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LO STATO INCENTIVA L’AZZARDO PER INTASCARE DENARO DALLE FASCE INDIGENTI E MALATE. E’ LEGALE O REATO ?

Se non fosse perché, questa mattina presto nel mentre stavo acquistando dei quotidiani all’interno del Buffet della stazione ferroviaria di Feltre, sono stato preso da malore riveniente da offesa della mia sensibilità da parte delle Istituzioni, non mi sarei certo preoccupato di denunciare questo fatto.

Alla cassa del Buffet, una donna di mezza età, capelli tinti (?) sul rossiccio ormai in via di “scolorimento” al punto da vedere il colore bianco precedente, un po’ male in arnese, pagava con una banconota da 100 euro (subito controllata dalla cassa con l’apposita macchinetta) l’acquisto di vari “gratta e vinci”, ricevendone il resto di 30 euro.

Incuriosito ho chiesto alla cassa se avevo visto giusto e mi è stata data conferma: acquisto di gratta e vinci per 60 euro.

Domanda: “ Ma lo Stato italiano non prova un po’ di miseria ad incentivare questi giochi che, alla fin fine, rovinano ancor di più coloro che sono già compromessi sotto ogni profilo, visto che le persone di buon senso non hanno certo approcci frequenti con questo tipo di gioco d’azzardo ? Tra l’altro vietato dalla legge ? O si avvale del povero disgraziato per sanare il bilancio ? Esattamente come ho visto oggi con i miei occhi ?

Prendo le distanze da tutto ciò.

ARNALDO DE PORTI, Feltre

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