Nello specifico si tratta di un documento congiunto sottoscritto da Giampaolo Vietri e Cosimo Ciraci del Gruppo Consiliare Forza Italia, Stefania Baldassari e Marco Nilo del Gruppo Consiliare Lista Baldassari e Tony Cannone della lista Taranto nel cuore.
Venerdì 8 settembre, l’esercizio finanziario, assente il sindaco Melucci che si è fatto vedere solo per qualche istante in aula, è stato approvato con 13 voti favorevoli (Lonoce, Albani, Ble, Festinante, Brisci, Capriulo, Stellato, Azzaro, Casula, Lupo, Mignolo, Galluzzo, De Martino), 7 contrari (Nilo, Nevoli, Fornaro, Cannone, Battista, Baldassari, Vietri) e 3 astenuti (Fuggetti, Pulpo, Simini).
Il meccanismo di voto elettronico, non ha permesso la votazione alle consigliere comunali Floriana de Gennaro e Antonella Cito presenti in aula.
Il bilancio è passato, ma restano i dissensi nel PD, nonostante il capogruppo Azzaro sia passato alla via della mediazione, votando in linea con la maggioranza.
I sei dissidenti sono diventati cinque, gli assenti Di Gregorio e Di Todaro col pericolo poi scongiurato di non far raggiungere alla propria coalizione il numero legale e gli astenuti Fuggetti, Pulpo e Simili.
Segue quello che si legge nel documento congiunto, che fa riferimento all’ultimo consiglio, che nonostante tutto ha superato il primo scoglio del riequilibrio di bilancio come da copione e, ai precedenti.
“Dopo l’evidente strappo consumatosi la scorsa settimana tra il sindaco e parte della sua maggioranza, pensavamo che la città meritasse quanto meno delle spiegazioni.
Avevamo immaginato un consiglio comunale nel cui esordio si porgessero delle scuse ai cittadini ed, invece, ancora una volta assistiamo ad una farsa nella quale il sindaco risponde “assente” alla convocazione del consiglio comunale consapevole di doversi ritrovare dinnanzi alla deflagrazione della sua maggioranza che avrebbe dovuto sostenerlo.
In realtà tre consiglieri PD presenti si sono astenuti dall’approvare il bilancio mentre altri due consiglieri del medesimo partito sono risultati assenti alla seduta.
Nonostante siano trascorsi solo alcuni giorni dal comunicato stampa con il quale il PD, evidenziava il pieno sostegno al governo cittadino.
Ancora una volta si sono anteposti interessi personali, di segreterie e di partito al bene della città in quanto tali atteggiamenti sono esattamente all’opposto dei comportamenti che andrebbero assunti per il raggiungimento del bene comune.
Prendiamo atto che coloro che hanno ricevuto mandato di amministrare non intendono assumerlo, in quanto non dimostrano di possedere la maturità per governare la città.
Crediamo, dunque, che la discussione sulla crisi politica al comune di Taranto debba tenersi nella prossima seduta del consiglio comunale per rispetto del cittadino elettore e contribuente.
La città merita rispetto e non ha più tempo per aspettare, neanche un minuto”.