Bando per il Premio Lydia!
Aperto fino al 14 settembre 2018
Il bando è rivolto ad artisti under30 e premia con 5.000 euro la realizzazione di un’idea progettuale dedicata al tema del 'femminile', senza limitazioni di tecniche e linguaggi. Prendere il concetto di 'femminile', svuotarlo degli stereotipi e dei cliché e sperimentarne altri possibili significati che possano davvero descrivere il presente e le sue trasformazioni.
Da queste intenzioni nasce il bando Lydia!, lanciato dalla fondazione Il Lazzaretto di Milano, intitolato alla memoria di Lydia Silvestri. Le candidature dovranno contenere un'idea progettuale per un'opera originale e saranno valutate da una giuria composta da rappresentanti degli enti promotori e da professionisti del mondo della cultura e dell’arte di comprovata esperienza: Edoardo Bonaspetti, curatore; Maria Chiara Ciaccheri e Anna Chiara Cimoli, curatrici dell’area arti visive del Lazzaretto; Francesca Kaufmann, gallerista (Galleria Kaufmann Repetto); Damiana Leoni, consulente per l’arte contemporanea (VIP Representative Italy-Art Basel); Adrian Paci, artista; Paola Ugolini, critica d’arte e curatrice indipendente.
Per informazioni più dettagliate sul bando e le modalità di partecipazione clicca qui >>
Il Lazzaretto e la sua storia
Negli anni '50 una signora appartenente alla borghesia lombarda illuminata, proprietaria dell'edificio un tempo sede dell'antico lazzaretto di Milano, decide di darlo in gestione a Lydia Silvestri, scultrice allieva di Marino Marini e cara amica di famiglia. L'ex lazzaretto diventa quindi l'atelier di Lydia, ma non solo. Questo luogo ha un ruolo importante nella storia della famiglia proprietaria. Per anni figli e nipoti hanno frequentato lo studio per imparare l'arte e molto altro: al lazzaretto si sperimenta che rompere gli schemi ed 'essere pestiferi' può essere positivo perché un modo per trasformarsi e trasformare la realtà intorno in modo giocoso. La peste che aveva segnato la storia dello spazio come luogo della cura e della separazione dal resto del mondo diventa quindi un modo di giocare con la trasformazione.
La Fondazione
Il Lazzaretto nasce da questa storia e trasforma la 'piccola ribellione' dei bambini pestiferi stimolati da Lydia Silvestri nel proprio atelier in un modo di intendere l'arte e la cultura come campi all'interno dei quali si possono rompere gli schemi e giocare con gli stereotipi senza 'farsi male'.
La missione della fondazione è quella di favorire processi di trasformazione collettiva e individuale, percorsi di cambiamento e crescita, attraverso ricerche e iniziative, dove arti visive, pratiche psico-fisiche e arti performative si contaminano.
|