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IL PUNTO   n. 643 del 22 settembre 2017 di MARCO ZACCHERA  (marco.zacchera@libero.it)

info e numeri arretrati : www.marcozacchera.it
SOMMARIO: EMERGENZA INFORMAZIONE – LEADERSHIP – FIANO – SERVE UNA MAGISTRATURA IMPARZIALE – LA VIOLENZA DELL’ANPI – APPUNTAMENTI

MANIPOLAZIONI
Non so se i lettori notano un inesorabile crescere del conformismo nella stampa “indipendente” e nelle maggiori TV italiane.
C’è un quotidiano tentativo di catalogare sempre tutti tra “buoni” e “cattivi” spingendo e condizionando l’opinione pubblica perché reagisca a comando.
Tutti i “buoni” sono ovviamente quelli che stanno a sinistra e che vogliono accogliere i migranti, concedere lo “ius soli”, difendere l’Europa, criticano sempre e comunque Trump qualsiasi cosa dica, sono ecologisti e fieri antifascisti di generazione in generazione. “Pro loro” una infinita serie di reportage e servizi, interviste e filmati.
I “cattivi” sono più o meno tutti quelli che invece la pensano diversamente e quindi vengono definiti demagoghi, populisti, violenti, insensibili. La costruzione stessa degli articoli e dei servizi tv che “filtrano” immagini testi descrivono i “destrorsi” regolarmente come fanatici oltre che buzzurri, ignoranti, egoisti e razzisti.
Se poi il governo cambia rotta (vedi sui migranti) allora la conversione dei media è immediata e a 180°, ma non si ammette che le scelte siano magari simili a quelle che i “cattivi” sostenevano da mesi. Ovviamente spariscono i filmati “pericolosi”, per esempio mostrare come si viva in Libia o nei centri di accoglienza.
Credo sia dovere di chi non vuole portare il proprio cervello all’ammasso cercare disperatamente di spiegare, denunciare, insistere perché si insinui il dubbio e resti accesa almeno una fiammella di dissenso, di diversità di opinione, di testimonianza.

Lo stesso preconcetto si avverte a livello politico. Chi scrive non è certamente un sostenitore del M5S di Grillo cui imputo spesso superficialità e incongruenze, ma è inconcepibile e scorretto che la RAI pubblica ogni giorno faccia propaganda a senso unico nei TG contro di loro, per esempio incolpando la Raggi di tutto e di più, dalla siccità a Roma alle violenze a Villa Borghese. Così come ogni polemica interna al PD viene minimizzata, ogni indagine sopita ingigantendo quelle altrui o si ridicolizzano le “primarie” grilline quando gli altri non le fanno neanche.

LEADERSHIP
Berlusconi e Salvini litigano su chi debba essere il premier del futuro centro-destra dimenticando il piccolo particolare che per ora NON hanno ancora vinto le elezioni e – se continueranno così – probabilmente il problema neppure si porrà perchè vincerà qualcun altro. E' assurda questa querelle, con un Berlusconi che non vuole rendersi conto che la stessa Forza Italia avrebbe probabilmente da guadagnarci se – ferma restano la sua presenza come fondatore e presidente onorario – un altro volto più giovane (come Taiani, Toti, la Gelmini) potrebbe finalmente rappresentare una nuova proposta, così come lo stesso Salvini non si rende conto che – piaccia o meno – NON è maggioranza nel paese e per lui sarà difficile imporsi come premier..
Troppo egocentrismo non aiuta a vincere, qualcuno glielo spiegherà?

APPUNTAMENTO A TORINO
Sabato 23 settembre alle ore 10.30 a TORINO, salone del Golden Palace Hotel in Via Arcivescovado 18, dibattitto sul tema “CENTRODESTRA E CIVISMO”
Relatori saranno il sottoscritto insieme all’ on.le Domenico BENEDETTI VALENTINI e al sen. Roberto SALERNO. Conclusioni del sen. Gaetano QUAGLIARIELLO.

