Oggi 15 gennaio 2017, giornata del rifugiato

Il CNCA Lombardia -sulla scorta delle parole del Papa– pone l’attenzione in particolare sui minorenni migranti, sui minorenni che arrivano in Italia da soli e che sono tra i migranti i meno protetti, i più indifesi e più fragili

Le nostre richieste: rifiuto dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas), approvazione del disegno di legge Zampa-Pollastrini e approvazione della legge sulla cittadinanza, ferma dal 2015

Milano, 15 gennaio 2017 – L’Italia ha ratificato la Convenzione di New York sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dunque “garantire interventi appropriati nel superiore interesse del minorenne” è anche una questione di legalità, di applicazione delle norme: una responsabilità pubblica indiscutibile.

Il numero dei minorenni migranti che arrivano in Italia soli è drammaticamente aumentato in questi ultimi anni: al 31.12.2013 erano 6.300, al 31.12.2015 erano 11.921 e al 30.11.2016 erano già 17.2451 e le stime indicano che al 31.12.2016 si superi il numero di 18.000. I ragazzi migranti soli sono per l’80% nella fascia di età 16/17, ma è altrettanto in aumento la presenza di ragazze minorenni sole (pari al 5,3% circa) così come è in aumento la presenza di ragazzini più piccoli soli (la fascia dei 15enni è del 10%).

Questi dati meritano e richiedono analisi circostanziate e complesse capaci di comprendere le ragioni della migrazione, capaci di ascoltare le storie che ogni persona può narrare per lasciarsi interrogare rifiutando ogni forma di ideologia e populismo: per il CNCA accompagnare e accogliere persone e storie significa prima di tutto restituire originalità e dignità a ciascuno riconoscendoli soggetti liberi e titolari di diritto. Significa anche continuare a mettersi in gioco, stare in ricerca, costruire percorsi e processi di corresponsabilità con le istituzioni e con gli altri soggetti del territorio affinché insieme si trovi e si pratichi risposte di accoglienza appropriate e dignitose.

L’esperienza e le riflessioni del CNCA Lombardia tengono conto dell’esperienza concreta di ogni giorno che vede la gestione di 56 strutture di accoglienza in Lombardia per un totale di circa 1.100 persone accolte con una media di circa 19 persone per struttura scegliendo quindi per forme di accoglienza diffusa evitando soluzioni a grandi numeri.

Allora cosa riteniamo debba segnare questa giornata del rifugiato? In particolare per i minorenni migranti soli?

1. Il rifiuto di ogni forma di accoglienza irrispettosa della dignità e dei diritti dei minorenni. Quindi il rifiuto dei Centri di Accoglienza straordinaria (i famigerati CAS) per giungere in ogni ambito territoriale alla costruzione condivisa tra l’Ente locale e i soggetti della società civile (cooperative sociali, associazioni, cittadini, Caritas, volontariato…) di un sistema integrato dell’accoglienza capace di mettere in rete le risposte di pronta accoglienza, di seconda accoglienza , di avvio all’autonomia , di accoglienza e sostegno familiare, di inserimento socio-lavorativo

2. L’impegno all’approvazione rapida del disegno di legge 2583 (Zampa – Pollastrini) “disposizioni in materia di misure di protezione per i minorenni stranieri non accompagnati”. Questo disegno di legge è stato approvato dalla Camera dei deputati il 26.10.2016 e ora è fermo al Senato.
Questo Disegno di legge deve essere approvato subito, senza portare alcuna modifica e deve entrare in vigore subito.

3. L’impegno all’approvazione della legge sulla cittadinanza, ferma anch’essa al Senato dopo l’avvenuta approvazione alla Camera dei Deputati in data 13 ottobre 2015. È una legge “minimale” e certamente avremmo voluto molto di più e di meglio. A maggior ragione riteniamo quindi davvero scandaloso che neppure questa “piccola cosa” trovi la strada per diventare norma cogente.

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