ELEZIONI IN VISTA. ORA I POLITICI, DOPO LE VISITE FRAZIONALI DI FACCIATA, SI FANNO VEDERE PER DIRE CIO’ CHE HANNO FATTO…

E’ incominciata la campagna elettorale e tutti i politici hanno come obiettivo quello di conservare o migliorare le loro posizioni. E ciò anche nella nostra provincia di Belluno.

Per perseguire detto obiettivo, non fanno altro che sciorinare più del necessario e con molta enfasi, ciò che hanno prodotto durante l’amministrazione in scadenza; e ciò senza considerare che il lavoro, anche per un politico, deve intendersi fatto normale, come lo è per tutti gli altri esseri umani. O no ?

Proprio per questo, come contraltare a tanta enfasi politica, mi piacerebbe che, al posto di elencare le cose fatte, i politici dichiarassero invece ciò che non hanno fatto, creando così una sorta di par condicio fra loro ed il comune cittadino che non ha mai (o quasi) spazio sui mass media, (magari per scarsa indole o poca dimestichezza con la stampa), per dire appunto ciò che i politici non fanno o non hanno fatto.

Molto verosimilmente il cittadino direbbe che non gli interessa affatto una ciclabile quasi inutilizzata con transenne mastodontiche e mal impattanti con le infrastrutture, piazze con simil-aiuole che, oltre ad essere, orrende dal punto di vista estetico, determinano anche pericolo a causa della loro sistemazione soprattutto per chi non è a conoscenza di siffatta fantasia farneticante sulla viabilità, ascensori inutili ed inutilizzati, ecc.ecc., ma gli interessa magari più semplicemente un punto luce ove è sempre “notte-fonda” o un piccolo accorgimento allo scopo di evitare disastri quando ci si immette nella s.s. 50 provenendo da Zermen, cose peraltro che, oltre ad essere a costo quasi zero, vengono richieste da anni senza mai un riscontro positivo, malgrado le tante promesse.

Detto questo, mi parrebbe opportuno che in questo periodo preelettorale, i mass media, invertendo una prassi consolidata, dessero la parola maggiormente ai cittadini che ai politici con i quali, non nascondiamoci dietro ad un dito, esiste un rapporto di necessaria democratica collaborazione. Talvolta, anche di comodo per motivi di lavoro…

Ferme restando le eccezioni. Che pur ci sono e tante per fortuna !

Arnaldo De Porti, Feltre

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