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R. S. I. ed il credo di Olivetti: una conferenza per approfondire

Si è svolta il 22 marzo scorso la conferenza intitolata “Adriano Olivetti: una lezione a quanti oggi parlano di responsabilità sociale d’impresa”.

L’evento incorniciato dal palazzo della cultura “Nicola Lazzaro” è stato organizzato dal Rotary Club Massafra.

In apertura l’indirizzo di saluto del presidente Rotary Club Massafra Vito Semeraro. Ha fatto seguito un breve saluto dell’editore massafrese Antonio Dellisanti.

Si è entrati nel vivo con l’introduzione dell’ avvocato Pietro Mastrangelo il quale ha offerto un excursus storico relativo al modus operandi delle aziende dal secondo dopoguerra ai giorni nostri intrecciato con il pensiero degli economisti. Nel presentare il libro “Gestione etica d’impresa – Responsabilità sociale welfare aziendale” scritto dall’ingegner Vittorio Bilardi con la collaborazione dell’ingegner Fernando Tramonte, l’avvocato Mastrangelo ha affermato: «Il volume è pregevole perché ricostruisce la genesi della responsabilità sociale d’impresa.»

Momento cardine della conferenza è stato l’intervento dei due relatori l’ingegner Vittorio Bilardi e l’ingegner Fernando Tramonte che hanno avuto occasione di presentare la loro fatica letteraria.

Dall’ingegner Tramonte un sintetico quanto incisivo chiarimento su cos’è la responsabilità sociale d’impresa:«Responsabilità sociale d’impresa significa decidere, lo facciamo tutti i giorni in maniera istintiva. Le decisioni di un’impresa – ha asserito – devono essere prese con coscienza. Se fino ai primi del ‘900 si badava solamente agli utili, oggi si punta non solo ai guadagni ma anche all’etica. L’impresa – rammenta – non è un mondo a sé ma è calata in un contesto di cui deve tener conto, deve perciò assumere un comportamento responsabile nei confronti di ambiente, dipendenti, società, consumatori. Ecco che l’etica entra a far parte delle logiche aziendali. L’azienda deve porsi degli obiettivi e tener conto dei rischi. Con il risk management, il rischio non è più considerato un problema bensì un’opportunità da cogliere. Il rischio viene trattato dall’azienda su vari fronti in maniera integrata in modo da decidere in maniera etica. Gli indicatori di performance che aiutano a capire dove si sta andando ed a valutare le prospettive future.»

Interessante l’intervento dell’ingegner Bilardi il quale ha approfondito i concetti trattati nella sua ultima opera.

«L’esigenza di coniugare valori economici ed etici, fondamento della cosiddetta responsabilità sociale d’impresa, si sta sempre più affermando – ha esordito Bilardi – come chiave per realizzare una nuova fase del mondo del lavoro e dei suoi protagonisti.»

«La ricerca della bellezza ed il conseguimento del profitto – ha osservato Bilardi – sono la spinta all’innovazione industriale ed il progetto di un modello sociale basato sulla comunità, e la strategia dell’internazionalizzazione sono la riflessione culturale più moderna.»

«Nell’idea dell’economia civile – ha chiarito l’ingegnere – impresa e lavoro sono alla faticosa ricerca dell’equilibrio tra gli interessi di ciascuno e gli interessi di una comunità e di un territorio.

A queste idee ha dato realizzazione Adriano Olivetti. È quindi necessario – ha concluso – armonizzare le esigenze dell’economia con quelle dell’etica. Una via sintetizzabile nelle parole di Roveda quando dice che “È solo cambiando i modelli di riferimento che potremo cambiare le cose. Smettere di curare l'effetto, curare invece la causa”. »

La serata culturale è terminata con le conclusioni affidate all’assistente del governatore Francesco De Geronimo.

Il riuscitissimo dunque il momento di approfondimento che ha suscitato il vivo interesse del pubblico e consentito di informarsi e formarsi con gli addetti ai lavori.

Mariella Eloisia Orlando

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