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MARGINALMENTE n. 104 del 29.ott.2016




Ueh, ci sono “compagni” razzisti?


Eravamo abituati agli emilio-romagnoli prima mangiapreti, poi fascistissimi, poi comunistissimi (anche da triangolo della morte…), ma…razzisti proprio non ce l’aspettavamo. I compagni per veltroniana ispirazione possono solo essere buoni, al massimo del negativo buonisti, ma non fanatici razzisti. Eppure a Gorino, frazione di Goro, provincia di Ferrara, hanno osato respingere (unici in Italia…per adesso) un bus con meno di venti migranti fra donne e bambini: e l’hanno fatto con barricate, falò nella notte, urla e strepiti che hanno convinto le autorità a cambiare strada e idea.


Uno “scandalo”. Ma non è ugualmente uno scandalo che il prefetto di Ferrara, Mario Morconi, abbia requisito l’ostello del paese, dove c’è l’unico bar della piccola frazione? Di requisizioni ne ho sempre sentito parlare nei discorsi degli anziani che avevano fatto la guerra; e i requisitori erano sempre stati o i nazisti tedeschi, o i liberatori angloamericani. Cioè stranieri che requisivano edifici italiani. Ora, per le requisizioni, abbiamo prefetti italiani che rispondono al ministro degli Interni italiano che fa parte del governo italiano. Auguri.


Ma davvero i gorinesi sono tutti razzisti impazziti? A sentirli, forse no. Spulciando fra le notizie sul caso, scopriamo che Gorino conta appena 641 abitanti (quanti ne contiene un palazzo-torre delle nostre città); che in quel bus c’erano venti migranti, ma la requisizione è stata fatto per quaranta unità, pari a poco meno del dieci per cento della popolazione; che all’ostello c’è l’unico bar dove la mattina le donne vanno a fare colazione e due chiacchiere fra loro, e gli anziani un caffè e una partita a carte. Questo è il vero volto – forse un po’ più umano – della rivolta di Gorino.


Ma il prefetto Mario Morconi ha esclamato “Vergogna!”; e il sindaco di Ferrara nonché presidente dell’ “abolita” Provincia,Tiziano Tagliani, ha tuonato “Vergogna!”; e persino l’arcivescovo di Comacchio ha proferito sdegnato “Vergogna!”.


Chissà dove vanno a fare colazione il prefetto, il sindaco e monsignor arcivescovo!


Acciaio sottocosto dalla Cina


Secondo il Sole 24 Ore, che di queste cose se ne intende, la Cina “gioca” con i suoi prodotti a basso costo. In particolare, venderebbe il suo acciaio a prezzi così bassi da essere al di sotto degli stessi loro bassi costi di produzione. Farebbe questo per mettere in difficoltà l’industria siderurgica europea e italiana in particolare. La mia città, Taranto, ormai è famosa non più come capitale della Magna Grecia, per gli splendidi due mari e per le mitiche cozze, ma per l’obsoleto (e purtroppo inquinante) più grande stabilimento siderurgico d’Europa. Ora, di fronte alla scorretta azione commerciale cinese, la Commissione europea ha stabilito di mettere un dazio ai prodotti d’acciaio semilavorati. Forse è giusto, però – io penso – visto che i cinesi oltre alle cianfrusaglie ci danno anche l’acciaio quasi regalato, non potremmo comprarlo da loro, radere al suolo lo stabilimento tarantino e coprirlo con una grande colata di cemento sopra la quale installare il più grande parco giochi con parco acquatico del mondo? Così i lavoratori avrebbero ugualmente da lavorare e tutti noi, invece di andare al reparto oncologico, potremmo andare a divertirci. O no? E al primo che ci viene a dire che l’acciaio è strategico per l’Italia, gli diciamo che – se proprio è vero – si facesse le colate nel giardino di casa sua!


Furbetti del cartellino? E i parlamentari?


Si parla tanto di furbetti del cartellino, per lo più impiegati pubblici che timbrano e vanno a fare i fatti loro invece che stare in ufficio. Deplorevole, certo, anche se non occupano il vertice della classifica degli svergognati. In cima ci sono il senatore Niccolò Ghedini (storico difensore del Cavaliere) che “vanta” lo 0,85 per cento delle presenze, ovvero neanche una seduta su cento; e l’on. Antonio Angelucci (il famoso re delle cliniche romane di cui abbiamo già parlato) che riesce a far registrare lo 0,44 per cento di presenze, ovvero meno di una seduta ogni duecento. E che cacchio! E’ vero che lo sfizio maggiore della casta è prendere in giro il popolo, ma questi esagerano. Per di più sono così sfondati di soldi grazie alle loro attività che potrebbero anche andare a fare…a meno delle indennità parlamentari.


Ma i senza-vergogna incalzano…


Marco Marcolin, intrepido parlamentare del gruppo fondato dal più che intrepido Denis Verdini (accidenti, non ricordo mai qual è la loro linea ideologica…) ha deciso di reagire duramente alla proposta dei grillini di dimezzare gli stipendi dei parlamentari. E, nella sua splendida coerenza, ha minacciato di presentare una proposta di legge per raddoppiare lo stipendio suo e dei suoi colleghi.


“Per rispondere alla demagogia di Beppe Grillo e di chi prova a rincorrerlo sul proprio terreno – ha affermato Marcolin a Il Fatto Quotidiano – presenterò una proposta di legge per raddoppiare lo stipendio dei parlamentari. Bisogna smetterla di prendere in giro i cittadini sottovalutando il loro grado di preparazione e di informazione. Il vero problema dei costi della politica non riguarda lo stipendio dei parlamentari ma gli sprechi e l’inefficienza della macchina amministrativa. Rincorrere la guerra populista alla casta portata avanti dal M5s significa abbassare drasticamente la qualità del dibattito e della composizione del Parlamento, dal momento che saranno sempre meno i professionisti disposti a farsi eleggere per guadagnare di meno ed essere insultati e diffamati da chi fino a pochi giorni prima di diventare parlamentare era disoccupato”.


Attenzione, non fate spallucce, che se Marcolin mette in atto la minaccia la cosa più probabile è che il Parlamento la voti in fretta e furia.


Viva l’Italia, France puah!


Ma una volta posso dare anch’io una buona notizia? E’ questa: la Fila (Fabbrica Italiana di Lapis e Affini) si è “pappato”, ovvero acquisito, la Canson, nota azienda francese di matite, pastelli, album da disegno e altro ancora. E non è un affare da poco visto che il passaggio è costato alla Fila ben 85 milioni di euro. Ma dopo che a noi italiani hanno preso tantissime importanti e storiche aziende ci fa davvero molto piacere che la Fila l’abbia…spuntata.


Sembra domani ma è avant’ieri


Dall’Amico di Marginalmente Angelo Argento ho ricevuto una citazione davvero shoccante. Leggetela attentamente. “Le masse saranno sempre al di sotto della media. La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all’assurdo rimettendo le decisioni intorno alle cose più grandi ai più incapaci. Sarà la punizione del suo principio astratto dell’uguaglianza, che dispensa l’ignorante di istruirsi, l’imbecille di giudicarsi, il bambino di essere uomo e il delinquente di correggersi. Il diritto pubblico fondato sull’uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell’appiattimento”.


Questa straordinaria profezia – che sembra scritta oggi – è del filosofo svizzero Henry-Frédéric Amiel che la scrisse nel… 1871!

Antonio Biella

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