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Diffusione artistica nel mondo della cultura massafrese. Opere di Nicola Andreace in esposizione nella Galleria Art Innovation di Innsbruck



Nino Bellinvia

Nicola Andreace dà un nuovo contributo all’internazionalizzazione artistica della sfera culturale massafrese. Le due tele, infatti, Dal 20 gennaio all’8 febbraio, infatti, le sue opere “Velocità del progresso” (2012, tecnica mista su tela cm.70×100) e “Razionalità sperimentale” (2003, tecnica mista cm.70×100) saranno in esposizione in Austria nella Mostra collettiva “Innsbruck in Arte 2017”, organizzata nella Innsbruck Galleria Art Innovation in modo prestigiosamente professionale dal critico d’Arte Sabrina Falzone. Nato a Taranto nel 1934 e vissuto a Massafra sino alla sua morte (aprile 2014), Andreace ha manifestato la sua personalità poliedrica di pittore, grafico, scultore, poeta, ponendo sempre nella sua espressività artistica la dialettica uomo- natura-territorio (quest’ultimo=luogo di memoria, di tradizione storica, di classicità, di bellezza, di motivo di orgoglio di appartenenza). Le sue tele, colme di cromatismi esplosivi, di luce dorata avvolgente, di luoghi e ambienti ora lirici, ora disumanizzati, intercettano le tensioni dell’evoluzione del tempo, i sedimenti silenziosi della collettiva memoria e della vicenda biografica umana. Egli, immergendosi nella matrice storico-antropologica, ci offre un’interpretazione del mondo e della vita, dell’Uomo e dell’Essere, dimostrandoci quanto l’arte riesca a rendere immortale ed eterno l’attimo dell’ispirazione e della creazione. Con tecniche diverse spazia dalla metafisica al simbolismo, ma rende sempre le immagini elemento riconoscibile e riconducibile a un’idea, a una realtà, all’uomo in una continua, simbolica lotta tra bene e male. Andreace, pur consapevole della terrena fragilità umana, nutre la speranza di una vita migliore in cui l’Uomo, annullando la sua solitudine, il suo egocentrismo, utilizzerà le conquiste del progresso, non per migliorare il proprio “status”, ma per porgere maggiore attenzione all’altro, all’habitat, alla cultura. E’ quanto si evince dalle opere in esposizione a Innsbruck, che così Andreace spiegava: ”Nelle mie opere–ricerche, mettendo insieme elementi grafici e pittorici, pervengo ad una contaminazione visuale, i cui dati geometrici, architettonici e i personaggi assumono un significato diverso , diventano una grammatica visiva con l’elemento immaginario della fantasia, un interminabile viaggio all’interno dell’animo umano, talvolta a metà strada tra suggestioni oniriche e colorati tuffi nella memoria o nella realtà quotidiana. In tal modo le composizioni esprimono la crisi odierna dei veri valori, la solitudine dell’uomo, ma anche la speranza che, nel rispetto del passato, si possano superare gli egoismi e la sopraffazione sprezzante, per salvaguardare la dignità di ogni Uomo” (Bambini, donne, anziani). Nel collage fotografico le due opere in esposizione: “Velocità del progresso” e “Razionalità sperimentale”.

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