LA GUERRA ALLA PLASTICA? SI COMBATTE INSIEME LA LETTERA APERTA DI SODASTREAM AL NUOVO GOVERNO ITALIANO

San Vendemiano, 26 giugno 2018“Liberare l'Italia dalla plastica? Un obiettivo possibile, negli uffici italiani e in tutto il Paese, per questo esprimiamo apprezzamento per la proposta del Ministro dell'Ambiente Sergio Costa e siamo pronti a dare una mano”. Questo il messaggio che Petra Schrott, Marketing Manager di SodaStream invia al nuovo governo rispondendo al messaggio del nuovo Ministro dell'Ambiente, che, intervenuto al Consiglio Ambiente dell'Unione Europea, ha proposto il divieto di usare bottiglie di plastica negli uffici italiani.

“Grazie all'impegno profuso in campo ambientale, l'Italia è già riuscita ad evitare l'immissione nell'ambiente di 17,7 tonnellate di plastica per abitante (fonte: Corepla), anche grazie a tutte quelle famiglie che hanno scelto di bere acqua del rubinetto e avere in casa un gasatore, che permette di risparmiare fino a 3.000 bottiglie in un anno in un nucleo di quattro persone – dichiara Petra SchrottMolto è stato fatto ma molto ancora si può e si deve fare: per supportare l'impegno dei cittadini italiani serve il sostegno delle istituzioni con azioni strutturate, come sembra potrà presto avvenire e come è stato fatto in altri Paesi: ricordiamo ad esempio il divieto in UK di usare i bicchierini in plastica generalmente usati per il caffè, e il lavoro fatto in Svezia per limitare a livello istituzionale il consumo di plastica”.

“Ricordiamo inoltre – prosegue Petra Schrott – che le microplastiche rappresentano un'ulteriore, grave minaccia. Non stiamo parlando delle lontane distese del Pacifico, ma dei mari italiani in cui in alcune zone il livello delle microplastiche è pari alla presenza di 8.900 pezzi di plastica”. Prendendo spunto da una recente campagna di GreenPeace, questo impegno “lo merita la nostra Terra”. Ma non solo, aggiungo: lo merita l'Italia, un Paese dal patrimonio paesaggistico e ambientale ineguagliabile, dove l'acqua di rubinetto è tra le migliori al mondo per qualità, e dove per questo il suo consumo va sempre più incentivato. E come il “made in Italy” è in grado di fare la differenza in molti campi, lo stesso può avvenire a livello politico”.

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