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IL PUNTO n. 598 di Marco Zacchera

Cari lettori,
sono molto preoccupato per l' “emergenza democratica” che stiamo vivendo in Italia. Potete non pensarla come me, ma converrete che è molto grave quello che sta succedendo.
in PIEMONTE alcuni Magistrati inquirenti hanno costretto alle dimissioni una giunta regionale regolarmente eletta dai cittadini, l'hanno coperta di discredito, hanno impedito a COTA e tanti altri di presentarsi alle successive elezioni, hanno di fatto consegnato la regione alla sinistra (che – con altra decisione opinabile – ha invece “assolto” per le firme potenzialmente irregolari da loro raccolte), ha insomma DECISO AL POSTO DEI CITTADINI e quando finalmente si va a processo COTA, GIORDANO, MOLINARI, DE MAGISTRIS ECC. ECC. sono assolti “per non aver commesso il fatto”.
Nello stesso giorno questo avviene anche per l'ex sindaco MARINO di Roma che il PD ha voluto cacciare, ma è successo anche la scorsa settimana a PODESTA', già presidente della provincia di Milano e potenziale candidato contro Sala per le scorse elezioni comunali milanesi.
Due giorni fa anche ALEMANNO è stato prosciolto (ma non lo ha scritto quasi nessuno) ecc.ecc.
Oltretutto il “combinato disposto” della Legge Severino dice che in attesa dei processi NON PUOI NEMMENO CANDIDARTI e quindi il solo “sospetto”, non provato da alcuna condanna, è sufficiente per condizionare delle elezioni.
Ci rendiamo conto di quello che sta avvenendo e che se mai passasse il SI al referendum questa deriva antidemocratica avrebbe un ulteriore spinta, per esempio togliendoci il diritto di eleggere il Senato della Repubblica?
CREDO SI DEBBA RIFLETTERE, NON BASTANDO LE BOUTADE DI UN GUITTO COME RENZI per cancellare la realtà, nonostante la grancassa mediatica che lo accompagna.
Ultime due riflessioni: LA STAMPA è il maggior quotidiano piemontese e sul “caso COTA” ha scritto in questi anni migliaia di articoli pesantemente critici se non diffamatori. Stamattina la notizia dell'assoluzione di Cota è data IN QUARTA PAGINA, taglio basso, quasi invisibile.
E questo sarebbe segno di indipendenza e di libertà nell' informazione?!
Con l'ultimo desolante aspetto: sua eccellenza il Presidente della Repubblica, presunto garante di tutti e formalmente a capo della Magistratura, non avverte la necessità di emettere almeno un flebile commento su questo complessivo disastro? Se ne vuole assumere finalmente un po' di responsabilità?!

Sul “PUNTO” della settimana leggerete altri spunti e anche alcuni amari commenti sul CEM-MAGGIORE di Verbania dove noto e sottolineo una autentica OMERTA' a non voler sollevare certi tappeti per vedere cosa ci sia sotto. Purtroppo.
Marco
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IL PUNTO n. 598 del 8 ottobre 2016
di MARCO ZACCHERA (marco.zacchera@libero.it)

SOMMARIO: CONVINTO NO AL REFERENDUM – LE VERITA’ NASCOSTE – MA ALLORA QUALCUNO CI LEGGE! – TROPPI DISPERATI – BAMBINI – VERBANIA: CEM E OCCASIONI PERSE

NO AL REFERENDUM

Stringi stringi quando incalzi un sostenitore del SI al referendum lui chiude la partita dicendo “Bisogna pur cambiare qualcosa, altrimenti in questo paese non cambia mai nulla”. E’ l’esatto concetto che Tomasi di Lampedusa, nel “Gattopardo”, metteva in bocca al Principe di Salina. Cambiare un po’ di forma così che non cambi la sostanza di un paese guidato da un guitto che spara balle a ripetizione. Cambiando (male) la Costituzione c’è chi si illude che cambierà qualcosa di positivo nel nostro paese, ma senza rendersi conto che così facendo a perderci saranno invece tutti gli italiani che per esempio perderanno il diritto di voto per il Senato.

La Costituzione deve essere una cosa seria con un equilibrio di poteri, con chiarezza dei ruoli istituzionali e non un caos di competenze tra stato e regioni.

Anche per questo voterò NO al prossimo referendum.

LA VERITA’ CHE RENZI NASCONDE

La verità – nuda e cruda – è che l’Italia economicamente va male, è la nazione europea con il più basso indice di sviluppo rimanendo vicino a quota zero, non ha approfittato del basso costo del denaro e de petrolio (un aspetto che si continua a dimenticare) e il deficit – nonostante la “balle” del premier – è in ascesa vorticosa: speriamo non salgano i tassi in Europa o il nostro spread volerà alle stelle.

