Il rapporto di ISJ e EIFA: "Il ruolo distruttivo del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) in Medio Oriente"

Il Comitato Internazionale In Search of Justice (ISJ), lunedì 6 Marzo 2017 ha pubblicato il suo nuovo rapporto preparato congiuntamente alla European Iraqi Freedom Association (EIFA), dal titolo “Il ruolo distruttivo del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) in Medio Oriente”. Nel riepilogo generale si legge:
Uno studio esaustivo sulla condotta del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche iraniane (IRGC) negli ultimi tre decenni, ha stabilito che l'IRGC ha interferito negli affari di tutti i 14 paesi musulmani della regione. Queste attività dimostrano forme e gradi differenti di intervento.
Lo studio congiunto della European Iraqi Freedom Association (EIFA) e del Comitato Internazionale In Search of Justice (ISJ), due ONG con sede a Bruxelles, ha stabilito che l'ingerenza negli affari dei paesi della regione è istituzionalizzata e che le alte cariche dell'IRGC ne sono direttamente coinvolte.
Questo esame straordinariamente vasto sulla portata dell'ingerenza dell'IRGC nella regione, ha dimostrato che queste attività sono state incrementate dal 2013 e che hanno trovato nuovo impulso dopo l'accordo sul nucleare tra l'Iran e i P5+1.
Lo studio ha stabilito che l'IRGC è direttamente coinvolto in attività segrete in quattro paesi in particolare: Iraq, Siria, Yemen e Libano. In tutti e quattro l'IRGC ha una diretta e considerevole presenza militare. Nell'estate del 2016, c'erano quasi 70.000 forze filo-iraniane presenti in Siria.
L'IRGC sta interferendo direttamente negli affari interni di almeno 8 paesi, o sta complottando contro i loro governi. Tra questi paesi ci sono Iraq, Siria, Yemen, Libano, Palestina, Bahrein, Egitto e Giordania.
Lo studio ha stabilito che, sulla base delle informazioni disponibili, l'IRGC ha creato gruppi o reti terroristiche in almeno 12 paesi della regione.
Una delle scoperte più sorprendenti del rapporto, è stato il fatto che le attività terroristiche legate all'IRGC sono state compiute in 13 dei 14 paesi, con la sola eccezione dell'Oman, una nazione che ha aiutato il regime iraniano ad aggirare le sanzioni.
L'IRGC ha anche condotto attività di spionaggio e di intelligence in 12 paesi. La maggior parte di questi paesi ha arrestato o perseguito le spie del regime. L'IRGC ha inviato armi ed esplosivi su vasta scala a tutti i 14 paesi.
Durante una conferenza stampa a Washington, DC, il 14 Febbraio, il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana ha rivelato i quartier generali e i 14 centri dell'IRGC dove questo addestra i suoi mercenari stranieri. Le informazioni sono state ottenute da fonti dell'Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (PMOI/MEK) interne al regime iraniano e all'IRGC. Secondo queste fonti, i campi sono stati suddivisi in base alla nazionalità delle reclute e al tipo di addestramento. Alle milizie vene fornito sia addestramento militare che terroristico, che consente loro di infiltrarsi meglio per raggiungere gli obbiettivi del regime nella regione.
Ogni mese centinaia di truppe provenienti da Iraq, Siria, Yemen, Afghanistan e Libano, paesi in cui il regime è coinvolto nei combattimenti in prima linea, ricevono addestramento militare e vengono poi inviate a scatenare la guerra e il terrorismo. Vengono addestrati anche piccoli gruppi in altri paesi, per compiere atti terroristici. A Gennaio 2007 il MEK ha rivelato le generalità di circa 32.000 agenti iracheni del regime iraniano che operavano in Iraq.
Lo studio ha stabilito che l'ingerenza dell'IRGC non si limita alla sfera militare, ma che ha anche un ruolo preciso nella definizione della politica estera di Teheran.
