Alla fine di una maratona durata 4 ore, è il Venezuela a ottenere la prima vittoria del suo Classic, contro un’Italia

Alla fine di una maratona durata 4 ore, è il Venezuela a ottenere la prima vittoria del suo Classic, contro un’Italia che parte fortissimo, subisce il ritorno degli avversari a metà partita, poi è capace di reagire e porta fino all’extra-inning una formazione di stelle di grande lega, cedendo soltanto al 10° inning in una battaglia che termina 10-11.

Con tutto il rispetto per il monte di lancio di Porto Rico, nessuno avrebbe potuto immaginare che il lineup del Venezuela esordisse senza mettere a segno nemmeno un punto e addirittura la partita fra le due superpotenze latino-americane finisse sospesa prima del tempo per differenza punti.

Così la sfida con gli Azzurri, capaci dell’impresa di giovedì contro i padroni di casa e, dopo di quella, di occupare parecchio spazio sui media, a diverse latitudini e in diverse lingue, riceve parecchia attenzione.

Singolarmente, il grosso della pressione, questa volta, è sulle spalle della formazione di Omar Vizquel, che ha lasciato il suo lavoro di coach di prima base dei Tigers per venire a guidare i suoi connazionali al Clásico.

Del resto, l’interbase vincitore di 11 Guanti d’Oro in MLB e destinato a entrare in lizza per un posto nella Hall of Fame proprio quest’anno, dispone di un roster che, a leggero, fa impressione: su tutti un signore che di nome fa Miguel Cabrera, uno dei più grandi battitori della storia con le sue 11 convocazioni all’All-Star Game, i suoi due MVP, una Tripla Corona (!) e, fra l’altro, 5 fuoricampo-carriera al World Baseball Classic.

Oppure, per citarne un altro, il seconda base Jose Altuve, il miglior produttore di valide per tre stagioni consecutive con Houston, che ha vinto per due volte le statistiche di media battuta e basi rubate.

L’Italia li affronta con Sam Gaviglio sul monte, classe ’90, solido partente destro di Tacoma (AAA di Seattle), con 3 vinte e 2 perse lo scorso anno, in 10 presenze, con una ERA di 3.71, 14 basi ball e 50 strikeout in 63.0 inning lanciati.

I battitori azzurri affrontano invece per primo il mancino dei Texas Rangers Martin Perez, 28 vinte e 30 perse con ERA 4.29 in 6 anni di major, lo scorso anno 10-11, 4.39, 76 BB, 103 SO.

Altuve è il primo out, di Cecchini, Prado batte in diamante verso l’esterno centro e Descalso fa già molto a fermare la palla, per un singolo. Cabrera alza una facile volata verso Nimmo ed è il secondo out, quindi Carlos Gonzalez, 100 RBI e 25 fuoricampo per Colorado nel 2016, con tutta la difesa azzurra spostata verso destra, è bravissimo a toccare la palla lungo la linea di sinistra; gli vale un doppio, che manda Prado in terza. Quindi ci pensa Gaviglio, a fare girare a vuoto il terzo strike al designato Victor Martinez, altro mancino, reduce da un 2016 con Detroit da 27 homer e 86 RBI in 553 turni.

Nel primo turno dell’Italia, Nimmo ribatte il primo lancio verso Perez, la cui deviazione d’istinto aiuta l’interbase Escobar a raccogliere e girare in prima il primo out. Andreoli è al volo al centro, poi Francisco Cervelli, terzo in battuta oggi, picchia la palla fuori di rimbalzo e va in seconda. C’è subito la visita, cui segue, dopo 2 ball, l’intenzionale a Segedin, allora Daniel Descalso pensa bene di imitare Gonzalez, con la differenza che il suo doppio vale il primo punto azzurro, segnato da Cervelli. Anche Colabello ribatte addosso la lanciatore avversario, questa volta il rimbalzo è verso casa base e Salvador Perez ha buon gioco nel raccogliere e chiudere in prima la terza eliminazione.

Tocca proprio al catcher di Kansas City aprire il secondo inning, con un alto pop preda di Alex Liddi. L’esterno sinistro di Philadelphia Odubel Herrera (.283 di media, 15 HR e 49 RBI nel 2016) ottiene 4 ball consecutivi, quindi, sul batti e corri successivo, male eseguito da Escobar (637 turni con Kansas City la passata stagione) Colabello raccoglie al volo e la difesa italiana ha tutto il tempo di eliminare anche Herrera, che era già corso in seconda.

Perez si libera con pochi lanci di Liddi, Butera e Cecchini per chiudere la ripresa.

