INSIEME per gli italiani ha anticipato di molto lo scandalo dei concorsi pubblici a quiz

di Carmelo Cicala Presidente di INSIEME per gli italiani

Il programma di INSIEME

La cara vecchia bella Italia. Dal nostro paese provengono sempre notizie bizzarre e soluzioni ai problemi a scoppio ritardato. In occasione del concorso pubblico per diecimila posti per insegnanti cui parteciperanno quarantamila concorrenti si è capito che il sistema dei quiz per le prove scritte, è una vera idiozia. Si è cominciato, in verità, con le prove per accedere alla facoltà di medicina a numero chiuso. Ebbene in quei quiz, una buona percentuale riguardava fatti e cose che non la medicina non hanno nulla a che fare, per esempio quali ingredienti occorrono per fare il pane e via dicendo. In epoche non sospette, quando nessun politico prendeva in considerazione questa prassi demenziale, noi di “INSIEME per gli italiani” lo scrivevamo a chiare lettere nel nostro programma:

“Ormai è appurata l’assoluta inutilità del nozionismo fine a sé stesso per cui è da auspicare l’abolizione dei questionari a tempo scandalo di ogni valutazione esatta ed umana nei concorsi pubblici. L’approccio umano ed il dialogo, fosse anche sotto forma di esame, mette in rilievo agli occhi dell’esaminatore, aspetti molto più importanti che un questionario freddo e tante volte buffo ignora a prescindere. Questo rimedio fu introdotto per ovviare a concorsi con migliaia di partecipanti per ridurre i tempi che i colloqui avrebbero reso infiniti. Ma si è rivelato un rimedio che non cura i mali.”

I quiz sono l’esatto opposto di una prova che assicuri la reale preparazione del candidato. Si è fatto cioè, per risparmiare tempo del nozionismo più inutile, fonte di cultura e di capacità professionali. Tutti sanno che non è così. La preparazione individuale passa soprattutto attraverso l’esperienza, attraverso la sua applicazione nella prassi non solo tecnica ma anche e soprattutto comportamentale. Non è possibile trovare scorciatoie per la valutazione del candidato prescindendo dalla qualità della comunicazione e dall’efficacia dell’eloquio. Essa necessita del colloquio faccia a faccia, della discussione “ispettiva” degli esaminatori che agevola e convince sulla scelta di Tizio piuttosto che Caio a ricoprire un determinato incarico di lavoro. Spesso, con questo sistema non si sceglie il più ferrato da un punto di vista nozionistico, ma il più bravo. Infatti, conoscere una serie di nozioni non vuol dire affatto essere i più meritevoli del posto a concorso. Una classe dirigente scelta con criteri che puntino alla semplificazione ed alla riduzione dei tempi concorsuali piuttosto che sulle capacità intrinseche ed estrinseche del pretendente al posto pone un serio problema di meritocrazia ed efficienza dei quadri dirigenti del paese. Dai concorsi a quiz non traspaiono caratteristiche che, a nostro parere ma lo pretendono i tempi, sono assolutamente fondamentali per selezionare i migliori. I test pubblici non hanno la possibilità infatti, di valutare le capacità di comunicazione e disponibilità anche posturali del candidato. Prescindono da quello che il candidato è oltre a quello che sa. Commettono un errore a monte a partire dalla scelta. Ecco spiegato il perché in Italia vi sia una classe dirigente incapace e spesso collusa con interessi di parte ma senza aver meritato per capacità e competenza il posto che si occupa. Noi di “INSIEME per gli italiani” lo abbiamo detto, lo abbiamo scritto e proposto da tanto tempo. Dall’estero per l’Italia suggerendo innovazione e meritocrazia. Noi siamo una voce fuori dal coro tra i partiti classici che sui nostri territori di residenza non programmano nulla ma si abbandonano a vagonate di promesse solo per ottenere consensi e rimborsi elettorali.

In “Leggi il documento” il modulo di adesione ad INSIEME per gli italiani

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