Nuoto per tutti: l’Italia promuove percorsi di inclusione sociale per bambini con disabilita’ attraverso lo Sport in Sudan

Khartoum – 29 ottobre 2017–Ancora una volta l’Italia e’ in prima linea nel promuovere l’inclusione sociale dei minori con disabilita’ con l’iniziativa pilota “Special Seeds Swim”, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzata in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Khartoum, la Federazione Nuoto Sudanese e la sede Italiana della Handicapped Scuba Association.

Dal 26 al 29 ottobre, 22 istruttori della Federazione Nuoto Sudanese sono stati formati in tecniche di idroterapia per persone con disabilita’ da due tecnici italiani, Mario Franchi e Simona Schiava, conseguendo un diploma della Handicapped Scuba Association, che abilita a insegnare nuoto a persone con disabilita’. Al termine della formazione, due sessioni di idroterapia con minori disabili hanno coronato l’iniziativa, riscuotendo un enorme successo tra le famiglie dei bambini coinvolti.

Si tratta di un altro passo nel sostenere una partecipazione piena delle persone con disabilita’ alla vita della comunita’: dopo la cucina, la pittura e la musica, adesso e’ attraverso lo sport che l’Italia si fa testimone di percorsi di inclusione sociale. Semplici momenti di benessere dei bambini con disabilita’ possono rinvigorire l’impegno della comunita’ a una maggiore inclusione. Basti pensare che i 22 partecipanti hanno gia’ sviluppato piccoli progetti per svolgere sessioni di idroterapia, mentre le istituzioni si sono impegnate a mettere a disposizione una piscina per ulteriori corsi di nuoto per bambini e adulti con disabilita’.

“Ci auguriamo che da questa iniziativa possano sorgerne delle altre. Lo sport e’per eccellenza mezzo di inclusione, sia nella vita quotidiana che a livello simbolico nelle grandi competizioni ” – ha dichiarato il Segretario Generale del Consiglio per le Persone con Disabilita’, Mr Badraldeen –A tal proposito, il nostro sogno sono le Para-Olimpiadi di Tokio 2020, risultato di un impegno delle istituzioni per l’inclusione iniziato con la ratifica della CRPD nel 2009, ma anche stimolo per il pieno riconoscimeto del ruolo attivo delle persone con disabilita’ nel Paese”. Sogno condiviso – quello delle Paraolimpiadi di Tokio 2020 – anche dal Presidente del Comitato Olimpico, Mr Hashim Haron e dal Segretario Generale della Federazione Sudanese Nuoto, Mr Asad Ahmed Abd Elrahman: ringraziando il Governo Italiano per l’iniziativa, questi si sono impegnati a seguirne la scia e far germogliare il seme dell’inclusione attraverso gli sport acquatici.

Gaetano Papale

Addetto Stampa

Ambasciata d'Italia

Khartoum

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