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NAZIONALIZZARE LA COMPAGNIA AEREA “ALITALIA” O SI VUOL NAZIONALIZZARE ARABO … IL “PAESE ITALIA” CON DENTRO ANCHE L’ALITALIA, ATTESO CHE….

Anche uno sprovveduto in materia come il sottoscritto aveva capito, dopo averlo detto e scritto più volte, che i provvedimenti adottati a suo tempo per rimettere in sesto la prestigiosa flotta aerea italiana altro non erano se non dei palliativi a breve termine che non avrebbero risolto il problema strutturale, stante la pesantezza della situazione economico-finanziaria a causa anche di una gestione manageriale (ben tre gestioni in 6-7 anni con 7-8 miliardi di interventi) oltre a quella sindacale del personale terra-aria, il quale, rispetto agli altri paesi non solo europei, fruiva ed esibiva uno standing di vita da apparire una casta privilegiata, con frequentazioni sempre in alberghi di lusso, con abbigliamento costosissimo, scioperi frequenti e quant’altro… come se gli operatori-operatrici fossero principi e principesse… facendo leva sulla tipologia professionale.

Tutto ciò ovviamente non poteva non avere ripercussioni negative su questa categoria che, per quanto esperta e preparata forse di più delle altre compagnie, ad un certo momento doveva farne le spese, non avendo avuto le tre gestioni precedenti sufficiente voce in capitolo (scioperi ad ogni proposta).

Ora, il Ministro Del Rio, dice che non se ne parla affatto di nazionalizzazione della società e che bisognerà far ricorso a risorse esterne, posto che possano essere reperite, non escludendo che l’Alitalia potrebbe anche essere venduta a pezzi.

Ed allora a chi rivolgersi visto che LUFTHANSA sembra non essere interessata ad assorbire ALITALIA ?

Vedrete che si farà avanti il mondo arabo e che il nostro amato paese finirà per cedere uno snodo aereo internazionale, cosiddetto HUB, a chi offrirà i soldi per primo stante il fatto che la flotta non potrà più volare a breve, anche per mancanza di carburante. Sono stati infatti stanziati 2-300 mln di euro per un brevissimo periodo di rifornimenti: sarebbe come dire che un privato mette da parte una tanica di benzina per l’automobile…

Questo evento sarebbe una disgrazia per l’Italia che ossiderebbe il prestigio di un paese che, ormai allo sbando, non potrà più competere autonomamente in campo internazionale con conseguenze tali da appesantire ancor di più la situazione, anche nei contesti dell’indotto. Che non è poco !

Capisco anche il Ministro Del Rio, ma iniettare ancora denaro fresco come nel passato, a mio avviso, significherebbe mettere in atto altri palliativi di corta durata. E poi ?

Non restano allora che gli arabi ? Che stanno ormai comprando il Paese Italia ? Chi vivrà vedrà…

ARNALDO DE PORTI

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