Intanto solo nel 2015 ben 107.650 italiani (la maggioranza giovani e laureati) sono emigrati all’estero e il ministro del commercio con l’estero Calenda prevede un 2017 “drammatico” per le nostre esportazioni.

La preannunciata manovra di bilancio è stata accolta con freddezza e criticata da tutte le autorità monetarie a cominciare dalla Banca d’Italia e dalla stampa specializzata, con conti che – per pareggiare – prevedono uno sviluppo che purtroppo non ci sarà, esattamente come è avvenuto per le previsioni 2014 sul 2015 e nel 2015 verso quest’anno, ma ancora una volta – pur sbugiardato dai fatti – Renzi si ostina a sostenere il contrario.

MA ALLORA QUALCUNO CI LEGGE…

(ANSA del 5.10.2016 – vedi IL PUNTO della scorsa settimana)

“Liberali, Sinistra Italiana e il Movimento 5 Stelle decidono di spostare la battaglia politica anche nelle aule di tribunale, presentando ricorso al Tar Lazio contro il testo del quesito referendario. Sulla scheda non sarebbero specificati quali articoli della Costituzione sono interessati dalla riforma, sostengono i ricorrenti, e si limita a riportare il titolo del ddl Boschi. Il testo indicherebbe inoltre una “presunta finalità della legge che non trova specifico riferimento in alcuna delle norme revisionate” e sarebbe incompleto e fuorviante, con il risultato di favorire il governo. “Un quesito truffa”, lo definisce il senatore Vito Crimi a nome del Movimento cinque stelle, “una propaganda ingannevole, l'ennesima trovata di Renzi per prendere in giro gli italiani”. Il ricorso è stato presentato dagli avvocati Enzo Palumbo e Giuseppe Bozzi, esponenti del comitato Liberali per il NO, e dai senatori Crimi e Loredana De Petris (Sinistra italiana).”

Per correttezza, questo il quesito del referendum 2006: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche alla Parte II della Costituzione” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18 novembre 2005?”. Era o no un testo ben più “tecnico” e trasparente dell’attuale? Va precisato che in merito la legge sul testo del quesito è abbastanza confusa ma – ovviamente – è stata interpretata nel senso più favorevole al governo citando il solo titolo (fuorviante) della proposta di legge. Il punto è se un quesito come quello renziano sia corretto ovvero uno spot pubblicitario, come ritengo che siano i manifesti del PD affissi un pò dovunque a sottolineare (purtroppo) la differenza di mezzi economici disponibili per il PD “ufficiale” e Renzida una parte rispetto ai comitati del NO in una evidente sperequazione di presenze anche su giornali e TV, soprattutto quelle pubbliche.

UNDICIMILA NUOVI DISPERATI

Nuovo, triste record di arrivi dal Mediterraneo: 11.000 profughi salvati in mare in sole 36 ore, con 29 morti annegati (almeno) e 3 bambini nati sui barconi.

Vi è sembrato che il governo abbia battuto ciglio per questa situazione, che – come peraltro annunciato da mesi – sta drammaticamente precipitando?

E come non rimanere sconcertanti leggendo che a NOVARA c’è stata una protesta con tanto di sit-in perché in un centro di accoglienza è stato inavvertitamente servito come dolce ai migranti un “tiramisu” contenente del liquore, scatenando la vivace protesta dei musulmani?

I DIRITTI DEI BAMBINI

L’ 11 ottobre è celebrata la giornata mondiale per i diritti dei bambini. Come mi pregano di ricordare un gruppo di lettori de IL PUNTO, In Italia verrà tra l’altro ricordata a Milano presso Sala Pirelli di Via Fabio Filzi 22 dalle 1430 a cura dell’associazione “ FIN DA BAMBINA “ che vuole tutelare e proteggere particolarmente i diritto della bambine spesso vittime di soprusi e di violenze.)

TEATRO VERBANIA: UNA RIFLESSIONE

Nei giorni scorsi ero a Bilbao e visitando il museo Guggenheim – che per qualche verso ben richiama le strutture del “CEM – Il Maggiore” – pensavo a quanto danno possa fare a una città la poca conoscenza del mondo da parte dei suoi amministratori.

Detto senza polemica alcuna, ma se non si guarda a chi è stato capace di trasformare una città in crisi industriale come Bilbao grazie a un polo culturale di grande prestigio non riuscirà mai a capire quanto piccole e grette siano le mentalità di alcuni amministratori sul Lago Maggiore.

