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IL PUNTO n. 713 del 29 marzo 2019 di MARCO ZACCHERA (marco.zacchera@libero.it)

SOMMARIO: NAVIGATOR – POLITICA IN SONNO – PONTE DI GENOVA – CHI INQUINA VERAMENTE – BERTOT E L’UCRAINA – VERBANIA: QUATTRO LISTE CON ALBERTELLA

REDDITO DI CITTADINANZA: IN 3.000 INTANTO SI SISTEMANO…
Per loro il “Reddito di Cittadinanza” è stato comunque – e da subito – una benedizione.
Parlo del primo lotto di 3.000 (tremila!) neo-impiegati assunti come “navigator” che il lavoro così l’hanno già trovato… per aiutare gli altri disoccupati a (forse) trovare lavoro.
Dopo un primo accordo con le regioni, 471 persone sono da assumere subito in Campania di cui 274 solo a Napoli (per caso, proprio la regione e la provincia del vice-premier Di Maio), dove si sistema intanto un “navigator” italiano su 6.
Curioso che le assunzioni per ora non siano sulla base delle domande presentate ma su quelle “potenzialmente presentabili” e siccome in Campania potrebbero essere moltissime questo ha giustificato l’assunzione preventiva.
Cosa faranno i “navigator”? Siccome parlare in italiano non fa fino, meglio usare l’inglese. I “navigator” faranno quindi un lavoro di “case management” che tradotto significa che ovviamente gestiranno i singoli casi che si presenteranno (e non si capisce come potrebbe essere diversamente). Erano necessari e così tanti (saranno migliaia in più tra qualche mese)?
Chissà quanti milioni sono i “navigator” cinesi, giapponesi, americani dove per ora ci si limita ad esporre un cartello fuori dal negozio o dall’ azienda con scritto “Here hiring” ovvero “qui si assume” e uno entra, chiede, concorda … e se vuole lavora.
Così, da subito, anche decidendo in giornata o part-time, senza troppa burocrazia.
Ma noi siamo il popolo di Cristoforo Colombo, volete mettere il fascino dei nostri “navigator”?

POLITICA IN SONNO ?
Scrivo IL PUNTO ogni settimana da quindici anni, ma raramente capitano momenti come questo in cui sembra essersi diffuso una specie di anestetico generale.
In Basilicata il centro-destra fa 7 a 0, ma la notizia sui media dura un istante. Il paese è economicamente rallentato – o quasi fermo – ma le notizie che fanno clamore ruotano a dare o meno la cittadinanza italiana (e mi sembra giusto) a due ragazzini coraggiosi, alla nuova presunta fidanzata di Salvini o alla professoressa di inglese che a Prato si è fatta mettere incinta da un quattordicenne.
Unico fatto nuovo – ma importante – l’approvazione della nuova legge sulla legittima difesa, un “pezzo forte” del programma della Lega che però ora andrà ben regolamentata e soprattutto applicata con serietà, logica e coscienza.
Intanto in Gran Bretagna c’è il caos per la Brexit ma questi sono considerati solo problemi altrui e Trump è stato “assolto” per il Russiagate dopo anni di ingiuste polemiche che volevano seppellirlo.
E’ stato di passaggio a Roma anche il “presidente” cinese che ha firmato lettere di intenti (nessuno ha ben capito per cosa) coccolato e riverito tra sorrisi e scintillanti ricevimenti al Quirinale.
Poi Xi è volato a Parigi dove ha concretamente firmato una “commessa” a Macron di aerei e tecnologie militari per 30 miliardi di dollari. Cosucce, in un’Europa che va in ordine sparso…
Ps. Per la presidenza del PIEMONTE nessuna news dal centro-destra, riusciremo nel miracolo di far resuscitare Chiamparino?

PONTI, SOLDI E RESPONSABILITA'
Ha perso d'attualità – salvo che a Genova – la vicenda del ponte “Morandi” crollato ad agosto, nè ad oggi sembra che la Magistratura abbia ben individuato le responsabilità per la mancata manutenzione della struttura.
L' ANSA ha intanto pubblicato i dati dei guadagni dei vertici di “Autostrade” nel 2018.
Vista l'imponente ampiezza dei profitti di “Autostrade per l'Italia” – società controllata da Atlantia – grazie alle compiacenti tariffe autostradali che siamo obbligati tutti a pagare, l’amministratore delegato di Atlantia – il dott. Giovanni Castellucci – ha percepito nel 2018 un compenso di 5,05 milioni di euro, incluso un bonus di 3,72 milioni di euro, mentre il presidente Fabio Cerchiai “solo” 1,28 milioni, tra cui un bonus di 560 mila euro. Erano in carica quando il ponte collassò, lo scorso 14 agosto, provocando la morte di 43 persone. Chi pagherà alla fine non si sa, le famiglie delle vittime e gli sfollati aspettano, chi ha comunque guadagnato è evidente mentre non si hanno notizie di sequestro dei compensi, magari anche solo a titolo cautelativo

