IL 2016 TRA SPERANZE DELUSE E NUOVI PROBLEMI: GLI EVENTI ED IL BILANCIO FINALE


Già allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 2015 tutti noi sapevamo che il 2016 sarebbe stato un anno decisivo nel corso della storia mondiale: la guerra all'Isis, le elezioni americane ed il referendum sulla Brexit erano considerati momenti fondamentali per il destino dei prossimi decenni . Il 2016 non ha deluso le aspettative, anche se in molti attendevano un diverso sviluppo degli eventi. Molti avvenimenti hanno segnato questi 366 giorni, la maggior parte dei quali sono stati purtroppo tristi e imprevedibili.


Il “vecchio” nuovo anno è iniziato con i test nucleari in Corea del Nord (6 gennaio) che, oltre alla reazione perplessa del mondo occidentale, hanno anche generato un sisma di magnitudo 5.1. A fine mese ci sono stati altri due eventi che hanno segnato il 2016: l'esplosione del virus Zika (annunciato dall'OMS il 28 gennaio) ed il primo di una serie di attentati dell'Isis in Siria che ha causato 60 morti (31 gennaio).


Pochi giorni dopo (3 febbraio) viene ritrovato in Egitto il cadavere di Giulio Regeni, dottorando italiano all'università di Cambridge. Il colpevole, dopo quasi un anno, non è stato ancora trovato, e l'interferenza del governo locale sulle indagini ha scatenato una crisi diplomatica tra i due Paesi.


Febbraio 2016 verrà anche ricordato per eventi più leggeri quali le premiazioni degli Oscar: dopo numerosissime nomination, Leonardo Di Caprio è riuscito a vincere il suo primo premio Oscar. In questa giornata ha festeggiato anche l'Italia, infatti il compositore Ennio Morricone ha vinto una statuina per la migliore colonna sonora (The Hateful Eight di Tarantino).


Il 21 marzo verrà ricordato come uno dei pochi giorni di speranza all'interno del 2016: infatti in questa giornata Barack Obama ha incontrato a L'Avana il presidente cubano Raul Castro. Questo disgelo, favorito anche dall'intevento di Papa Francesco, ha riaperto i rapporti tra la repubblica socialista e gli USA. Purtroppo la felicità dell'incontro viene subito frenata il giorno dopo: il 22 marzo una serie di attentati rivendicati dallo Stato Islamico colpiscono l'aeroporto e la metropolitana di Bruxelles causando 34 morti. Proprio in quest'anno si è visto un rapido cambiamento nella strategia del terrore dell'Isis che ha preferito spingere ad attacchi suicidi in Occidente i suoi seguaci, piuttosto che invitarli a combattere in Siria ed in Iraq dove stava perdendo terreno.


Sempre a marzo è stato siglato l'accordo tra UE e Turchia per il controllo dei flussi migratori: dal 20 in poi i profughi arrivati in Europa dalla rotta balcanica sono stati “rispediti” in Turchia (ritenuta un Paese sicuro che potesse effettivamente proteggere i migranti) in attesa della valutazione della loro domanda di accoglienza. Questo trattato si è rivelato molto costoso (6 miliardi) e soprattutto discutibile alla luce della repressione post-golpe di Erdogan.


Una settimana dopo Pasqua, il 3 aprile 2016 è scoppiato lo scandalo dei Panama Papers: da questi documenti (oltre 11 milioni) è emerso come molti uomini potenti abbiano nascosto soldi ai loro Paesi di appartenenza tramite società offshore. Tra i coinvolti pare ci siano i primi ministri dell'Islanda e della Ucraina ed alti funzionari di più di 40 Stati. Inoltre, vengono anche citati uomini vicini a Putin, Cameron e alla famiglia reale saudita e spagnola. Anche in Italia sembrano coinvolti, secondo quanto riportato da alcune note testate, personaggi famosi.


Il 2 giugno ci sono state le celebrazioni per i 70 anni della Repubblica italiana. I festeggiamenti sono ripartiti dopo due anni di sospensione voluti dall'allora Presidente Napolitano (ragioni di sobrietà per la crisi economica). Nonostante i molti invitati illustri ed il concerto del maestro Muti trasmesso in diretta televisiva, la cerimonia voluta dal Presidente Mattarella verrà ricordata per la polemica riguardo il mancato invito al marò Girone.


Cinque giorni dopo è arrivata l'ufficialità della candidatura di Hillary Clinton alla presidenza degli Stati Uniti d'America. Da questo giorno è anche entrata nel vivo la campagna elettorale Usa.


