L’incontro si è tenuto nell’auditorium dell’IISS “De Ruggieri” di Massafra. “Due uomini lontani …e vicini: giudice e detenuto”: il magistrato Bruschi testimone di legalità  e umanità 

(N.B.) Di grande interesse l’incontro organizzato dal Rotary Club Massafra intitolato “Due uomini lontani … e vicini: giudice e detenuto” che è stato ospitato lo scorso 20 ottobre dallIISS “Domenico De Ruggieri”.
Ad aprire i lavori il saluto del professor dott. Stefano Milda, dirigente scolastico, il quale ha voluto esprimere un ringraziamento al club service massafrese per aver offerto ai ragazzi un’importante occasione di arricchimento culturale.
L’avvocato Luigi Salvi, presidente Rotary Club, ha introdotto i lavori presentando l’iniziativa e l’illustre relatore.
Altri indirizzi di saluto sono arrivati dal capitano Nicola Saverio Leone, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Massafra; dalla dottoressa Alessia Semeraro, presidente Rotaract Massafra; dalla dottoressa Bombina Santella, presidente del Tribunale dei Minori di Taranto.
Si è entrati nel vivo della mattinata con la relazione del magistrato dottor Augusto Bruschi, attualmente in pensione e svolge attività artistica.
Il delicatissimo rapporto tra giudicante e giudicato è stato brillantemente descritto dal dottor Bruschi attraverso il racconto di casi appartenenti al suo vissuto giuridico. Un excursus di storie e aneddoti è servito a raccontare come la vita professionale di un giudice s’intrecci con quella di persone, seppur criminali, molto fragili. Il dottor Bruschi ha voluto sottolineare il valore educativo del carcere: scontare una pena detentiva deve servire ad impiegare proficuamente quel tempo per acquisire nuove competenze, professionalizzarsi, prepararsi a rientrare in società per cominciare una nuova vita all’insegna della legalità. L’esperienza e la simpatia del dottor Bruschi hanno saputo interessare e coinvolgere la numerosa platea di giovani.
Alla professoressa Silvana Milella, assistente del governatore Rotary Club, sono state affidate le conclusioni.
Con l’evento “Due uomini lontani …e vicini: giudice e detenuto” i ragazzi hanno avuto la possibilità di entrare nel mondo della giustizia attraverso la testimonianza di chi ha scelto di dedicare la propria vita alla legalità. Il dottor Bruschi ha insegnato che, sebbene i reati vadano puniti con una pena congrua, ogni caso va esaminato con estrema cautela cercando di comprendere le cause che abbiano portato a delinquere. Professionalità e sensibilità sono, secondo il giudice Bruschi, un binomio inscindibile per un uomo che si occupa di giustizia.

Nel collage con foto di Miriam Dragone (inviateci dall’addetto stampa Mariella Eloisa Orlando): il tavolo dei relatori; il dott. Augusto Bruschi; uno scorcio dell’auditorium.

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