CHI INQUINA VERAMENTE
Quante migliaia di volte avete letto od ascoltato in TV che Trump è più o meno il responsabile del cambiamento climatico nel mondo e rischia di distruggere il pianeta permettendo maggiori consumi di carbone e petrolio in USA avvelenando così l'aria di tutti con le emissioni di CO2 (anidride carbonica) che scalderebbero l'atmosfera creando l’effetto-serra?
Poi escono i dati ufficiali (il Sole24 ore di mercoledì) sull’inquinamento del mondo e si fanno scoperte incredibili tipo che l'anno scorso la CINA ha disperso nell'aria più di 10.272 milioni di tonnellate di CO2 contro i 5.254 degli USA e dei 2.238 dell'India.
Non solo, dal 1970 ad oggi – ovvero in mezzo secolo – le emissioni USA sono aumentate solo del 21% (in 50 anni, con incrementi minimi all’anno e in diminuzione dal 2014!) mentre quelle cinesi sono aumentate del 1.234 % (avete letto bene, oltre 12 VOLTE di più: da 777 milioni di tonnellate a oltre un miliardo di tonnellate di anidride carbonica dispersa), mentre anche l’India sta aumentando fortemente le sue emissioni. Non solo, la Cina ha di fatto trasferito nei paesi vicini alcune tra le sue aziende più inquinanti e che quindi risultano “a carico” di questi stati, pur di fatto rimanendo sempre cinesi. Chi è stato in Vietnam dalle parti di Hanoi ha potuto vedere di persona quella situazione catastrofica, un po' come l’aria di Pechino e delle altre città cinesi in inverno che ogni tanto passano nei filmati TV.
Se si va poi a spigolare tra i dati si scopre anche di peggio, ovvero quali siano i paesi che “pro capite” inquinano di più scoprendo che sono quelli più ricchi – come Brunei e emirati del Golfo Persico – che raffinano petrolio senza precauzioni, guadagnando somme incredibili e in più inquinando tutto il pianeta. Ma perchè questi dati non vengono chiariti meglio alla gente sottolineando chi siano i veri responsabili dell’aumento della temperatura del globo, ma soprattutto della salute dell'umanità?
Trump ci metterà del suo, ma se le varie associazioni internazionali ambientaliste servissero a qualcosa dovrebbero prima di tutto diffondere con coraggio questi dati e poi – semmai – cercare di imporre una sorta di “tassa ecologica mondiale”.
Siamo all’assurdo: mentre in Italia si cercano di ridurre le emissioni con le “ecotasse”, i limiti di circolazione e di temperatura nel riscaldamento ecc. la concorrenza cinese può fregarsene impunita inquinando l'aria di tutti.
Questa è una delle tante ipocrisie mondiali con i cinesi che poi producono a prezzi minori non avendo obblighi ambientali in concorrenza sleale con il resto del mondo.
Ma quando mai i nostri media apriranno gli occhi, quando ci sarà un pò di correttezza e verità nell'informazione sui rischi dell’espansionismo cinese?
Continuiamo intanto a prendercela con Trump e a farci prendere in giro dai cinesi.

UCRAINA, TRA USA E RUSSIA L’EUROPA UBBIDISCE
Fabrizio Bertot – prossimo candidato alle elezioni europee per Fratelli d'Italia – ha scritto “Ucraina”, un bel libro edito da Historica che non c'entra direttamente con l'appuntamento elettorale ma fa il punto sui rapporti strategici tra Usa, Europa e Russia nei rapporti con l'Europa Orientale. Un volume che andrebbe letto e meditato.
Bertot traccia infatti – con un'ottima documentazione – la lunga storia dell'Ucraina, degli innegabili legami con Mosca della sua parte orientale e, in modo molto chiaro, sintetizza la grettezza e poca lungimiranza europea (succube dell'USA di Obama) nel voler litigare con la Russia che dovrebbe essere invece il primo sponsor della UE in un rapporto di reciproca collaborazione commerciale ma anche politica.
Nell'immaginario collettivo Putin è però sempre il “cattivo” e quindi va sanzionato ma – se andiamo alle origini di questa crisi – nessuno ricorda più i motivi di partenza. ovvero la comprensibile difesa russa di una parte dell'Ucraina che è sempre stata vicino a Mosca e che ne fu separata solo per la volontà di Stalin di distruggere le entità nazionali in quella che era diventata l'URSS comunista.
Il volume di Bertot ci porta così a riconsiderare non solo le radici storiche di questa crisi, ma anche a riflettere sull’incongruenza europea nel seguire ciecamente gli USA di Obama (è importante il particolare) con i suoi alleati della sinistra europea che decisero e continuano una politica di sudditanza politica miope e spesso anche illogica. (per maggiori info: fabrizio.bertot@fgmail.com)

VERBANIA: QUATTRO LISTE CON ALBERTELLA
Saranno quattro le liste che appoggeranno DOMENICO ALBERTELLA, candidato unitario del centro-destra per le elezioni comunali di Verbania di fine maggio.
Oltre alla lista della LEGA e a quelle di FRATELLI D’ITALIA e di FORZA ITALIA – già annunciate da tempo – sarà presente infatti anche una qualificata lista civica.
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INTEGRAZIONE (IM) POSSIBILE?
QUELLO CHE NON CI DICONO SU AFRICA, ISLAM E IMMIGRAZIONE

Il libro – edito dalle “Edizioni del Borghese” (260 pagine – euro 18) – sta avendo un ottimo riscontro di pubblico e i lettori che lo desiderano possono richiedermene direttamente una copia autografata via mail (marco.zacchera@libero.it) e comunicandomi il loro indirizzo postale.
IL LIBRO VIENE PRESENTATO QUESTA SERA 29 MARZO
a CASALE CORTE CERRO (VB) nella sala della biblioteca.
Introdurrà Fabrizia Maggiola, candidata a sindaco di Casale Corte Cerro.
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Un saluto e buona settimana a tutti! Marco Zacchera

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