(N.B.) E’ stata un’importantissima serata culturale quella che si è tenuta nei giorni scorsi a Taranto, presso il Salone degli Specchi del Palazzo di Città, a Taranto. Claudio Taranto e Mimmo Pignatelli hanno presentato il romanzo storico “Nel nome dell'Onnipotente Uno e Trino” dello scrittore campano Antonio Caccavale, già professore di materie letterarie e autore di volumi sulla storia locale e di numerosi articoli per diverse testate giornalistiche.
Hanno discusso con l'autore, e relazionato sul libro, Maria Rosaria Piccinni, già docente a contratto di Diritto delle religioni nei Paesi del Mediterraneo presso il Dipartimento jonico dell'Università di Bari, e Marcello Barletta, cultore della materia di Diritto amministrativo dei Beni culturali presso il Dipartimento jonico dell'Università di Bari.
Alla serata, presentata dalla giornalista del TgNorba 24, hanno partecipato inoltre l'artista figurativa grottagliese Lina Mannara (ha esposto una sua opera), lo stattese Antonio Lobello, campione internazionale di karate e capotreno nella tratta ferroviaria storica Nola – Cancelloviaria storica Nola-Cancello., e la massafrese Milena Di Nardo, docente di danza classica, direttrice artistica della scuola di danza “Russian Ballet” di Massafra.
A conclusione della serata c’è stato un momento musicale molto apprezzato dal numeroso pubblico. In primo piano il soprano Rebecca Scano e il pianista tarantino Vincenzo Lentini, i quali hanno eseguito opere di Robert Schumann e Gaetano Donizetti.
Le vicende raccontate nel romanzo si svolgono nel Regno delle Due Sicilie tra il mese di dicembre del 1859 e il luglio del 1860, nel periodo che precede l'avvento dell'Unità d'Italia, e hanno per protagonista il brigante Costanzo Majo, il quale evade dal bagno penale di Castellammare e si pone a capo di una banda criminale con cui compie numerose scorrerie e rapisce Matilde Rossi, moglie del notaio del luogo.
I costumi, le credenze della gente comune, le posizioni politiche dei galantuomini liberali e conservatori offrono un interessante e vivido spaccato della società di quel tempo, con un particolare sguardo rivolto dall'autore alle condizioni di vita specie della gente più umile.
Nella foto: Marcello Barletta, Antonio e Claudio Taranto, Antonio Caccavale, Maria Rosaria Piccinni, Maria Liuzzi.