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INSIEME per gli italiani. Italiani all’estero solo una Bicamerale potrebbe servire in futuro. Tremaglia ci provò fino alla fine

Il panorama politico italiano non è stato mai così incerto e difficile da comprendere. Si è passato ad un forzoso bipolarismo costringendo i veterocomunisti al pasticcio PD, al ritorno naturale al tripolarismo subentrando in gioco un M5S che ha dichiarato di non allearsi con nessuno. Gli sviluppi di questo stato di cose dipenderanno molto dalla legge elettorale con la quale si andrà a votare e quindi ogni previsione diventa illazione di politica fantastica. Una cosa sembra però certa che comunque la si metta, la questione degli italiani all’estero è a forte rischio chiusura specie se si voterà con la legge attuale. Riuscire ad ottenere il 40% per poi avere il premio è impresa impossibile per tutti i partiti in campo quindi bisognerà pensare ad alleanze oppure emulsioni tra compagini eterogenee. Ma in tutto questo, la posizione dei 18 parlamentari eletti all’estero, occuperebbe un cantuccio di secondo piano e comunque sarebbe in balia delle decisioni di una maggioranza che potrebbe decidere la loro totale abolizione senza appelli. Non si sarebbe sbagliato affatto se si fosse ascoltato il richiamo all’ordine dei 18 da parte di Mirko Tremaglia che consigliava vivamente la costituzione di una Bicamerale consentendo Commissioni parlamentari composte dai due rami del parlamento. Una compagine composta da posizioni diverse con scopi ed obiettivi comuni. Tremaglia aveva capito subito che i bersagli degli eletti all’estero erano letteralmente fuori dalla portata del loro tiro e che il continuo agitarsi risultava inutile quando non addirittura ridicolo considerando il nulla dell’attività politica. Chi scrive è stato testimone oculare alla Camera. Abbiamo assistito ad una serie di “cortesi” defezioni agli inviti di Tremaglia da parte degli eletti all’estero. Abbiamo visto personaggi che non sono più stati eletti infischiarsene del buon Mirko facendogli gli sberleffi. Abbiamo notato le “rassicurazioni” poco rassicuranti dei sinistrorsi del PD falsi e gentili (senza Tremaglia che gli avesse consentito di entrare in Parlamento con l’elezione all’estero sarebbero andati a vendere castagne all’angolo di Piazza di Spagna): “certo, dobbiamo parlarne vedremo…” . Abbiamo ascoltato gli sfoghi in privato di Mirko e le sue storie vestite su ciascuno degli eletti. Abbiamo registrato la completa strafottenza generale al cospetto di situazioni che vedevano i 18 eletti all’estero in una posizione di sudditanza e prostrazione psicofisica al cospetto dei partiti dai quali dipendevano. Abbiamo, giorno dopo giorno, visto la faccia di Mirko segnata dalla delusione e da quel sorriso d’amarezza all’angolo del labbro che stava a significare il fallimento dell’azione politica dei 18. La Bicamerale andava richiesta e messa su come aveva pensato Tremaglia. In una Bicamerale il potere legislativo è esercitato, con pari e concomitante autorità, da due camere di rappresentanti di partiti diversi tra loro. E non è poco da parte di ciascuno dei 18 preso singolarmente! Già ma Tremaglia era Tremaglia si dirà, un politico a tutto tondo che, anche non volendo condividerne l’estrazione politica ed ideologica, di politica sul campo era un “Commissario Tecnico” formidabile. Le nuove elezioni, comunque vadano e con qualsiasi legge elettorale si svolgano, impongono, nella maniera più categorica e sacrosanta dal punto di vista politico la composizione di una Bicamerale per gli eletti all’estero. Come al solito, all’estero le cose sono differenti dai fatti che avvengono in Italia. Soluzioni alternative al momento non ce ne sono e potrebbe essere veramente l’ultimo tentativo per salvare il salvabile. Le bicamerali nel mondo del calcio non sono ammissibili. Non sono pensabili, per esempio “bicamerali” tra Juve ed Inter per approntare una squadra forte e battere il Real in Champions league, oppure tra Lazio e Roma per fondere le squadre insieme e comporne usa sola forte per la partita di coppa contro il Bayern. In Parlamento sarebbe possibile. In Parlamento tutto questo è consentito per obiettivi non certo per fede. Anche lì chi tifa Juve non tiferebbe mai Inter ma vincerebbero insieme contro il Real.

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