Per rilanciare Bilbao il governo della città spese 100 milioni di dollari e regalò in uso la struttura al museo pur che lo utilizzasse bene. L’investimento ha reso e oggi Bilbao cresce grazie a quella intuizione.

Ammiravo il grande “gatto” in fiori – fotografato da tutti – sul piazzale del museo e mi chiedevo perché un’opera d’arte simile a quella non la si poteva e si potrebbe ancora realizzare anche a Verbania, terra di fiori, magari ben più significativa della costosissima quanto insipida (ed inutile) scultura posta nell’atrio del CEM senza logica alcuna.

Pensavo ai giochi di luci e di nebbia colorata del lungofiume di Bilbao all’imbrunire e mi ricordo bene di quando furono proposti a Villa Giulia di Pallanza: progetto ora tutto abbandonato

Penso all’errore di non valutare in modo strategico l’uso del CEM anche dal punto di vista turistico-congressuale per l’indotto che ne verrebbe. Si è detto recentemente “non è adatto!”, ma CHI lo sostiene? Ma come è possibile se quando ero sindaco c’era un vivace interesse da parte di terzi, possibile che tutto sia scomparso? Purtroppo troppi a Verbania non sono capaci di vedere gli esempi vincenti nel mondo ma solo alla punta delle proprie scarpe eppure “Il Maggiore” è stato pur realizzato nel posto, unico e splendido, più adatto per essere la vetrina della città e non può essere quindi “solo” un teatro.

Di più: dopo tanti studi e “coordinamenti” (lautamente pagati) DOV’E’ l’integrazione con il territorio visto che alla fine per i film estivi si è andati a cercare partner a Milano (con risultati ridicoli e traumatici dal punto di vista finanziario) tralasciando le capacità della zona e dopo tanti anni si è perfino espulso LAMPI SUL LOGGIONE dalla realtà culturale cittadina?

Ma dov’è la capacità strategica, chi valuta la qualità e la logica degli interventi, chi controlla i conti? Chi comincia a verificarli perché NON SI POSSONO SPENDERE SOMME FOLLI PER GESTIRE IL CEM senza avere chiara una strategia.

Quando un albero nasce storto è difficile diventi dritto da grande eppure quella del CEM è una occasione che non va sciupata, anche se fin dall’inizio questa amministrazione non ha voluto nemmeno prendere in considerazione un bando internazionale di gestione.

Oltretutto i fondi europei concessi per il CEM erano finalizzati anche allo sviluppo del territorio: dov’è questo sviluppo con l’attuale programmazione? Forse dovremmo cominciare a chiedercelo ma può mai capirlo chi non ha mai messo (op quasi) il naso fuori dalla porta di casa?

Ovvio che con queste premesse la regione storca il naso a partecipare ad ipotetiche Fondazioni

Non mi interessano le lotti intestine al PD, la fiducia-sfiducia al sindaco, gli interventi di chi (come l’ex sindaco prof. Claudio Zanotti) se la cava con triti e ritriti luoghi comuni contro l’ex giunta “destro-leghista” e non si avvede dell’abisso che nel frattempo si è costruito in casa propria.

Per favore, ragioniamo sul CEM a cominciare dalla scelta del nome che – almeno secondo me – è francamente assurdo, umiliante per chi aveva portato idee, tutte stroncate.

Non ha senso ridurre il CEM da centro eventi multifunzionale a teatro succursale del Teatro Coccia né sostenere che la struttura sarebbe assolutamente inidonea a congressistica e convegni, fieristica, mostre e altro. E’ stata una delle scelte di questa amministrazione mutilare il CEM di questa possibilità, come escludere il cineforum e quindi la possibilità di fare cinema, forse perché ne frattempo il Sindaco aveva fatto nuovi incontri. Per non parlare dei bandi di gestione dei servizi da 90.000, poi 50.000 poi umiliati a 150 EURO AL MESE!

Credo che solo sollevando finalmente i tappeti di omertà che si addensano su questa opera si capiranno i perché di queste scelte che danneggiano la multifunzionalità che era la caratteristica più importante del CEM e il motivo principale per cui era staoa progettato!

Ultima nota: a Bilbao ovunque è ricordato Frank Gehry che ha concepito e realizzato l’opera, ma a Verbania si è addirittura cancellato il nome di Salvador Perez Arroyo e dei suo team internazionale dal sito ufficiale dell’opera…

Anche così quella che doveva essere – ed è – un opera davvero straordinaria è diventata un teatrino qualunque, che peccato!

Un saluto a tutti

MARCO ZACCHERA

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