tepee e mustang compresi. In piena campagna acquisti Ancelotti sta in Canada. ADL & Company stanno qua tanto chi accatt accatt è lo stesso.

Cosa cambierebbe? La quadra c’è, cosa vogliamo di più? È quella che aveva vinto il campionato scippato l’anno scorso e quella che è arrivata seconda quest’anno. E che sarà mai se Allan andrà via e se ci diranno ogni giorno che hanno rifiutato le faraoniche offerte per KK?

Io a questo napoletano in ghingheri da Apache, archi e frecce preferisco quello mariuolo della metafora della vita, di quella vita napoletana sveglia e scaltra. Quella di “ca nisciun è fess” quella di “guagliò vir addò ja j”. (s.v.)

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