Palazzo della Cultura di Massafra. Primo evento del PdLI Puglia. Il primo piano il giornalista Rai Pino Nazio e il suo libro “Enigma Yara”, Bossetti e l’accusa che viene dal passato”


(N.B.) Sabato scorso, 29 aprile, il Palazzo della Cultura di Massafra ha accolto il giornalista Rai Pino Nazio che ha presentato il suo ultimo libro “Enigma Yara”, Bossetti e l’accusa che viene dal passato”. L’evento è stato organizzato dal direttivo pugliese del Parlamento della Legalità Internazionale che ha visto un successo dal punto di vista della partecipazione del pubblico che ha gremito la sala, lasciando molti, a seguire l’evento in piedi. Un successo dunque per il primo evento pubblico organizzato dal direttivo regionale Puglia dell’associazione antimafia fondata dal prof. Nicolò Mannino. Ad dare il via all’evento due membri del direttivo regionale dell’associazione, Sonia Festa che ha introdotto al tema e ringraziato quanti hanno collaborato per la riuscita della serata alla quale è succeduta la presentazione delle finalità del Parlamento della Legalità Internazionale tenuta dal dott. Stanislao Stefano Desiati. La manifestazione ha visto la presenza dell’ avvocato penalista Marilena Monaco che, in un incalzante rapporto dialogico con in giornalista Pino Nazio, ha trattato l’argomento dal punto di vista giuridico. La storia, divenuta un fatto mediatico, viene evidenziato proprio dal giornalista Nazio che dopo anni di esperienza in “Chi l’ha visto”, riesce a trasmettere le esatte cognizioni della materia. L’occasione è stata colta anche per riflette su quelli che sono i limiti, molto spesso travalicati, dell’etica mediatica che in molti e più casi analoghi degli ultimi anni in Italia, hanno distrutto la vita pubblica e privata delle persone coinvolte in questi drammi. Avvincente e straordinariamente nuovo, “Enigma Yara”, è un libro che per la prima volta che mette a confronto le due versioni, quella colpevolista e quella innocentista. Sta al lettore appropriarsi di una propria chiave di lettura sulla base di elementi, descrizioni assolutamente dettagliate e di indizi che fanno riflettere. La storia di Yara Gambirasio, che Venerdì 26 novembre 2010, alle 18:44 lascia da sola il Centro Sportivo di Brembate di Sopra dove si allena in ginnastica ritmica e che alla sua abitazione che dista 700 metri, la ragazza non vi arriverà mai, è un fatto di cronaca che tutti più o meno conosciamo perché sin dall’inizio ha assunto sempre più connotati mediatici. L’innocente corpo di una tredicenne che viene ritrovato dopo tre mesi in mezzo ad una campagna, morta dopo circa 12 ore di agonia, come descrive la Pm Falcione, deceduta per il freddo oltre che dissanguata, e subito dopo , una comunità che viene sottoposta a prelievi, dove, mentre si cerca l’orco cattivo”, si apre uno scenario fatto di tradimenti, relazioni extraconiugali, di figli che scoprono verità sempre più segrete e ignote e di padri che non riconoscono i propri figli, cela la curiosità di tutto un pubblico che è ancora libero di scrivere il proprio finale. Le conclusioni sono state affidate alla dottoressa Graziana Castellano che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale congratulandosi per l’impegno profuso nelle azioni di divulgazione dei valori e delle finalità dell’associazione del prof. Mannino. Al termine il giornalista Pino Nazio è stato omaggiato con un presente artistico del pittore massafrese Vito Spada, che lo ha consegnato personalmente all’autore di “Enigma Yara”. Per informazioni: Pietro Dragone – Coordinatore Nazionale – Responsabile della Comunicazione del Movimento Culturale “Parlamento della Legalità Interazionale” – Tel. 333 679 4587; e-mail: pietrodragone@parlamentodellalegalita.it. Nel collage (foto di Miriam Dragone) un momento dell’evento e scorcio pubblico in sala.

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