Pippo Labisi ci ha lasciati per sempre. L’uomo, il Dialettologo, il Poeta, lo Storico, il Drammaturgo ci fa eredi di un patrimonio culturale umano e umanistico

Riceviamo questo pezzo dall’artista Giuseppe Messina (pittore, scultore, scrittore, poeta, musicista, produttore, regista…) e pubblichiamo.

Sulla prima pagina bianca del suo libro “Appunti di Linguistica”, 2011 (Edizioni Centro Studi Magistrali e Sociali), c’è una dedica a me indirizzata: “All’amico carissimo Pippo Messina cui ci lega un affetto fraterno, nonchè l’amore sviscerato per la cultura”. E a seguire: “Con affetto e stima, Pippo Labisi – 3 di marzo 2014”. Ecco, dall’affetto e dall’interesse culturale di cui eravamo legati, adesso nasce la spinta che mi porta, con grandissima commozione, a scrivere queste righe per omaggiarlo, per ringraziarlo di quanto ha saputo trasmettere non soltanto a me.
Pippo Labisi, saggista, grande intellettuale, era nato il 30 di aprile del 1929 a Catania, ma da adolescente era andato con la famiglia a vivere nella bella Novara di Sicilia, una cittadina sugli alti colli tra i Peloritani e i Nebrodi. Qui è cresciuto e qui ha conosciuto Maria, la donna della sua vita, con la quale ha girato da una nazione all’altra per tenere le sue conferenze di dialettologia e geolinguistica.
Il Prof. Pippo Labisi ha trascorso la sua vita tra Catania, dove manteneva un’abitazione, Novara di Sicilia dove si trasferiva per circa un mese d’estate nel periodo della festa della Santa Vergine Maria, poi nella villetta estiva di Marchesana, nel comune di Terme Vigliatore e Roma dove, per anni ha frequentato le Biblioteche Apostoliche Vaticane riservate esclusivamente a studiosi qualificati, conosciuti per i loro lavori, titoli e pubblicazioni di valore scientifico. La sua abitazione residenziale era, però, in via Umberto I a Barcellona Pozzo di Gotto, dove viveva per la maggior parte del suo tempo, specialmente negli ultimi due decenni.
Pippo Labisi era veramente quel grande erudito, socio fondatore della “Società Internazionale di Dialettologia e Geolinguistica” con sede a Bamberg in Germania, che è stato ospitato nei più importanti circoli culturali e nelle più grandi università del globo terrestre a conferire su argomenti trattanti le “Varietà Alloglotte Siciliane”. Tutto ciò è attestato dalle tante onorificenze delle quali è stato insignito durante la sua splendida carriera di saggista, storico, poeta, drammaturgo e tant’altro di cui sarebbe lungo l’elenco, come lungo è l’elenco delle sue pubblicazioni, tra cui un pregevole “Dizionario del dialetto Gallo-Italico” che dovrebbe essere fonte di studio per le generazioni future.
Questo straordinario personaggio, che ha dedicato tutta la vita alla ricerca culturale, ha lasciato tanto per cui ci sarebbe molto da raccontare a chi non ha avuto il piacere di conoscerlo approfonditamente nel suo aspetto umano oltre che culturale, ma per adesso mi fermo qui, nella speranza che i nipoti non lascino disperdere le fatiche intellettive del loro amato zio.
Adesso, dopo essere stato accompagnato nel duomo di Novara di Sicilia, dove si è svolto il funerale, giace lì, accanto alla moglie che è mancata qualche anno fa per un male incurabile. Addio amico e maestro Pippo Labisi. Una cosa è certa: non credo che riuscirò a dimenticarti.
Giuseppe Messina

Nella foto il prof. Pippo Labisi (primo da dx) con il cantastorie Gianni Argurio e l’artista Giuseppe Messina.

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