di Carmelo Cicala Presidente di INSIEME per gli italiani
Contraffare i prodotti italiani è una faccenda miliardaria. I dati del 2015: 81 milioni di euro di sequestri; 10mila sanzioni;1.700 persone segnalate all'Autorità giudiziaria;2.700 diffide. Con la tutela 'ex officio' delle Dop e Igp comunitarie sono stati esaminati 102 casi che hanno permesso di far togliere dagli scaffali in molti Paesi d’Europa prodotti falsi: 400 segnalazioni; 15.100 tonnellate di falso gorgonzola; 2 milioni di litri di falso aceto balsamico di Modena; 13 milioni di bottiglie di falso Prosecco;5 mila tonnellate al mese di Parmigiano. E questi dati si riferiscono solo a quanto conosciuto e non a tutto il mondo. Nel settore alimentare, per esempio, non esiste prodotto italiano che non sia stato clonato ed imitato con grave perdita di denari per le casse italiane. La falsificazione di prodotti alimentari italiani di eccellenza è molto ardua da contrastare perché le imitazioni costano al dettaglio, decisamente di meno. INSIEME per gli italiani, parimenti ai marchi di origine controllata suggerirà, per l’estero una ulteriore misura che intervenga sul calmieramento dei prezzi. Tutte quelle aziende che esportano i nostri prodotti all’estero dovranno essere agevolate da un punto di vista fiscale dallo Stato al fine di potersi permettere una vendita all’ingrosso con indici al dettaglio minori. Ciò consentirà alle rivendite di rivedere i prezzi ed essere preferiti ai prodotti a “buon mercato” ma falsi. Sarà competenza dei ministri dell’Economia e delle Finanze all’unisono con quello dell’Agroalimentare a disciplinare protocolli a mezzo delle Camere di Commercio e dettare le linee guida ufficiali da seguire presso le rivendite autorizzate dei prodotti italiani. Le catene alimentari, ed i negozi che accetteranno di esporre negli scaffali solo i prodotti originali “made in Italy” sottoscriveranno accordi che consentiranno loro di porre il “made in Italy” sul mercato a prezzi minori. In questo modo si può ottenere nel breve periodo, che i nuovi consumatori possano prendere coscienza della differenza di qualità assolutamente eccellente permettendo loro di riconoscere le imitazioni. Un breve periodo così congegnato otterrebbe sicuramente due risultai importanti: il primo sbaraglierebbe la produzione delle falsificazioni alimentari in quanto non sarebbe più conveniente, a fronte dell’abbassamento dei prezzi di quelli originali, acquistarli; il secondo, i consumatori e gli estimatori dei prodotti di qualità italiana vera impareranno a riconoscere la superiorità dei prodotti italiani ad occhi chiusi. Essi ne apprezzeranno finalmente la validità decidendo per il futuro di non acquistare mai più prodotti alimentari contraffatti, il tutto a vantaggio di un aumento esponenziale delle vendite nei confronti di quel target che aveva acquistato sempre e solo prodotti contraffatti. Naturalmente ciò non vale per i connazionali italiani residenti all’estero che sono i maggiori consumatori della qualità italiana. Essi sanno riconoscere meglio di chiunque altro il prodotto italiano dall’imitazione.
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