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Arriva l’8 marzo l’album “Bastasse il cielo” di Pacifico

Milano. «Il francese lo capisco sempre meglio ma lo parlo poco; le conservazioni con i francesi sono buone ma forse loro sono troppo gentili nei miei riguardi».

È la confessione di Pacifico, che ora vive a Parigi, fatta alla presentazione del suo nuovo album di inediti “Bastasse il cielo”, in uscita venerdì 8 marzo.

«Il disco è stato pensato, scritto e realizzato a Parigi – ha sottolineato – Ho fatto tutto nel mio studiolo al diciannovesimo arrondissement, il Pippapà Studio, nome inventato da mio figlio, una sua personale rivisitazione della frase che gli dicevo salutandolo sulla porta di casa: papà va in studio a lavorare».

Questo disco arriva a sette anni dal precedente “Una voce non basta”.

«Per la scrittura è un racconto involontario di questi sei anni vissuti a Parigi – ha fatto notare – Sono diventato padre e mi sono trasferito a Parigi che non ti consente di vivere in pace e mi sembra che tenga assieme le contraddizioni, una città piena di luci che toglie il fiato e piena di irregolari: me la sono trovata in queste canzoni, dove trovo l’amore e il ricordo di quello che ho vissuto, un po’ di sarcasmo e un po’ di reminiscenze e profumi»

L’album contiene dieci brani, a cominciare dal singolo “Semplicemente”.

«È un disco pieno di parole e ci tenevo che fosse anche un disco pieno di musica – ha rivelato – Ci sono dentro tante cose che ancora scopro, archi, chitarre, flicorno, mellotron, suoni arrivati intorno alle parole, un arricchimento di cui sono molto grato al lavoro fatto dal mio produttore Alberto Fabris».

Ecco. Alberto Fabris è stato fondamentale per il completamento di questo nuovo lavoro.

«Questo disco si fonda sull’amicizia di Alberto – ha ammesso – Facevo fatica ad assemblare il tutto e lui mi ha capito, con un carnet di musicisti che ha raggiunto, creando un’orchestra sparpagliata cui ha dato un suono omogeneo che vivo con grande gratitudine».

Gino De Crescenzo, questo il nominativo all’anagrafe del musicista, è stato illuminato per la creazione di questo piccolo capolavoro.

«È un disco rimbalzato da una parte all’altra del pianeta, catapultato da un fuso orario all’altro grazie a una semplice pressione sul tasto Invio – ha affermato – Un disco transitato nei cloud, dove ha fatto anticamera nell’attesa di essere ascoltato. È partito da Parigi, ha atteso sopra India, Turchia, Inghilterra, Stati Uniti, Italia. È un disco pieno di affetto, di attenzione, di annotazioni e dettagli».

Pacifico non vive per caso a Parigi.

«A Parigi ho incontrato la mia compagna Cristina, che abita lì – ha accennato – Non mi mancava nulla a Milano ma l’amore è stato più forte di ogni altro legame. In Italia ci torno spesso, e non solo per lavoro: abitavo a Corsico».

Oltre al decennale sodalizio con Gianna Nannini, Pacifico ha scritto anche per Andrea Bocelli, Gianni Morandi, Adriano Celentano, Malika Ayane, Eros Ramazzotti, Zucchero, Giorgia, Antonello Venditti.

Pacifico, sempre da venerdì 8 marzo, sarà impegnato in tutta la penisola con “Bastasse il cielo tour” per presentare ed emozionare il pubblico con i brani estratti dal suo nuovo progetto discografico e i suoi più grandi successi: l’8 marzo al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (Padova), il 21 al Teatro San Leonardo di Bologna, il 22 all’Off Topic di Torino, il 30 alla Sala Vanni di Firenze, il 5 aprile alla Santeria Social Club di Milano, il 17 maggio all’Officina degli Esordi di Bari, il 18 all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

«È un tour fuori dal mio controllo con un gruppo romagnolo – ha precisato – La band suonerà strumenti da collezionismo, come il melllotron, e i pezzi sono divenuti molto naturali: c’è una parte anarchica e non dico caotica».

Inoltre, Pacifico incontrerà il suo pubblico in quattro appuntamenti instore: sabato 9 marzo sarà al Caffè Letterario Le Murate di Firenze in collaborazione con Galleria del Disco (Piazza delle Murate, inizio ore 17.00), l’11 alla Rizzoli Galleria di Miano (Galleria Vittorio Emanuele II, inizio ore 18.30), il 12, a La Feltrinelli Red di Roma (Via Tomacelli, 26, inizio ore 18.30) e il 14 a La Feltrinelli di Bologna (Piazza di Porta Ravegnana – ore 18.00).

Franco Gigante

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