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Le brutte notizie che ci fanno vergognare


Tutti dovremmo vergognarci un po’ quando leggiamo notizie come l’ultima, sulla violenza degli uomini contro le donne. Vergognarci tutti guardando gli occhi innocenti pieni di luce, d’allegria, di quel bambino undicenne morto per asfissia nella casa incendiata dal padre a Mantova. Doveva punire la moglie. A fine luglio si era scagliato contro il figlio maggiore mandandolo in ospedale. Poi aveva dato nuovamente in escandescenze nei confronti dei bambini, soprattutto del più grande. Da poco la famiglia aveva lasciato una struttura protetta. L’uomo aveva il divieto di avvicinarsi a meno di cento metri dall’abitazione. Ma che significa? A che cosa serve un divieto del genere? Il fatto è che la legge non può fare quasi nulla. L’unica speranza è l’educazione. E per questo dico che dovremmo vergognarci tutti, gli uomini soprattutto ma anche le donne, vergognarci perché non siamo capaci di educare i nostri figli sin dalla tenera età al rispetto per le donne. Non fanno abbastanza i genitori e non fanno abbastanza gli insegnanti sin dall’asilo. Non fanno abbastanza i mezzi di comunicazione.

Ma credo che dovremmo anche vergognarci un po’ tutti quando sentiamo che nostalgici delle mammane, prezzemolo e cucchiai d’oro, nonché di altre porcherie del passato, manifestano contro la legge 194. E’ sempre questione di educazione.

Renato Pierri

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