ITALIANI ALL’ESTERO: STESSO TRATTAMENTO SANITARIO TRA ITALIANI OVUNQUE RESIDENTI

di Carmelo Cicala Presidente di INSIEME per gli italiani

Il programma di INSIEME

INSIEME per gli italiani si batterà con ogni mezzo parlamentare per ottenere convenzioni internazionali con i governi i cui paesi sono sede di emigrazione italiana attraverso accordi bilaterali che assicurino la parità di trattamento tra italiani ovunque fossero residenti. Che assicurino l’accesso ai servizi sanitari gli stessi assicurati dalla Sanità italiana, bella o brutta che sia, come avverrebbe se vivessero in Italia. Ciò è possibile, ciò è giusto, umano e costituzionale.

Si sa che l’argomento “Sanità” introduce una serie di contraddizioni incomprensibili che stridono in modo particolare con i “Bisogni Primari” della gente senza contare i dettami di quelli costituzionali. Un tempo erano le USL cioè le Unità Sanitarie Locali a gestire il trattamento sanitario Nazionale, parliamo dell’Italia. Poi le USL sono diventate ASL e cioè Aziende Sanitarie Locali. Il cambio di acronimo è andato a stravolgere in maniera significativa tutto l’impianto. Le Unità diventavano delle vere e proprie Aziende. Il Direttore Generale che era un medico della USL è stato sostituito con un manager per la ASL; il risparmio sulla spesa è divenuto l’unico obiettivo da perseguire e raggiungere ad ogni costo. Di qui incentivi, tantissimi soldi, per tutti gli operatori sanitari e premi di produzione, ops di risparmio, a partire dai Direttori Generali per finire agli infermieri che avessero risparmiato nel settore di propria competenza. Praticamente l’incentivo è un altro sistema pubblico dispendioso a sua volta per incentivare gli operatori a risparmiare sulla spesa sanitaria. Bah! Le Aziende dunque che si occupano di Sanità pubblica non producono però alcun lucro. Esse non sono alla stregua di tutte le altre aziende che perseguono il profitto. Le Asl hanno a che fare con la spesa continua per curare ed assistere i malati e quindi pesano sul bilancio dello Stato in maniera considerevole. Ma pur non essendo Aziende che tendono al profitto nel senso classico del termine esse producono eccome. Producono “Salute Pubblica.” L’argomento affligge le casse di qualsiasi nazione, di tutti i continenti e non ci si vuole rassegnare che quella è una spesa necessaria, magari resa oculata questo sì, ma che non si può né è giusto eliminare o rendere inaccessibile. I totali di spesa graveranno e sono destinati a gravare solo ed esclusivamente nei capitoli delle uscite e neanche sarebbe possibile pretendere l’attivo di bilancio a fronte anche di investimenti eccetera. Premesso tutto questo, INSIEME per gli italiani è deciso a porre il problema della uguaglianza del trattamento sanitario ovunque residenti nel mondo. Estenderla nella misura in cui avviene per gli italiani residenti in patria, anche ai connazionali residenti all’estero. La proposta non è affatto semplicistica. Essa si fonda su un aspetto incontrovertibile e certo Costituzione alla mano: tutti gli italiani sono uguali ed hanno pari diritti. Quindi anche ad essere curati per un Diritto alla Salute che non è una chiacchiera propagandistica e basta. I nostri connazionali all’estero, hanno questo grande problema vedendosi accogliere da nazioni il cui trattamento sanitario è spesso anche migliore ma più esoso di quello italiano. In molti casi addirittura inavvicinabile tanto i costi esorbitano al paragone italiano. Ciò avviene immancabilmente anche con sistemi sanitari stranieri efficienti e più funzionanti dei nostri. La deduzione che INSIEME per gli italiani pone sul tavolo è: se tutti siamo italiani, allora tutti dobbiamo avere stesso accesso e diritto alla salute attraverso lo stesso trattamento sanitario. Semplice. Questa è una posizione di civiltà e coerenza con l’impianto complessivo costituzionale del paese. Lo stesso trattamento sanitario tra italiani fossero essi residenti in Italia oppure all’estero sottolinea una disponibilità inderogabile, la consapevolezza piena che il soccorso, la cura, non possono discutersi e perdersi in discriminazioni a parità di condizioni sociali e di passaporto.

In “Leggi il documento” il modulo di adesione ad INSIEME per gli italiani

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