Nessuna svolta garantista da parte del M5S, ma un codice etico che al momento è il migliore strumento che siamo riusciti a trovare. Così Maurizio Buccarella, senatore del M5S, a “Si può fare” su Radio 24 commenta l’approvazione del Codice etico del movimento.
“Non è cambiato niente”, spiega Buccarella, “Quella che viene fatta passare per una svolta o un dietro front, una inversione a ‘u’, in realtà è una situazione di fatto che già il movimento osservava. Addirittura anche codificata nel codice per i parlamentari all’atto della candidatura del 2012: il rinvio a giudizio. Quindi non la mera iscrizione nel registro degli indagati; era una circostanza nel 2012 in virtù della quale, ad esempio, ogni parlamentare aveva la facoltà di dimettersi o meno. A differenza della condanna di primo grado che comporta l’impegno morale di rinunciare all’incarico. Di dimettersi”.
Il conduttore di Radio 24 Alessio Maurizi ricorda come in passato il M5S abbia chiesto dimissioni per chi era semplicemente indagato, come successo per Pizzarotti e Buccarella risponde: “Ribadiamo una cosa che già qualcuno prima di noi sosteneva: la necessità di distinguere una responsabilità giudiziaria dalla responsabilità morale. Noi stiamo dicendo che il rinvio a giudizio di per sé non è una causa, ma l’abbiamo sempre applicato questo criterio. Diverso è il caso di un avviso di garanzia che si accompagna, ad esempio, come tante volte accade, con trascrizioni di intercettazioni telefoniche dalle quali si può rilevare una responsabilità oggettiva dal punto di vista morale. Fermo restando il diritto sacrosanto di doversi difendere nel processo”.
M5S, CODICE ETICO 2/3 – SENATORE BUCCARELLA A RADIO 24: 40 MILA VOTANTI? “SONO POCHINI, IL MEGLIO CHE ABBIAMO AL MOMENTO”.
Alla domanda se 40mila votanti per questo codice etico siano pochi, Buccarella replica: “Ho letto qualche titolo. Io capisco che bisogna pur trovare delle argomentazioni. Gli iscritti al sito del Movimento 5 Stelle dovrebbero essere di poco superiori ai 100mila. Quindi 40mila sono una percentuale rilevante e comunque in linea con tutte le altre votazioni che stiamo facendo già da qualche settimana. E posso anche preannunciare che in futuro ce ne saranno ancora di più quando, probabilmente, costruiremo il programma a 360° delle varie materie, dovendo cercare di assumerci questa responsabilità se ci toccherà, se gli italiani ce lo consentiranno, di andare al Governo. Quindi 40mila possono sembrare pochi: al momento è il sistema migliore che noi, Casaleggio e Grillo siamo riusciti a creare”.
M5S, CODICE ETICO 3/3 – SENATORE BUCCARELLA A RADIO 24: I GARANTI? “IN FUTURO POSSIAMO ANCHE CAMBIARE. CI VORREBBE ENTE PUBBLICO E INDIPENDENTE”
Sul sito di Casaleggio, ente privato su cui i militanti non hanno nessun controllo diretto, a Radio 24 così risponde il senatore 5 Stelle alla domanda se si possa affidare a un ente esterno il controllo di un partito: “Magari ci fosse un’istituzione pubblica e non privata che funzionasse, veramente terza e veramente indipendente dal sistema dei partiti a cui poter inviare questo tipo di segnalazioni. I partiti e il nostro movimento politico si muovono nei limiti della Costituzione, dell’art. 49, rimasto in parte inapplicato, e noi stiamo sperimentando, con il rischio anche di sbagliare”. “Potremmo ipotizzare anche altre formule diverse”, ammette Buccarella che aggiunge: “magari potranno essere adottate da qui ai tre anni, che è la durata della carica dei miei colleghi che sono Probiviri. Però occorre anche rendersi conto della nostra situazione, trovarsi un po’ nel mirino a 360° nel sistema politico, ed è normale che sia a noi avverso perché noi gli vogliamo smontare il giocattolo, ma soprattutto nel sistema mediatico.. Io capisco pure che si debbano adottare delle misure di tutela, nel senso di dare al proprio interno quei giudizi discrezionali che peraltro, per quanto riguarda l’altro grande partito italiano, il Partito Democratico, per inciso, nel suo Statuto, in materia, neanche lì ci si rivolge a organismi esterni o a soggetti esterni”.
