Nasoni

Roma possiede vari primati e peculiari caratteristiche: è la Capitale italiana, la città più popolosa d’Italia, comprende al suo interno l’enclave della Città del Vaticano, ha la più grande Università d’Europa e un immenso patrimonio artistico ed è anche la città delle fontane.

Nel 1874, il Comune di Roma, ricopriva la carica di Sindaco Luigi Pianciani, realizzò una serie di fontanelle pubbliche.

Costruite per la maggior parte in ghisa (solo una piccola percentuale inferiore al 10% è in travertino), alte circa 120 centimetri e pesanti 100 kg, le fontanelle, che i romani chiamano familiarmente “nasoni” erano provviste di tre bocchette a forma di drago.

L’acqua che vi scorreva terminava la sua caduta nel condotto fognario, attraverso una grata a livello stradale.

Negli anni successivi, il design delle fontanelle venne modificato: le tre bocchette originarie decorate cedettero il posto ad un unico cannello liscio.

La forma del cannello è all’origine del soprannome “nasone”.

Come i romani sanno bene la bocchetta di tutte le fontanelle ha un piccolo foro nella parte superiore.

Chiudendo con un dito l’uscita principale della bocchetta, l’acqua zampilla verso l’alto.

In questo modo bere diviene più facile e igienico.

I “nasoni” sono più di 2000. Si possono trovare in centro storico, nei quartieri residenziali e nelle periferie.

A Roma sono presenti poi circa 1500 fontane ornamentali.

Roma città delle fontane potremo ben dire.

Basti pensare alla fontana di Trevi, a quella della Barcaccia a piazza di Spagna, al Fontanone al Gianicolo, alla fontana di piazza Navona, a quella del Tritone tanto per citare quelle più famose.

Il nasone più curioso è quello che si trova in via della Cordonata.

Le fontanelle costruite in travertino vengono chiamate della lupa imperiale dato che l’acqua usciva da una testa di lupa in ottone.

Questo tipo di fontane vennero installate negli anni venti e trenta ma ne rimangono in funzione una settantina, posizionate nei parchi di Roma e al Villaggio Olimpico.

Concludendo con un aforisma del poeta Shelley possiamo dire che “per giustificare un viaggio a Roma bastano le fontane”.

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