Il 12 giugno l'America viene sconvolta da un attentato in un locale gay di Orlando: un uomo americano di origine afghane ha ucciso 49 persone prima di essere abbattuto dalla polizia. Anche in questo caso l'attentatore prima di morire aveva giurato fedeltà al califfo al-Baghdadi.


Ritornando in Europa, il 23 giugno c'è stata la prima grande votazione che ha caratterizzato il 2016, ovvero il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione Europea. Questo voto è stato preceduto da una campagna elettorale caratterizzata da molti colpi bassi (preludio a ciò che ci avrebbero riservato le elezioni Usa) e dall'omicidio di Jo Cox, deputata che si era espressa a favore del remain. La vittoria a sorpresa del leave ha costretto il premier Cameron a dimettersi e a cedere la poltrona a Theresa May.


Luglio verrà considerato come uno dei mesi più caldi per la recrudescenza del terrorismo islamico che il 1° è tornato a colpire, stavolta in Bangladesh. Questo attacco ci ha coinvolto direttamente poiché all'interno del ristorante assaltato 9 italiani sono stati brutalmente uccisi.


Il giorno dopo la nazionale di calcio, scesa col lutto al braccio, viene eliminata ai rigori dalla Germania campione del mondo agli Europei in Francia. Per gli azzurri è stata una doppia beffa: sia perchè la sconfitta è arrivata dopo un campionato giocato a viso aperto, sia perchè la nazionale è stata eliminata dagli acerrimi avversari tedeschi.


Il tre luglio l'Isis ha compiuto uno degli attentati più sanguinosi dell'ultimo decennio: un'autobomba ha colpito un centro commerciale causando la morte di almeno 125 persone a Baghdad.


Dal 12 luglio ci sono stati quattro giorni intensi: il 12 stesso c'è stato un terribile incidente ferroviario in Puglia che ha causato 23 morti. Il giorno successivo Theresa May è ufficialmente diventata primo ministro inglese. Il 14 viene segnato da un nuovo attacco dell'Isis in Francia: stavolta nel mirino dei terroristi c'era la città di Nizza, dove un tir si è lanciato a tutta velocità sulla folla riunita per le celebrazioni della presa della Bastiglia, ed ha causato 85 morti. Proprio mentre si discuteva su questo ennesimo attacco, dalla Turchia è arrivata la notizia di un golpe militare ai danni di Erdogan. Inizialmente il Presidente aveva abbandonato Ankara, ma dopo un messaggio trasmesso in diretta televisiva col suo smartphone con cui chiedeva ai suoi sostenitori di scendere in piazza, è riuscito a rientrare in patria per riprendere il potere ed iniziare delle vere e proprie purghe nei confronti dell'opposizione interna.


A fine mese, il 22 luglio un altro attacco terroristico ha colpito l'Europa, in questo caso la Germania. Un 18enne tedesco di origini iraniane, depresso e simpatizzante dell'estrema destra, ha ucciso 9 persone all'interno di un centro commerciale per poi suicidarsi dopo una breve fuga.


Luglio è stato anche (come negli anni passati) il mese dei “tormentoni”. In pochi giorni le spiagge si sono riempite di ragazzi (e non solo) per le strade con gli occhi fissi sul cellulare: è esplosa la mania di Pokemon Go! Oltre ad appassionarsi alla popolare app, i giovani si sono anche scatenati nelle discoteche e sulle rive del mare con “Andiamo a comandare” di Fabio Rovazzi, “Sofia” di Alvaro Soler e “Vorrei ma non posto” di Fedez e J Ax.


Ad agosto ci sono state le Olimpiadi di Rio, che come ogni 4 anni, ci hanno tenuto compagnia per quasi un mese: l'Italia ha ricevuto tante medaglie ed i tifosi hanno soprattutto seguito la scherma, il ciclismo, la pallavolo, il nuoto e la pallanuoto. Il 24 agosto questo clima di festa viene però offuscato dal terremoto di Amatrice che ha causato la morte di quasi 300 persone. La terrà continuerà a tremare ancora, con molte scosse soprattutto dal 30 ottobre in poi.


Ad ottobre vengono anche annunciati i vincitori dei premi Nobel: la statuina più discussa è stata sicuramente quella della letteratura attribuita a Bob Dylan. Infatti in molti non hanno gradito l'assegnazione di questo prestigiosissimo premio ad un cantautore. Le polemiche sono proseguite quando Dylan ha annunciato che non sarebbe andato alla premiazione. Una statuina passata sottotraccia è stata quella della pace al Presidente colombiano Juan Manuel Santos che è riuscito a trovare un accordo con il gruppo rivoluzionario delle Farc che ha tenuto il Paese sotto scacco per oltre cinquant'anni.