Nella struttura di potere della teocrazia al potere, la politica estera è forgiata dal leader supremo, attualmente l'ayatollah Ali Khamenei. Pertanto, lo sviluppo e l'attuazione delle politiche rivolte ad alcuni paesi sono stati ufficialmente affidati all'IRGC. In quest'ambito, l'IRGC ha efficacemente assunto il controllo della politica estera del regime attraverso molte delle sue ambasciate. Le ambasciate in Iraq, Siria, Libano, Afghanistan, Yemen, Bahrein e Azerbaijan si possono annoverare in questa categoria.
Oltre che nei suddetti paesi, l'IRGC esercita il suo predominio in politica estera quando si tratta di Armenia, Russia, Turchia, Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Oman.
In paesi come Iraq, Siria e Afghanistan, gli ambasciatori del regime provengono dalle fila dell'IRGC o vengono scelti tra individui vicini all'IRGC. Ciò viene fatto per consentire all'IRGC di portare avanti le sue attività e di seguire i suoi piani, sfruttando le opportunità concesse dall'immunità diplomatica dell'ambasciata e dell'ambasciatore.
Ad esempio, il brigadiere generale dell'IRGC Iraj Masjedi, capo dell'ufficio affari iracheni all'IRGC, è stato nominato dall'ambasciatore del regime iraniano in Iraq a Gennaio 2017. Masjedi è un alto consigliere del comandante della forza Quds Qassem Soleimani, incaricato dei gruppi paramilitari iracheni affiliati al regime iraniano e che supervisionava le operazioni contro le Forze di Coalizione in Iraq, che hanno provocato la morte di centinaia di persone.
Il rapporto ha stabilito che, nonostante l'IRGC sia il più significativo centro di potere economico in Iran e abbia dedicato la sua capacità finanziaria all'ingerenza in altri paesi, l'enorme vastità di questa ingerenza è stata un fardello pesantissimo per l'economia iraniana.
Negli ultimi cinque anni, Teheran ha speso più di 100 miliardi di dollari solo per le operazioni dell'IRGC in Siria, larga parte dei quali sono stati forniti attraverso le allocazioni dell'ufficio del budget segreto di Khamenei. Il denaro viene speso per procurare armi e per pagare le spese dell'esercito siriano. Il regime paga circa 1 miliardo di dollari all'anno per i salari delle truppe legate all'IRGC, comprese le forze armate, le milizie e gli sciiti protetti dal regime. Il brigadiere generale dell'IRGC Rostam Ghasemi dirige il centro di comando logistico per la guerra in Siria ed è il rappresentante della conglomerata Khatam-Al-Anbia, di proprietà dell'IRGC. In passato era stato il comandante di Khatam al-Anbia, nonché ministro del petrolio con Mahmoud Ahmadinejad.
L'IRGC ha un'unità di intelligence che opera in parallelo con il Ministero dell'Intelligence (MOIS). Ma ancora più importante è il fatto che l'IRGC ha esteso le sue stesse attività di intelligence in tutta la regione e ha creato vari centri di intelligence in molti paesi negli ultimi mesi.
Secondo questo studio, gli agenti dell'IRGC non sono limitati in alcun modo ai gruppi sciiti, anche se Teheran ha concentrato la sua attenzione sugli sciiti nei vari paesi della regione, aggravando le tensioni settarie mentre recluta truppe per creare gruppi e milizie legate all'IRGC.
Il tema comune tra le milizie create dall'IRGC è che si considerano pronti ad obbedire e a seguire i comandi di Khamenei.
Allo stesso tempo la violenza e i crimini del regime negli altri paesi della regione sotto la bandiera dell'Islam sciita e la repressione dei sunniti, hanno provocato un contraccolpo, diffondendo la crescita di gruppi come l'ISIS (Daesh) che vogliono creare un “Califfato Islamico”, mentre diffondono il loro odio e la loro brutalità ai quattro angoli del globo.
Mahmoud Hakamian
@HakamianMahmoud

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