( Arnaldo De Porti )
Più volte ci siamo chiesti per quanto tempo questa situazione politica anomala potrà andare avanti e le risposte sono solo due.
La prima.
Se si dovessero ascoltare le opposizioni, ma anche tutte le altre istituzioni tipo Confindustria, Corte dei Conti, OCSE, Agenzie di rating, mass-media ecc., non prima di aver dato un’occhiata all’immane debito pubblico che ci sovrasta, l’Italia dovrebbe tirare i remi in barca autoproclamandosi già fallita, realtà che, in qualche modo, verrebbe però a confliggere con il forte risparmio nazionale che le consente a pieno titolo di guardare ancora avanti; infatti viene calcolato che gli italiani abbiano in banca risparmi per oltre 4.500 miliardi di euro mentre il debito pubblico ammonta a circa 2.300 miliardi, ossia alla metà, Quanto al risparmio degli italiani, penso sia doveroso tener anche presente che a detti risparmi tenuti nelle banche dovrebbero aggiungersi diversi miliardi tenuti in casa o nelle vicine nazioni confinanti.
Detto questo, io penso che le troppe grida..al lupo, al lupo da parte delle predette istituzioni non rispecchino la realtà seppur molto e molto difficile, ma costituiscano un pretesto per rientrare politicamente in possesso di quel potere che, fino all’anno scorso, ha permesso loro di fare i loro interessi personali, portando lo spread anche a 500 punti base … ce lo ricordiamo ? Per dirla in breve, la situazione non è cambiata, ed è anzi,in questo momento giustificata in parte dall’andamento del contesto internazionale, mondiale, realtà che, a mio avviso, stanno a significare che si è accesa una spia d’allarme che richiede una urgente e seria rimodulazione dei mercati, delle borse, delle politiche e della legalità. Cose tutte da…reinventare, vorrei dire.
La seconda.
A titolo, parlavo di trambusto politico. Ebbene, atteso che in Italia altro governo possibile all’infuori di quello che abbiamo non esisteva allora e non esisterebbe neanche adesso, io credo che noi Italiani, come mi piace spesso dire, dobbiamo fare i conti con le risorse fisiche, personali, economiche, politiche che abbiamo in questo momento, in quanto – e di questo ne sono assolutissimamente certo – ci troveremo di fronte ad una ingovernabilità tale da rimpiangere “quando politicamente si stava peggio”.
E quasi sicuramente, a questo proposito, le prossime elezioni europee ci riserveranno delle sorprese.
Belluno-Feltre