IL SINDACO ORLANDO HA IL DOVERE DI TRATTARE I CANI COME ESSERI VIVENTI NEL RISPETTO DELLA LEGGE

FREE GREEN SICILIA

Il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, non può trattare i cani ricoverati nel canile municipale di via Tiro a segno (emblematica titolazione) come una sorta di sperpero di denaro (sotto questo profilo bisognerebbe ricordare i veri e infiniti sprechi come dimostra la storia di Palermo e della Sicilia) in quanto ha il dovere di occuparsene e di trattare gli animali ricoverati nel canile come esseri viventi senzienti nel rispetto della normativa vigente nazionale ( in primis la L. 281 del 91) e regionale (L. 14 del 2000 e Decreto applicativo). Non può neanche pensare che il canile comunale sia una struttura idonea, dal punto di vista strutturale, sanitario e veterinario, a mantenere in condizioni ‘umane’ i cani ivi ricoverati, in quanto non sarebbe a nostro avviso in regola (e da tempo avrebbe dovuto essere chiuso dalle autorità preposte!) con quanto prevede la legge regionale sulle strutture autorizzate pubbliche e di associazioni cinofile (convenzionate o meno) che devono mantenere a vita ed in salute i cani ospitati con, ovviamente, la collaborazione dei Servizi veterinari dell’ASP e di veterinari liberi professionisti e con personale professionalizzato e di esperienza acquisita nel rapporto uomo-cane, oltre ad una auspicabile sensibilità verso gli animali!


Da sempre tale canile municipale (venuto fuori da un ex macello comunale) è una struttura fatiscente e inidonea a mantenere esseri viventi, grazie ad una tolleranza ottusa e complice e conseguentemente per la mancanza di rispetto verso i cani ospitati e verso la normativa vigente. Sicuramente neanche la ristrutturazione prevista già nel 2012 ma fino ad oggi non realizzata (siamo o no in Sicilia?) potrà cambiare radicalmente le cose nel senso che non avrà la capienza per poter ospitare tutti i cani già esistenti oltre a quelli che nel breve tempo arriveranno, randagi o abbandonati, se non si attiverà con il rischio che il nuovo canile si trasformi in un nuovo lager. E’ chiaro, come dice la legge, che bisogna puntare sulle adozioni, con incentivo che potrebbe essere l’assistenza veterinaria gratuita da parte dell’ASP, sulla sterilizzazione delle cagne che vivono in modo libero, per evitare il proliferare di altri randagi, oltre all’anagrafe canina per un maggiore controllo e come deterrente contro l’abbandono


Consigliamo al Sindaco, così come a tutti i Sindaci della Regione, di leggersi almeno il vademecum dell’Assessorato regionale della Sanità dal titolo “Tutela degli animali d’affezione lotta al randagismo” per meglio conoscere quale sia la normativa vigente in materia di animali d’affezione e le proprie specifiche competenze.

Alfio Lisi

Portavoce

Free Green Sicilia

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