Prosegue domani mercoledì 21 marzo alla Triennale di Milano la terza edizione del FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI, evento culturale che dal 20 al 24 marzo mira a sensibilizzare la cittadinanza sui diritti umani, per denunciare le loro violazioni e dare rilievo a chi li difende. Il tema della terza edizione è la devastazione della Terra e di come questo saccheggio incide sui diritti umani: inquinamento, profughi ambientali, impazzimento climatico ma anche i segnali della consapevolezza di una necessaria inversione di tendenza.
Il FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI è organizzato da Reset-Diritti Umani, con il patrocinio di Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Amnesty International Italia, Legambiente, Ordine degli Avvocati di Milano, Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano.
Programma
Mercoledì 21 marzo 2018
EDU – ore 9.30-13.30, Teatro dell’Arte e Salone d’Onore
Tanti, maledetti e subito. Ma così i cibi non sono buoni…
C’è un filo rosso che lega la devastazione del pianeta e il caporalato: chi fugge dalle carestie o è cacciato dall'agricoltura industriale spesso diventa un nuovo schiavo. Due ricercatori, Matteo Dell’Acqua e Daniele Bocchiola, spiegheranno che è possibile produrre cibo sano e in quantità necessaria, partendo dalle conoscenze contadine. Nel giorno in cui si ricordano le vittime della mafia il Festival dei Diritti Umani dedicherà un’attenzione particolare alla vergogna del caporalato, con un monologo di Elisabetta Vergani e collegandosi con la manifestazione di Libera a Foggia.
Dibattito:
Matteo Dell'Acqua, ricercatore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Daniele Bocchiola, ricercatore di ruolo presso il Politecnico di Milano.
Buone pratiche: Giuseppe Savino (VàZapp’)
Foto:
Terra dei fuochi di Silvia Tenenti, modera Veronica Ulivieri (giornalista),
durata 30 minuti.
Nell’opinione comune la “Terra dei Fuochi” è riferita principalmente alla
zona inquinata in Campania. Il fenomeno non è però circoscritto solo a
quella zona ma è tutta l’Italia ad essere coinvolta in un degrado ambientale,
politico, sociale e criminale. Il progetto fotografico di Silvia Tenenti lo
racconta avvicinandosi alle persone che hanno subìto le drammatiche
conseguenze di tutto questo: malattie ambientali, tumori, morte. La ricerca
prende in considerazione aree abitative vicine a stabilimenti quali l’Ilva di
Taranto, Fluorsid a Cagliari, Inceneritori a Brescia, in Trentino, nel Lazio, in
Sicilia. Silvia Tenenti presenterà il suo lavoro insieme a Veronica Ulivieri
(giornalista).
Proiezioni:
DESTINATION DE DIEU
Regia Andrea Gadaleta Caldarola
Fotografia Andrea Gadaleta Caldarola
Montaggio Andrea Gadaleta Caldarola
Produzione Andrea Gadaleta Caldarola
Italia, 2014, 60’, v.o. con sottotitoli in italiano e inglese
Trailer:
Vicino Rignano Garganico, fra i campi della Capitanata, sorge il Ghetto, una baraccopoli abitata esclusivamente da africani. Alcuni dei suoi abitanti hanno deciso di raccontarsi e di partecipare alla produzione di un documento audiovisivo: “Destination de Dieu”.
GOD SAVE THE GREEN
Regia Michele Mellara, Alessandro Rossi
Fotografia Michele Mellara, Marco Mensa
Montaggio Marco Duretti
Produzione Mammut Film
Italia 2012, 72’, italiano, tedesco, inglese, arabo, portoghese con sottotitoli in inglese e italiano.
Trailer
Negli ultimi anni, dovunque nel mondo, individui e piccoli gruppi di persone hanno cominciato a coltivare ortaggi nei loro fazzoletti di terra (giardini, orti, balconi, terrazze, spazi abbandonati delle città). Lo fanno perché esigono cibo fresco e salutare, perché vogliono cambiare in meglio il posto in cui vivono ed aumentare la qualità della loro vita. God Save the Green racconta storie di gruppi di persone che, attraverso il verde urbano, hanno dato un nuovo senso alla parola comunità ed allo stesso tempo hanno cambiato in meglio il tessuto sociale e urbano in cui vivono. Le storie si svolgono nelle periferie di medie e grandi città del Nord e del Sud del mondo: Torino, Bologna, Nairobi, Casablanca, Teresina, Berlino. Un film documentario che esce dalla logica della lamentela e della denuncia e che mette in luce il “saper fare” intelligente e vitale della gente.