Il Guanto d’Oro 2016 Ender Inciarte, esterno di Atlanta, è il primo out del terzo inning, al volo da Segedin, poi ricomincia il lineup venezuelano con Altuve, eliminato in prima da Descalso, e Prado, che batte secco in valido verso sinistra, ma tenta di forzare l’arrivo in seconda e è fulminato in seconda base di 2 metri dalla millimetrica fucilata di Rob Segedin.

Il terzo attacco azzurro inizia con Nimmo al piatto e Andreoli che picchia una linea secca trovando però il guanto di Herrera. Cervelli batte a destra la sua seconda valida della gara e Segedin entra in partita con un gran doppio a sinistra e mette di nuovo 2 corridori italiani in posizione punto; della cosa, dopo la nuova visita a Perez, si occupa un torrido Descalso, che batte ancora sopra la testa del terza base Prado e questa volta i punti sono 2, per il 3-0. Colabello, al piatto, è il terzo fuori.

Inizia il quarto e Cabrera è eliminato da Liddi, Gonzalez ottiene 4 ball, quindi sul secco lungolinea di Martinez, Colabello blocca, tocca il cuscino e gira a Cecchini il più comodo dei doppi giochi.

Alex Liddi inaugura il quarto attacco parcheggiando la palla in mezzo al pubblico all’esterno centro, ed è 4-0. Dopo il K di Butera, Perez lascia il posto a Bruce Rondon, corpulento rilievo dei Tigers che ha chiuso il 2016 con 2.97 di ERA in 36.1 inning in grande lega. Cecchini è eliminato al volo da Gonzalez, quindi Nimmo concede il bis e batte il fuoricampo al centro del 5-0.

Nel quinto, Perez apre con un doppio a sinistra e arrivain terza con la volata al centro di Herrera, quindi il singolo di Escobar porta il primo punto del World Baseball Classic 2017 al Venezuela.

Inciarte è out al centro, ed arriva il momento del cambio per Gaviglio (5 valide e 2 punti concessi in 4.2 con 2 BB e 1 K), sostituito da Tiago Da Silva. Escobar ruba al primo lancio su Altuve, che batte poi un singolo a destra, ed è ottimo Andreoli a tenere Escobar in terza. Prado batte lungo a destra un doppio che vale il 5-3. Cabrera batte il primo lancio verso Liddi, ed è il terzo fuori.

Quando tocca agli Azzurri battere per la quinta volta, c’è sul monte Omar Bencomo, doppio e triplo A a Minnesota lo scorso anno, nel 2012 al Milano ’46, il quale fa 1-2-3 con Cervelli, Segedin e Descalso.

Gonzalez batte nell’angolo destro del campo, ma l’arrivo in seconda è fuori equilibrio e Descalso lo elimina sfruttando la perfetta assistenza di Andreoli.

Martinez ottiene un singolo al centro e Da Silva lascia il posto a AJ Morris, che fa battere Perez su Nimmo, per il secondo out, poi colpisce Herrera, e ci sono corridori in seconda e prima per il Venezuela, che manda Yangervis Solarte a correre per Martinez. Il gran doppio di Escobar nell’angolo sinistro del diamante di Guadalajara vale il pareggio 5-5. L’attacco dei latino-americani si chiude con il pop di Inciarte raccolto da Cecchini.

Va sul monte Silvino Bracho (una cinquantina di inning lo scorso anno per Arizona, fra major e AAA) sul quale Butera ottiene un singolo a destra dopo le eliminazioni di Colabello e Liddi. Bracho indirizza un brutto lancio a Cecchini ed esce tenendosi la coscia destra, sostituito da Jose Alvarado, mancino dei Tiburones de La Guaira, con 37 partite in singolo A nel 2016, contro il quale Cecchini alza una volata intercettata da Inciarte.

Nuovo lanciatore per l’Italia nel settimo inning è Mike DeMark, sul quale Altuve, dopo una lunga sequenza di foul, ottiene un singolo che Cecchini riesce solo a sfiorare col guanto; altro singolo a sinistra per Prado e Altuve arriva in terza.

Lungo singolo a sinistra di Cabrera e il Venezuela è avanti per la prima volta 5-6. Esce DeMark ed entra Tommy Layne, accolto da un doppio a destra di Gonzalez che porta a casa Prado e Cabrera in terza, Solarte è eliminato in prima da Liddi e a Perez viene concessa la base intenzionale che riempie i sacchetti, quindi Descalso aggredisce la corta battuta in diamante di Herrera e assiste male a Cervelli: l’errore fa segnare a Cabrera il 5-8. Herrera è sostituito in base da Hernan Perez, poi Layne lascia al piatto in sequenza Escobar e Inciarte.

