DISABILITY PRIDE VIDEO APPELLO DI M. GENTILI (ASS.COSCIONI) POLITICO MALATO DI SLA: “ACCESSIBILITA’ ALLE CURE, ALLE CITTA, AL LAVORO, AL SESSO. E LA FIRMA DIGITALE”

Call to action per la segnalazione delle barriere architettoniche sull’app “No barriere”, dove arrivano più di due segnalazioni al giorno: Sicilia, Lazio, Toscana e Campania al momento le regioni più ostili

C’è anche Associazione Luca Coscioni, la realtà che tutela la libertà civili al motto “Dal corpo del malato al cuore della politica”, tra i co organizzatori e i protagonisti del Disability Pride, l’orgoglio delle persone con disabilità riunito oggi a Roma in contemporanea con diverse città internazionali.

E’ il momento di porre al centro delle questioni politiche anche i diritti dei disabili: tramite l’applicazione per smartphone “No Barriere”, l'Associazione Luca Coscioni riceve oltre due segnalazioni di barriere al giorno, trend in crescita nel 2018, che nasconde un sommerso di enorme entità. Tra le regioni maggiormente ostili alle esigenze dei disabili attualmente figurano Sicilia, Lazio, Puglia, Toscana e Campania. Ma questo rappresenta solo la punta di un iceberg enorme.

Le esigenze delle persone con disabilità vanno oltre le barriere architettoniche e devono tornare al centro dell’agenda istituzionale, per questo Marco Gentili (co presidente di Associazione Luca Coscioni), politico malato di Sla, molto attivo nella difesa dei diritti delle persone con disabilità ha scelto il Disability day per rivolgere alla politica e alla società alcune richieste, evidenziando le attuali mancanze.

“Cari cittadini, cari ministri del Governo, volete il cambiamento vero? Tutte le persone dovrebbero poter accedere alle cure, al lavoro, alla mobilità e a una vita indipendente, all’espressione e alla costruzione di una famiglia. Vi chiediamo di fare di più, dal dovere di garantire a tutti pari diritti, all’accessibilità delle città, fino al consentire l’espressione della volontà, e al fornire a tutti le protesi e gli strumenti necessari per condurre una vita indipendente. Ci sono diverse priorità, come l’attuazione dei PEBA e l’utilizzo della firma digitale e/o elettronica per chi non può firmare e anche per affermare diritti politici


Gli fanno ecco l’Avv. Filomena Gallo e Marco Cappato, leader di Associazione Luca Coscioni: ‘I diritti delle persone con disabilità non creano problemi di maggioranza e opposizione, e sono “solo” una questione di volontà politica: il Governo ha intitolato un Ministero al tema, ha ora l'opportunità di concretizzare annunci e buoni propositi attraverso una riforma della sanità. Come Associazione Luca Coscioni abbiamo condotto e vinto diverse battaglie, Non abbiamo intenzione di fermarci in vista dell’aggiornamento del Nomenclatore Tariffario e dei Livelli essenziali di assistenza, l’uso della firma digitale e le lotte per la vita indipendente e per l’assistenza sessuale dei disabili.

Che il Disabilty day, possa segnare l’inizio di un percorso verso l’attuazione e l’applicazione di strategie mirate alla risoluzione delle tante difficoltà quotidiane che coinvolgono tante persone. Verso un futuro in cui tutti i cittadini possano godere di pari diritti. Temi su cui non occorre legiferare, occorre fare.

APPROFONDIMENTO –

L’APPELLO INTEGRALE

Sono Marco Gentili, co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, da sempre in prima linea per le libertà civili delle persone. Di tutte le persone.

Oggi voglio parlarvi dei diritti delle persone con disabilità, troppo spesso ignorati e violati.

Tutti i cittadini dovrebbero poter accedere alle cure, al lavoro, alla mobilità e a una vita indipendente, all’espressione e alla costruzione di una famiglia.

Anche e soprattutto i cittadini con disabilità.

Le vittorie e le battaglie dell’Associazione che porta il nome di Luca sono tante.

L’aggiornamento del Nomenclatore Tariffario e dei LEA; la costruzione e promozione dell’APP “No Barriere”; le azioni per il diritto di voto ai malati intrasportabili e l’uso della firma digitale; le lotte per la vita indipendente e per l’assistenza sessuale dei disabili.

L’ultima vittoria è la legge sul biotestamento, grazie alla quale anche le persone gravemente malate, che non possono firmare manualmente, possono trasmettere le loro volontà con strumenti audiovisivi.

Ma noi non ci accontentiamo.

Al “Governo del Cambiamento” chiediamo, anzi, di fare di più”: l’attuazione dei PEBA come da legge del 1986 e l’utilizzo della firma digitale e/o elettronica per chi non può firmare e anche per affermare diritti politici.


Cari cittadini, cari ministri del Governo, volete il cambiamento vero?

Partiamo da qui: dalle difficoltà quotidiane di tante persone, dal dovere di garantire a tutti pari diritti, dall’accessibilità delle città, dal consentire l’espressione della volontà, di fornire a tutti le protesi e gli strumenti necessari a condurre una vita indipendente. Almeno su questo non occorre legiferare, occorre fare. Per renderci tutti liberi – anche – prima della fine.

Fabio Miceli

Havas PR Milan

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