Reading: Elisabetta Vergani recita un estratto di Buon lavoro – report teatrale dal mondo del lavoro (di Farneto Teatro)
Collegamento con la manifestazione nazionale di Libera: XXIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
DOC – ore 17.00,Teatro dell'Arte
Food Coop
Regia Thomas Boothe
Fotografia Gregory Harriot
Montaggio Hélène Attali
Produzione Lardux Film
Francia 2016, 97’
Inglese con sottotitoli in italiano
Trailer:
Nel mezzo della crisi economica un esempio di economia alternativa. Il Park Slope Food Coop è un supermercato cooperativo dove 16.000 soci lavorano 3 ore al mese per permettersi di comprare il miglior cibo di New York a prezzi incredibilmente bassi. Il successo della cooperativa non è una buona notizia per il capitalismo e il business dell’agroalimentare ed è un esempio di possibilità di cambiamento nel settore della distribuzione alimentare.
TALK – ore 18.00-19.30, Salone d’Onore
City Lights. Le metropoli accendono le speranze
Una popolazione in crescita, sempre più concentrata nelle città. In questo mondo le metropoli possono essere la soluzione ai grandi problemi contemporanei. Purché non si faccia come Leonia, la città immaginaria di Italo Calvino che gettava tutto nell'immondizia, facendola diventare “una fortezza di rimasugli indistruttibili”.
Con
Stefano Boeri, architetto e urbanista
David Miller, direttore dell’area North America di C40 Cities e Ambassador for Inclusive Climate Action
modera Elisabetta Soglio, direttore di Buone Notizie – Corriere della Sera
DOC – ore 18.40, Teatro dell'Arte
La Ville Engloutie
Regia Anna De Manincor
Fotografia Roberto Beani
Montaggio Anna De Manincor, Davide Pepe
Produzione Centre National des Arts de la Rue L’Abattoir (Chalon-sur-Saône, FR)
Francia, 2016, 66’
Francese con sottotitoli italiano
Trailer: https://vimeo.com/187576577
Il nuovo film di ZimmerFrei ritrae Chalon-sur-Saône, ex città industriale, con uno sguardo fantascientifico e ne esamina il possibile futuro.
Come apparirà Chalon-sur-Saône nel 2040? Il documentario è una creazione collettiva e originale che proietta visioni, paure e desideri su una città immaginaria e distopica. Il futuro è già qui.
FOTO – Salone d'Onore, ore 19.30
Stefano Stranges presenta il progetto FDU e Terre des Hommes realizzato in Tamil Nadu (India) vincitore del contest #ioalzolosguardo ed esposto in Triennale durante il Festival.
FILM – ore 20.30, Teatro dell'Arte I Anteprima
Petit Paysan – Un Eroe Singolare
Regia Hubert Charuel
Sceneggiatura Claude Le Pape, Hubert Charuel
Fotografia Sébastien Goepfert
Montaggio Julie Léna, Lilian Corbeille
Scenografia Clémence Pétiniaud
Musiche Myd
Suono Marc Olivier Brullé, Emmanuel Augeard, Vincent Cosson
Cast: Swann Arlaud, Sara Giraudeau, Bouli Lanners, Isabelle Candelier, Jean-Paul Charuel, Jean Charuel
Produzione Domino Films, Stéphanie Bermann, Alexis Dulguerian
Distribuzione No.Mad Film
Francia, 2017 | 104’ | colore | versione italiana
Anteprima italiana
in collaborazione con Slow Food Italia
Introduzione di Lorenzo Berlendis
Giovane allevatore di vacche da latte, Pierre è legata anima e corpo alla sua terra. L’amore per i suoi animali rappresenta il pendolo della vita di Pierre, scandita dal rapporto con rapporto conflittuale con sua sorella, veterinaria incaricata al controllo sanitario della regione. Ma il futuro dell’azienda familiare è messa in pericolo quando un’epidemia vaccina si diffonde in Francia, finendo per colpire una delle sue vacche. Pierre sarà trascinato in un vortice di colpe e speranze, spingendosi sino ai limiti estremi della legalità pur di salvare i suoi animali.
Utilizzando un linguaggio che a tratti si allontana dal realismo per attingere al cinema di genere, questa opera prima mostra con estrema delicatezza cosa significa vivere schiacciati dal peso della burocrazia in uno Stato ormai incapace di accudire.
Hubert Charuel nato nel 1985, figlio unico di allevatori francesi, decide di non proseguire l’attività di famiglia, studiando cinema a La Fémis. Gira diversi cortometraggi prima di realizzare questa sua opera prima, con la quale si fa voce del margine, di una realtà rurale spesso dimenticata ma che lui conosce fin dall’infanzia, fatta di fatiche, precarietà e di duro lavoro. Petit Paysan – Un eroe singolare è stato presentato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2017 e ha ricevuto il 2 marzo i seguenti premi ai Cesar (premio del cinema francese): Miglior opera prima a Hubert Charuel, Miglior attrice non protagonista Sara Giraudeau, Miglior attore Swann Arlaud.
La cartella stampa è scaricabile dal sito:
http://festivaldirittiumani.it/area-stampa/comunicati/
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