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Nell’era Trump l’Iran torna nel mirino dei poteri oscuri

Avevo scritto della disfida elettorale tra Trump e Clinton che si trattava di scegliere tra la padella e la brace, ed infatti ora si sente il rossore delle braci coperte del vincitore Trump che cominciano ad abbrustolire le carni dei nemici di sion.

Come si poteva sperare che l'America si convertisse e la smettesse nella sua politica predatoria, come si poteva sperare che tra la Clinton venduta ai sionisti ed ai mercanti di armi ed il Trump che ha promesso ad Israele di fare di Gerusalemme la capitale riconosciuta, potesse esserci una qualsiasi differenza nella politica estera?

Nella sequenza di aggressioni agli stati islamici che infastidivano israele, dopo aver distrutto l'Iraq, la Libia e la Siria, manca solo l'Iran ed il suo tempo ora sembra arrivato… Israele non ha mai nascosto l'intenzione di aggredire l'ostile suo vicino, che non accetta l'invasione e la martirizzazione del popolo Palestinese perpetrata dall'ente sionista.

Alla prima buona occasione sion avrebbe fatto tutto da solo ma ora con Trump al potere Netanyahu può agire, come è sua abitudine, per interposta persona (per non sporcarsi le mani)… A fare il lavoro sporco ci penserà il nuovo capo della CIA designato da Trump: Mike Pompeo. Egli prima ancora di salire sulla cadrega ha già dichiarato che la sua finalità è quella di scardinare l'accordo sul nucleare siglato tra Iran ed Obama.

Riporta il Weekly Standard: “Mike Pompeo, il parlamentare che Trump ha designato a capo della Cia, parlamentare repubblicano, ha uno scopo nella vita: “Non vedo l’ora di smantellare questo accordo disastroso con il più grande Stato sponsor del terrorismo del mondo”. Riferendosi all’accordo sul nucleare, concluso da Obama.

Paolo D'Arpini

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