Ritengo questa sia la frase ideale, che rispecchi pienamente l'errore più diffuso nel giudizio comune. Sto parlando del cosiddetto “effetto aureola” altrimenti conosciuto come “effetto alone”.
Aldilà del nome, il concetto é sempre uguale. Altra frase chiave: “Nessuno é perfetto”, ma sappiamo davvero come interpretarla? Siamo sicuri di guardare gli altri, il mondo, tenendo conto di tutte le sue sfaccettature?
L'errore sussiste proprio in questo punto: Non tenere conto delle varie sfaccettature, ma soffermarsi alla prima impressione, alla considerazione di una sola caratteristica, che, in quel momento, in quel dato contesto, può essere semplicemente una coincidenza e non essere una spiegazione assolutamente corretta.
Ad esempio al primo colloquio di lavoro il datore può giudicare intelligente, attiva, creativa, e ben organizzata una persona solo perché effettivamente questa é divertente e simpatica. Questo accade in senso positivo e in senso negativo? Il trampolino perfetto per la creazione di uno stupido pregiudizio che “servirá” solo a rovinare la vita a qualcuno.
Monica Saia
