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Ho letto l’anamnesi di Antonio Biella sulla politica giallo-verde, ma anche di quelle precedenti, ultima quella di Renzi ecc.ecc.

Mi par di poter dire che l’elettorato è “ubriaco” e vota con la stessa convinzione di chi va a comperare un biglietto “Gratta e Vinci”, ovviamente sperando di vincere.

Se devo essere onesto, anch’io sarei per la NO-TAV in quanto obsoleta ed anche perché lo sarà ancora di più quando sarà finita, alla luce di nuove tecnologie nei trasporti. Che poi, si debba continuare, è un dato di fatto da cui non si puo’ prescindere per le motivazioni che sappiamo.

Di una cosa sono certo, anzi certissimo, da veneziano. Se è ben vero che il TAV è annoverabile fra le grandi opere, è anche vero che in queste grandi opere era annoverato anche il…MOSE per il quale si è speso, sino ad ora, oltre 7 miliardi inutilmente e che, malgrado nulla funzioni in merito a quest’ultima opera arrugginita e sconnessa oltre che estremamente inutile, si dovrà terminarla per non creare un’altra…incompiuta.

Io, ed il Prof. Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, insieme con l’assessore di allora Gianfranco Bettin dei Verdi di allora, l’abbiamo detto in tutte le salse che non sarebbe servita a nulla se non a foraggiare con soldi pubblici molti costruttori fuori legge.

Cacciari l’ha detto anche l’altra sera sulla LA7 Otto e mezzo

Ergo, andiamo pur avanti in nome del masochismo. A suo tempo glielo avevo detto anche all’ex sindaco di Torino, Chiamparino, in occasione di una sua visita a Feltre. (di cui a foto)

Ciao,

Arnaldo De Porti.

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