Nimmo e Andreoli inaugurano il settimo attacco con 2 basi per ball e Vizquel cambia Alvarado con Robert Suarez; Cervelli picchia un singolo al centro che Inciarte pasticcia, consentendo l’ingresso di 2 punti e l’Italia si riporta a una lunghezza. Segedin batte verso Escobar, che elimina Cervelli e tenta senza successo il doppio gioco. Il secondo out arriva sul tentativo di rubata di Segedin durante il turno di Descalso, il quale ottiene la terza base ball concessa da Suarez nella ripresa; anche Colabello, che ingaggia un lungo duello sul conto pieno col lanciatore dei Fukuoka Hawks (Nippon Professional Baseball), guadagna il passaggio gratuito, ma lo strikeout di Liddi mette fine al turno offensivo dell’Italia.

Altuve è eliminato da Liddi, Prado va in base per ball e l’Italia sostituisce Layne con Pat Venditte, il quale mette al piatto Cabrera da destro e non finisce il turno mancino contro Gonzalez, perché fulmina Prado fuori dal sacchetto di prima con un pick off da manuale.

Cambio sul monte anche per il Venezuela, che affronta l’ottavo con Jose Alvarez, 63 partite da set up nei Dodgers lo scorso anno, il quale esordisce concedendo la base a Butera; Cecchini tenta 2 volte il bunt di sacrificio, poi resta al piatto. Nimmo svirgola alto in foul un corto pop sul quale Prado si avventa finendo in mezzo al pubblico, ma ottenedo la seconda eliminazione per i suoi e l’applauso incondizionato dell’Estadio Charros, mentra Butera si porta in seconda.

Puntuale arriva il singolo al centro di John Andreoli, e il punteggio è 8-8.

Il Venezuela manda a lanciare il veterano Francisco Rodriguez (44 salvezze nel 2016 per Detroit) che fa battere in diamante Cervelli, per una pregevole prodezza di Altuve.

Inizia il nono e Venditte, da mancino, lascia al piatto Gonzalez, poi subisce un doppio da Rougned Odor (605 turni nel box con Texas, 33 HR), entrato al posto di Solarte. Venditte si posiziona da destro e al secondo lancio subisce un lungo fuoricampo al centro da Salvador Perez, che riporta i suoi avanti 8-10. Hernan Perez, strikeout, ed Escobar, al volo da Cervelli, sono secondo e terzo out.

Va il nono attacco azzurro ed Escobar gioca malissimo una battuta in diamante di Segedin, che arriva in seconda, quindi in terza sull’out di Descalso. Colabello batte su Prado ed è il secondo out, mentre Segedin segna il nono punto.

Singolo di Liddi, sostituito a correre da Andrew Maggi, e base a Butera, poi un Cecchini caparbio, sul 2-2, batte un secco singolo al centro grazie al quale Maggi segna il pareggio; Butera viene mandato a casa, Prado si palleggia in mano, ma ottiene comunque il terzo out a casa base. Ci vuole un po’ di tempo per rassettare Prado e Perez, poi si va al decimo, nel quale Mazzieri affida la palla a Troy Nielsen, mentre Segedin va in terza e Maggi all’esterno sinistro.

Colabello si tuffa letteralmente sul cuscino e intercetta un siluro lungolinea di Inciarte, per una prima eliminazione da spellarsi le mani. Anche Descalso tenta un miracolo, assistendo in piroetta la battuta di Altuve, ma non in tempo. Prado spara un doppio al centro e i latino-americani sono nuovamente avanti, 10-11. Dopo la base intenzionale a Cabrera, tocca a Filippo Crepaldi affrontare Carlos Gonzalez, che alza un facile pop su Andreoli, e Odor, che batte su Descalso ed è il terzo out.

Nuova batteria per Vizquel nell’affrontare il decimo attacco azzurro, tutta dei Navegantes de Magallanes: sul monte va il mancino Jose Castillo e dietro il piatto Robinson Chirinos. Nimmo è il primo out, al volo da Herrera, Andreoli è strikeout e tocca a Cervelli, al quale il pubblico venezuelano non perdona di giocare in azzurro, tentare l’ennesimo recupero. Il ricevitore batte verso Escobar, che, in 2 tempi, mette fine alla girandola di emozioni che la partita ha saputo regalare.

IL TABELLINO

LA PHOTOGALLERY

TUTTO SUL WORLD BASEBALL CLASSIC 2017

Il World Baseball Classic si svolge ogni 4 anni e assegna dalla scorsa edizione del 2013 il titolo di campione del mondo, in seguito all’accordo fra la Major League Baseball, la MLB Players Association e la World Baseball Softball Confederation (WBSC).

