Perché il Comune di Roma non cede gli appartamenti agli inquilini?

“Non ci sono soldi”, così, ci rispondono da parecchio tempo ormai gli Uffici del Comune di Roma. E poiché non ci sono soldi, se ne lavano le mani e non provvedono anche a ciò cui un padrone di casa dovrebbe provvedere per dovere, giacché riscuote l’affitto ogni mese. Gli inquilini delle case di edilizia popolare, quando arriva il bollettino dell’affitto, dovrebbero non pagare, giacché non ci sono soldi. Ma se non pagano, diventano morosi e il padrone di casa che per l’appunto è il Comune di Roma, può sfrattarli. Non ci sono soldi, e così gli inquilini del plesso di Via Augusto Mammucari, devono avere zanzare anche a Natale. Il Comune non fa disinfestazioni contro le zanzare. Non ha soldi. Gli inquilini devono avere l’incubo delle blatte che pullulano nelle fogne e d’estate arrivano nelle case. Il Comune non provvede di sifoni i tombini e non esegue disinfestazioni contro le blatte. Non ha soldi. L’intonaco esterno delle palazzine cade a pezzi, i tondini di ferro scoperti si arrugginiscono, il Comune non provvede a rintonacare, non ha soldi. Le colonne di scarico sono intasate, l’acqua non scorre via dai lavandini, gli inquilini devono arrangiarsi. Il Comune non provvede allo spurgo delle fognature. Non ha soldi. Ma i soldi del canone d’affitto che solo un’esigua minoranza non paga, dove vanno a finire? E se proprio non ci sono soldi perché il Comune non cede gli appartamenti agli inquilini che da decenni pagano regolarmente l'affitto? Gli inquilini, con i soldi risparmiati non pagando l'affitto, avrebbero la possibilità di provvedere loro stessi alla manutenzione delle case.

Francesca Ribeiro

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