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Crisi dell’autotrasporto, rischio collasso per tutto il sistema

Sabato 25 Novembre a Roma il III Congresso Nazionale di Assotir. Previsti oltre 150 delegati provenienti da tutta Italia per varare le “Proposte dell’Autotrasporto Italiano”. Il 29 Novembre le associazioni di categoria convocate al Ministero dei Trasporti

La crisi ha falcidiato un settore fondamentale per l’economia italiana (vale il 5% del PIL): dal 2010, registrate 17mila imprese in meno. Claudio Donati: “Siamo sottovalutati, anche dalla politica. Servono continuità di risorse dal Parlamento e riforme interne: tutte le associazioni devono impegnarsi nel fare sistema. Di fronte ai tagli ipotizzati decideremo l'atteggiamento da tenere di fronte al Governo”.

Rischiamo lo scontro tra l'autotrasporto nel suo insieme e il Governo. È necessario riprendere immediatamente il confronto sulle tante questioni aperte e intervenire per correggere quanto accaduto in Parlamento, dove le recenti decisioni hanno sottratto 50 milioni di euro al settore. A questo vanno aggiunte le somme necessarie a garantire ai conducenti le detrazioni per le spese non documentate, una cifra pari a circa 30-40 milioni. Questi fondi rappresentano il minimo indispensabile per dare certezze alle decine di migliaia di imprese che subiscono da troppo tempo i colpi del dumping internazionale e dello strapotere della committenza parassitaria sul mercato interno”. Queste le parole preoccupate di Claudio Donati, Segretario generale di Assotir.

Circa 90mila imprese, per oltre 300mila addetti ai lavori; un mondo che vale circa il 5% del PIL italiano. Questi sono i numeri dell’autotrasporto in Italia, il settore che assicura quotidianamente la distribuzione della merce consumata da ogni cittadino. Tuttavia, nel corso dell’ultimo decennio, anche per effetto della crisi, il settore si è profondamento trasformato. Innanzitutto, per le dimensioni: rispetto al 2010, ci sono circa 17mila imprese in meno. Inoltre, le trasformazioni e le ristrutturazioni aziendali di questi anni stanno producendo i loro effetti: da un lato si verifica la notevole riduzione del numero delle microimprese; dall'altro, si sta realizzando il rafforzamento della piccola e media impresa, che comincia ad avvicinarsi, per dimensioni, agli standard europei.

Un mondo tanto importante per l’economia del Paese, quanto sottovalutato dalla politica e, spesso, vittima anche di un certo pregiudizio culturale, che lo inquadra più come un problema che non come la soluzione alla criticità della mobilità delle merci” sottolinea Anna Vita Manigrasso, Presidente di Assotir, Associazione di categoria presente in oltre 30 province italiane, che conta oltre 3.000 mila imprese associate che dispongono di circa 18.000 veicoli e danno lavoro a circa 20.000 addetti.

In realtà, nonostante le difficoltà economiche di questi anni, l’autotrasporto è già cambiato ed è pronto ad affrontare le nuove sfide. Come quella della sostenibilità ambientale, dettata anche dalle indicazioni dell’Unione Europea, su cui si sono già ottenute risposte importanti: dal sostegno al trasferimento di quote di traffici dalla gomma alla rotaia e al mare (i cosiddetti “Ferrobonus” e “Marebonus”), ai contributi per la realizzazione di acquisti di veicoli di nuova generazione (euro 6), al sostegno all’introduzione sul mercato di veicoli pesanti ad alimentazione alternativa (GNL), la cui competitività tecnica è però al momento limitata a situazioni specifiche.

L’autotrasporto ha bisogno di regole chiare, di un mercato trasparente in cui possa aver luogo una competizione leale, in cui ogni forma di irregolarità venga bandita, e di controlli da parte degli organi preposti” prosegue Anna Manigrasso. “Non è una questione tecnica o organizzativa, ma si tratta di un problema politico. Per questo Assotir vuole alzare il livello del confronto con le istituzioni e auspica che il mondo associativo del settore compia il salto di qualità che la categoria richiede, per questo abbiamo scelto per il nostro terzo Congresso Nazionale lo slogan Più Forti della Crisi, Pronti per costruire insieme il nostro futuro”. Molte sono le problematiche lamentate dagli operatori: l’insufficienza infrastrutturale, che pesa sulla competitività delle nostre imprese con quelle estere e sulla possibilità di attrarre i giovani alla professione di conducente che, nonostante le novità tecnologiche, rimane comunque tra i lavori più usuranti; la concorrenza operata dai vettori dell’Est Europa (il cui costo del lavoro risulta enormemente inferiore a quello italiano); le difficoltà finanziarie determinate dall’eccessiva dilazione nei tempi di pagamento del servizio da parte dei committenti; e infine gli ostacoli, sia soggettivi che oggettivi, all’avvicendamento generazionale nelle aziende, soprattutto le più piccole.

IL III CONGRESSO NAZIONALE ASSOTIR. Questi e altri temi saranno affrontati Sabato 25 Novembre a Roma in occasione del Terzo Congresso Nazionale di Assotir, alla presenza di oltre 150 delegati provenienti da tutta Italia. Afferma Donati: “Assotir sa che una parte delle risposte alla nuove sfide va cercata all’interno del settore; la nuova fase economica impone agli operatori di approcciarsi al mercato in modo inedito. In particolare, viene richiesta flessibilità ed efficienza, requisiti che possono essere assicurati solo da un’organizzazione aziendale adeguata. Sembra dunque obbligatorio ragionare da squadra e collaborare tra operatori se si vuole mantenere un ruolo da protagonisti sul mercato. A prescindere dalle diverse situazioni territoriali e dai vari settori merceologici, il salto di qualità delle PMI dell’autotrasporto consisterà nel “fare sistema”: questa sarà la politica corretta per essere più competitivi e per offrire un servizio adeguato a una clientela che in molti settori (Grande Distribuzione Alimentare, petrolifero, rifiuti, ecc.) ha già attuato un proprio processo di riduzione o di concentrazione dei player economici; solo così sarà rafforzato il potere contrattuale nei confronti dei rispettivi clienti e fornitori”. Assotir intende anche avanzare una proposta alle altre Associazioni con l’obiettivo di stringere un patto tra tutte le anime presenti in UNATRAS e presentare le “Proposte dell’Autotrasporto Italiano” all’attenzione delle forze politiche in vista della prossima campagna elettorale, evitando così di frammentare l’attività in singole iniziative delle varie associazioni che, al di là del merito, avrebbero scarsissime possibilità di ascolto, come le esperienze precedenti hanno già dimostrato. Per la giornata del 25 novembre, Assotir ha invitato tutte le Associazioni aderenti a UNATRAS (l’Unione delle Associazioni che raccoglie oltre l’80% dei trasportatori) al proprio Congresso Nazionale per un incontro pubblico, in cui sarà possibile confrontare e definire le possibili linee di programma in vista della prossima scadenza elettorale. “Questa iniziativa rappresenta una novità assoluta nel mondo dell’autotrasporto italiano” afferma Donati “e può costituire un primo importante passo nel cambio di marcia che il settore si aspetta”.

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