Al Classic partecipano le 16 nazioni più forti che, in questa unica occasione, possono schierare i giocatori sotto contratto per la MLB, insieme a quelli di tutte le altre leghe professionistiche, come la giapponese NPB, la coreana KBO e le diverse strutture professionali attive in tutti i 5 continenti.

Le squadre sono divise per la prima fase in 4 gironi, che si disputano a Seul, Tokyo, Miami e Jalisco (MEX). L’Italia è inserita in questo ultimo, insieme ai padroni di casa, al Venezuela e ai vice-campioni in carica di Porto Rico.

Questo il calendario degli azzurri:

Giovedì 9 marzo: Italia-Messico h. 20:00 (03:00 in Italia)

Sabato 11 marzo: Italia-Venezuela h. 14:00 (21:00 in Italia)

Domenica 12 marzo: Porto Rico-Italia h. 13:30 (20:30 in Italia)

Le partite sono in diretta su Fox (Sports o Sports Plus), che trasmetterà altre 20 partite del torneo, comprese quelle decisive: le semifinali sono in programma il 20 e il 21 marzo mentre il 22 marzo ci sarà la finale che deciderà la vincitrice del torneo.

IL CALENDARIO COMPLETO

In un gruppo in cui tutti hanno fatto al 100% il proprio lavoro, chi lo ha fatto con successo pieno è certamente Filippo Crepaldi, entrato al nono per neutralizzare Gonzalez e Odor dopo che il Venezuela è passato in vantaggio.

“Vista dal bull pen è stata una partita come quella di ieri” afferma il giovane lanciatore rodigino “ancora più tirata, visto che eravamo sempre punto a punto, anzi, all’inizio il tabellone diceva 5-0. C’è rammarico, però domani c’è un’altra partita.”

La responsabilità di entrare in un momento così importante è stata, ancora una volta, gestita insieme. “Francisco… Cervelli è venuto sul monte e mi ha detto ‘divertiti’ e io mi son divertito ad affrontare Gonzalez e Odor.”

Marco Mazzieri, deluso dal risultato, ma giustamente fiero dei suoi, analizza il tentativo di segnare il punto della vittoria da parte di Butera, finito con la sua eliminazione a casa base “Lo so” dice lo skipper azzurro “in quella situazione non si corre. Non ho ancora parlato con Drew, ma penso che si sia verificata una situazione che ha dell’incredibile. Lui deve avere visto l’assistenza passare sopra la testa del taglio, l’uomo che doveva essere al taglio, che è il prima base, non c’era, allora lui ha corso per quello… Il fatto che il lanciatore fosse completamente fuori posizione, oltre ogni logica, ha fatto sì che non abbiamo segnato il punto della vittoria. Credo che a quel punto lì ci saremmo meritati anche qualcosa… perché quando costringi il Venezuela a questo tipo di partita, vuol dire che c’è tanta, tanta qualità in questi ragazzi.”

VIDEOINTERVISTA COMPLETA A CREPALDI

VIDEOINTERVISTA COMPLETA A MAZZIERI

Il World Baseball Classic si svolge ogni 4 anni e assegna dalla scorsa edizione del 2013 il titolo di campione del mondo, in seguito all’accordo fra la Major League Baseball, la MLB Players Association e la World Baseball Softball Confederation (WBSC).

Al Classic partecipano le 16 nazioni più forti che, in questa unica occasione, possono schierare i giocatori sotto contratto per la MLB, insieme a quelli di tutte le altre leghe professionistiche, come la giapponese NPB, la coreana KBO e le diverse strutture professionali attive in tutti i 5 continenti.

Le squadre sono divise per la prima fase in 4 gironi, che si disputano a Seul, Tokyo, Miami e Jalisco (MEX). L’Italia è inserita in questo ultimo, insieme ai padroni di casa, al Venezuela e ai vice-campioni in carica di Porto Rico.

Questo il calendario degli azzurri:

Giovedì 9 marzo: Italia-Messico h. 20:00 (03:00 in Italia)

Sabato 11 marzo: Italia-Venezuela h. 14:00 (21:00 in Italia)

Domenica 12 marzo: Porto Rico-Italia h. 13:30 (20:30 in Italia)

Le partite sono in diretta su Fox (Sports o Sports Plus), che trasmetterà altre 20 partite del torneo, comprese quelle decisive: le semifinali sono in programma il 20 e il 21 marzo mentre il 22 marzo ci sarà la finale che deciderà la vincitrice del torneo.

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