Novembre è stato il mese delle elezioni americane: dopo mesi di campagna elettorale estenuante dai toni altissimi, si è arrivati all'election day dell'8 novembre. A sorpresa il tycoon Donald Trump è riuscito a battere Hillary Clinton ed è diventato il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America. Pochi giorni dopo sono state rese note in Italia le stime dell'Istat relative al Pil: +0,8% per il 2016 e +0,9% per il 2017. Dalle statistiche si è rilevato anche una lieve diminuzione del tasso di disoccupazione (adesso all'11,5%) e l'aumento sia di importazioni che di esportazioni. Dal punto di vista bancario, l'Italia ha visto a novembre la liquidazione e la rifondazione di quattro banche già commissariate da diverso tempo (Carichieti, Banca Etruria, Banca delle Marche e Cassa di Risparmio di Ferrara). Oltre a queste banche il governo si è dovuto occupare della Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica al mondo; la discussione sul suo salvataggio è ancora in corso, ma l'idea più accreditata al momento è quella di un intervento dello Stato (che diventerebbe azionista di maggioranza) per far ripartire la banca da sola una volta rimessa in piedi.


Il 28 novembre è caduto in Colombia un aereo a bordo del quale c'erano molti calciatori della squadra brasiliana della Chapecoense provocando la morte di 71 persone. La formazione sudamericana stava andando a Medelin per giocare la finale di Copa Sudamericana contro l'Atletico National. Per omaggiare la scomparsa della maggior parte dei membri della squadra carioca, il presidente della formazione colombiana ha chiesto e ottenuto l'assegnazione del titolo alla Chapecoense.


Il 4 dicembre è stato giorno di elezioni in Austria ed Italia. Nel primo Paese si è ripetuto il ballottaggio tra Alexander van Der Bellen (Verdi) e Norbert Hofer (estrema destra). Nonostante la netta vittoria al primo turno, il candidato dell'estrema destra è stato rimontato da quello dei Verdi che è diventato il nuovo Presidente austriaco. In Italia c'è invece stato il referendum costituzionale proposto dal governo Renzi; gli italiani hanno nettamente bocciato il testo ed il premier ha subito annunciato le dimissioni. Il 12 dicembre, Paolo Gentiloni è diventato il nuovo Presidente del Consiglio. Dieci giorni dopo, il neo premier ha inaugurato la Salerno-Reggio Calabria, ribattezzata Autostrada del Mediterraneo.


L'8 dicembre il presidente della Bce Mario Draghi ha esteso il programma di Quantitative Easing fino alla fine del 2017 per far ripartire l'inflazione e l'economia nell'eurozona. Questo programma ha scatenato le ire della Germania che ha da sempre osteggiato programmi di politica monetaria espansiva preferendo invece l'austerity.


Il 19 dicembre è tornato l'incubo degli attentati in Europa. Ancora una volta l'Isis ha colpito il vecchio continente, questa volta la Germania. Un camion si è lanciato sui mercatini di Natale di Berlino provocando 12 morti.


Fra gli avvenimenti tragici di quest'anno non bisogna dimenticare le quasi 4000 persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l'Europa.


Alla fine di questo elenco di avvenimenti è bene ricordare a parte chi ci ha lasciato durante il 2016: in Italia ricordiamo in particolar modo l'ex Presidente della Repubblica Ciampi, il leader radicale Marco Pannella e l'ideologo del M5S Casaleggio, poi ci sono stati l'oncologo Umberto Veronesi, lo scrittore Umberto Eco, l'attore Bud Spencer ed il premio nobel Dario Fo. All'estero bisogna ricordare la dipartita dell'ex premier israeliano Peres, dei cantanti Prince e David Bowie e del lider maximo Fidel Castro.


Il 2016, soprattutto su internet, viene definito come uno degli anni più tristi dopo la Seconda Guerra Mondiale: tante disgrazie sono avvenute in 366 giorni e quasi tutte sono state causate dalla mano dell'uomo. Così ci presentiamo al 2017: tristi e delusi. Il nuovo anno però vede subito nuove sfide: l'insediamento di Trump, le elezioni in Francia e Germania, la lotta all'Isis e la guerra in Siria. Come saranno il prossimo anno i rapporti tra le potenze mondiali? Scoppieranno nuove guerre? Riusciremo a fermare l'Isis? Sarà possibile arginare la crisi dei migranti? Ripartiremo dalla crisi? Questi sono gli interrogativi principali a cui il 2017 dovrà dare una risposta. Speriamo positiva.

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