Ormai Salvini l’ha fatto capire in tutte le salse che non potrà mai allearsi con Berlusconi, anche se, a mio avviso, in maniera subdola, se lo tiene buono a livello locale, confermando apertamente che il contratto con il M5S sarà destinato a durare fino alla scadenza, sia pur in un clima di inevitabili contenziosi.
Ciò che ancora sorprende, e non poco, è l’atteggiamento “speranzoso” di Berlusconi, il quale, malgrado le affermazioni di Salvini, cerca ancora di stargli vicino con atteggiamenti e dialettiche di natura patetica, in funzione di una irrealizzabile operazione che non vedrà mai né sintesi né soluzioni.
Detto questo, l’unico governo possibile è quello che già abbiamo, con pregi e difetti, per cui, mentre il Pd dovrà ancora per anni curarsi le ferite, magari anche procurandosene altre, in una situazione in cui tutti gli altri partiti valgono poco più di niente, da tutto ciò non si può non evincere come Salvini abbia bisogno nel breve-medio termine di Di Maio e viceversa, pena una débacle che vedrebbe scagliarsi contro di loro interi elettorati a suon di titoli come questi : vigliacchi, traditori, disonesti ecc.ecc., aggettivi che infastidirebbero anche un delinquente incallito…
Penso che neanche un possibile problema economico per l’Italia possa influenzare questo governo di “contratto” in quanto l’economia oggi soffre a livello internazionale. Qualche perplessità potrebbe scaturire solo da una scarsa affermazione del M5S in Europa, circostanza questa che potrebbe mettere a rischio la leaadership di quest’ultima, primo ministro compreso.
Ma non sarà così, fors’anche per… ingegneria politica italo-europea.
Staremo a vedere.
Arnaldo De Porti
Feltre-Belluno
