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MARGINALMENTE n.134 del 27.mag.2017



Ma che cesso di dehor!


La fotografia che vedete l’ho scattata ieri mattina a Biella (Piemonte) dove mi reco spesso per motivi familiari. Come potete vedere, il titolare di una rosticceria del centro, avuta l’autorizzazione per un dehor nello spazio antistante l’esercizio, ha pensato bene (male!) di delimitare lo spazio con fioriere. Purtroppo, per fare l’originalone, ha usato una ventina di gabinetti di ceramica, proprio quelli che si installano nei bagni di casa. L’originalata, se così possiamo dire, ha suscitato reazioni contrarie: qualche sorriso e molte proteste. Siccome i biellesi sono molto rigorosi per l’ordine e il decoro, al centralino della Polizia municipale sono giunte numerose telefonate di protesta, qualcuna molto perentoria: “Fate immediatamente togliere quei gabinetti sotto casa mia!”. In queste ore, probabilmente, al Comune stanno cercando tra i regolamenti per vedere se c’è qualcosa riguardante il divieto di installazione di cessi per strada.


Marginalmente viene da osservare che in un Paese dove tutto è consentito, compreso la grande scultura di un dito medio alzato davanti alla Borsa di Milano, difficilmente si potrà vietare a uno stolto-spiritoso rosticcere di piazzare venti cessi davanti al proprio esercizio. Personalmente non andrò mai a mangiare un panzerotto o due supplì seduto in un “cesso pubblico”.


Se tutti facessero come me, il decoro e il buonsenso si ristabilirebbero di colpo.


Ai poveri le briciole, ai ricchi la polpa


“La cancellazione della tassa sulla prima casa avvantaggia i redditi più alti». Il commissario europeo Moscovici è stato perentorio nello spiegare ai giornalisti il perchè l’Ue chiede con insistenza all’Italia di reintrodurre l’Imu per i proprietari con redditi più elevati. In particolare, il commissario agli Affari economici ha rivelato che esiste uno studio del 2013 che spiega come l’abolizione totale dell’Imu arreca un piccolo beneficio ai meno abbienti, ma rappresenta un grosso favore ai più ricchi. Uno studio che volutamente il governo Renzi ignorò ripetendo – probabilmente per motivi di immagine – l’originale errore fatto da Berlusconi.


I tecnici spiegarono – dati alla mano – che l’eliminazione totale dell’Imu avrebbe fatto risparmiare 629 euro per i redditi superiori ai 120 mila euro e appena 187 euro per i redditi fino a 10 mila euro. Quindi, i benestanti guadagnavano ( e continuano a guadagnare ) tre volte e mezzo più dei pensionati al minimo. Per essere un governo di sinistra– quello renziano – non ha mostrato attenzione agli ultimi ma…ai primi.


A conferma delle contraddizioni tra ciò che dice e ciò che fa, nella Leopolda del 2011 Renzi affermò: «Quel che serve è una rivoluzione copernicana del sistema fiscale che riduca la pressione sul reddito personale e sulle imprese e la accresca sugli immobili e sulle rendite finanziarie». E come no?


Il tafazzismo della politica


Ricordate quel Tafazzi che si dava randellate al basso ventre da cui è disceso il neologismo “tafazzismo”? Bene, è l’unico modo per spiegare certe scelte politiche.


Vi giuro che non vi annoierò a illustrare le varie ipotesi di sistema elettorale, dal “rosatellum” al “tedeschellum” (ma un “vaffanciullum” mai?) perché tanto è inutile: chissà cosa ne verrà fuori. Vorrei attirare la vostra attenzione su un particolare. Il solito Renzi , in evidente crisi di astinenza di potere, ha deciso che si dovrà votare il 24 settembre, data insolita per l’Italia. Le spiegazioni sono due: una sottintesa, l’altra palese. Quella sottintesa è che Renzi conta le ore che lo separano dal posto di potere più alto in Italia (il presidente della Repubblica è una figura simbolica, soprattutto di questi tempi). Appena ha lasciato Palazzo Chigi, il duce di Rignano si è visto circondare dai problemi per sé, la sua famiglia e tutto il famoso giglio magico. Il motivo palese, stranamente confessato, è che vuole fare le elezioni prima della manovra fiscale, cioè prima di aver messo nuove tasse ai già tartassati italiani e aver perso altro consenso. Già questo è poco nobile a dir poco.


Ma, almeno, Renzi fa gli interessi di Renzi. Mi spiegate perché Berlusconi (se non sbaglio ancora leader del centrodestra, che dovrebbe essere alternativo al centrosinistra) ci sta a far votare gli italiani il 24 settembre per aiutare Renzi a riprendere il potere? E se Berlusconi è mezzo rimbambito e anche un po’ maneggione, mi dite perché anche il leghista duro e puro Salvini sbraita per votare subito, anche il 24 settembre, e fare anche lui un gran favore a Matteo Renzi?


Ma questi presunti leader del centrodestra quando capiranno che devono cambiare pusher?


Marcia che ti passa


La settimana scorsa, i grillini hanno fatto una bella marcia ad Assisi per propagandare il reddito di cittadinanza (il “francescano” milionario Grillo pagherà di tasca propria?); a Milano la sinistra chic ha fatto una imponente marcia per chiedere più immigrazione perché quella che ora c’è basta appena per le periferie e nei salotti bene ancora non ci va nessun migrante ; e a Roma si è svolta la marcia per la vita che pare abbia interessato meno delle altre.


Un attento lettore (Enzo Bernasconi su Il Giornale) ha scritto al proprio quotidiano mettendo in collegamento queste marce con la contemporanea giornata europea contro l’obesità. “Infatti – scrive – marciare fa bene alla salute e alla linea”.

Antonio Biella

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