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Calabria: referendum Comuni presilani, Nesci e Parentela (M5S): "Vince il sì, finisce oscurantismo vecchio centrosinistra"

«Ha stravinto il “sì” al referendum sulla fusione dei Comuni presilani di Casole Buzio, Celico, Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. Adesso la volontà popolare dovrà essere rispettata alla svelta». Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che avevano sostenuto la battaglia per il «sì», insieme al senatore del Movimento Nicola Morra, ad attivisti e ai consiglieri comunali 5 stelle di Celico, Rende e Corigliano Calabro, cioè Manlio Caligiuri, Domenico Miceli e Francesco Sapia. «La proposta di fusione dei Comuni presilani ha raccolto il consenso popolare necessario. Ne sarebbe lieto il fautore, padre costituente e ministro Fausto Gullo, già consigliere comunale di Spezzano Piccolo. L'unificazione deliberata è una risposta concreta alle ristrettezze della crisi finanziaria permanente, prodotta dal sistema dell'euro, che fa salire il debito pubblico e tagliare la spesa per i servizi ai cittadini». «Il risultato del referendum – proseguono i due parlamentari 5 stelle – ha una chiara valenza politica. Esso certifica la coesione tra la società civile impegnatasi sul territorio, le rappresentanze sindacali che hanno sposato la causa e quei soggetti politici che hanno lavorato senza ambiguità per sconfiggere le resistenze, anche mascherate, della vecchia guardia del centrosinistra». «Da qui – concludono Nesci e Parentela – inizia una nuova fase per i 5 Comuni presilani, che sapranno liberarsi della rovinosa egemonia dei baroni della politica locale».

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