DEDICATE A FIANO

“Che strana democrazia è mai quella che vieta di rimpiangere un dittatore scomparso, e che strano dittatore fu mai quello se trova tanti disposti a rimpiangerlo in tempi di democrazia.”
(Leo Longanesi)

“Primo arresto per la legge Fiano: a Predappio arrestato un giardiniere perché faceva di ogni erba un fascio”
(dalla Rete)

DISCORSO SERIO SULLA MAGISTRATURA
La nostra Costituzione è tuttora fondata sulla indipendenza dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario.
Se i primi due di fatto si collegano strettamente e con leggi elettorali maggioritarie sono diventati interdipendenti, il terzo – ovvero la Magistratura – deve o almeno dovrebbe restare indipendente, sganciata dal potere politico o fatalmente non rappresenta più quella “terzietà” che si impone a tutti con la sua autorevolezza e lealtà nell’applicazione della legge.
Purtroppo la Magistratura italiana appare sempre più politicamente orientata suscitando allarme per ogni persona seria che chieda equità di giudizi.
Non va bene che il CSM rappresenti di fatto i partiti, non va bene che il Ministro della Giustizia sia troppo esposto politicamente, non va bene che il suo principale collaboratore diventi Procuratore a Napoli dove è in corso una guerra negli uffici giudiziari, ma soprattutto non è più accettabile che le indagini si svolgano e soprattutto vengono pubblicizzate (e strumentalizzate) a fini politici e mediatici.
Il caso CONSIP-Renzi è da manuale: la corruzione è probabile, ma nessuno più capisce chi siano i colpevoli, anche se è evidente che le “voci” che escono contro la famiglia del leader del PD vengano subito criminalizzate e bollate come “fuga di notizie”, mentre nessuno si pone il problema inverso per quelle che al contrario – ed escono dalla stessa Magistratura! – servono solo per “santificare” i Renzi, dipingendoli come presunti oggetto di congiure. Intanto si prendono e si tolgono le indagini a questo o quel giudice e tutto si insabbia.
Peggio ancora l’ “affare” di Genova con il sequestro di decine di milioni di euro alla Lega Nord dopo una condanna solo in primo grado a carico di ex dirigenti per somme di un centesimo del totale sequestrato.
Avete mai visto un Tribunale sequestrare a un debitore beni per circa 120 volte il presunto maltolto, bloccando però così, di fatto, l’attività politica del terzo partito italiano?
Questa situazione costituisce davvero una “emergenza democratica” di cui si parla poco, ma che è nel fatti, così come è evidente la manipolazione e successiva diffusione delle notizie dai media a tutto vantaggio dell’Esecutivo.
Se il Presidente della Repubblica – formalmente Capo della Magistratura – fosse veramente “super partes” parlerebbe (finalmente!) anche di queste cose e non sarebbe – purtroppo – solo un’altra, ennesima e banale voce del coro mancando clamorosamente (come molti suoi predecessori) al suo ruolo di garante per tutti.

NOLI: NON SI DEVE RICORDARE!
È polemica a Noli, comune del savonese, dove si vorrebbe ricordare con una targa Giuseppina Ghersi, ragazzina di 13 anni violentata e uccisa dai partigiani nel 1945 a guerra finita, come decine di migliaia di altre persone. L’iniziativa ha scatenato le ire dell’ANPI: “Siamo assolutamente contrari. Giuseppina Ghersi era una fascista. Protesteremo con il Comune di Noli e la prefettura” dice Samuele Rago, presidente provinciale dell'Anpi, Torna così d’attualità l’esposto che il padre di Giuseppina consegnò alla Procura di Savona qualche anno dopo i fatti chiedendo invano un’indagine. Giuseppina, tredicenne, fu prelevata dai partigiani, picchiata e seviziata, forse violentata, davanti alla madre e al padre che scrisse come gli uomini la presero a calci ”giocando a pallone con lei” fino a ridurla in stato comatoso. La raparono a zero, le dipinsero la testa di rosso, la sfigurarono a botte. Poi la giustiziarono con un colpo alla nuca e il suo corpo fu gettato davanti al cimitero di Zinola.
Studentessa, Giuseppina aveva la grave “colpa” di aver vinto tempo prima un concorso scolastico a tema e aveva ricevuto una lettera di encomio da Benito Mussolini. C’è una foto – pubblicata su “Storia della Guerra Civile” di Giorgio Pisanò – che la ritrae con il volto tumefatto e imbrattato di scritte, le mani legate dietro la schiena, prigioniera fra uomini adulti armati e sorridenti, poco prima di essere giustiziata.
Un crimine, eppure 72 anni dopo queste cose evidentemente fanno ancora paura, ma quello che fa maggior senso sono appunto i commenti dell’ANPI, questi spocchiosi e cupi “gendarmi della memoria” a senso unico e che hanno coperto centinaia di crimini impuniti sotto la retorica antifascista.
Che ne pensa in merito l’on.le Fiano, che tanto si batte contro le “canaglie fasciste” ?

UN SALUTO A TUTTI

MARCO ZACCHERA

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