IL PUNTO n. 596 del 23 settembre 2016 di MARCO ZACCHERA (marco.zacchera@libero.it)

CARI LETTORI,
ammetto di essere sempre più insofferente davanti a questo teatrino che è – da sempre, ma sempre di più – il condimento quotidiano della politica italiana. Mi suonano false e spudoratamente demagogiche le eterne, quotidiane dichiarazioni di RENZI in TV, l'informazione addomesticata, le vuote parole di MATTARELLA, la realtà di un paese economicamente ripiegato e che non sa più decollare, nel limbo di chi non ha il coraggio di auto-guardarsi nella propria meschina realtà.
Soprattutto comprendo il disinteresse, la sfiducia, l'apatia che colpisce milioni di persone.
Ma non c'è via d'uscita: o si reagisce e ci si documenta o saremo tutti trascinati via dalla piena delle ovvietà e del “politicamente coretto” che – come riporto su questo numero circa la LEGGE SULLA PRIVACY e la CAMPAGNA PER LA FERTILITA'- sono monopolizzate dalla demagogia.
D'altronde abbiamo un presuntuoso premier che sta affogando e non ha la correttezza di ammetterlo e al quale – dopo due anni e mezzo di governo – bisogna pur cominciare a chiedere i conti.
Peccato perché quando era partito sembrava sulla strada buona, ma poi è deragliato vittima del proprio “ego”, e bisogna avere il coraggio di dirlo. Un saluto a tutti
Marco Zacchera

SOMMARIO: CORTE COSTITUZIONALE INAUDITA – LE BUGIE DI RENZI – ASSURDITA’ DELLA PRIVACY – PARISI IN GRIGIO – DEMAGOGIA ANTIRAZZISTA

CORTE COSTITUZIONALE: RINVIO VERGOGNOSO

I sostenitori del NO al referendum sono stati tacciati di esagerati quando affermano che una vittoria del SI, combinata con l’attuale legge elettorale, potrebbe tecnicamente portare ad una sorta di dittatura.

La realtà è peggio della fantasia visto che la CORTE COSTITUZIONALE ha deciso di rinviare nell’ affrontare i ricorsi di incostituzionalità contro l’ “Italicum” presentati da diversi tribunali italiani dicendo di non voler interferire con le vicende politiche del momento.

Prontamente Renzi che si è congratulato per la scelta.

CI RENDIAMO CONTO DELLA GRAVITA’ DI QUESTO FATTO? Il massimo consesso GARANTE DELLA COSTITUZIONE che “decide di non decidere” per non andare contro il governo!! Tutti sanno che – seguendo la logica giuridica dell’attenersi a sentenze precedenti – QUESTA LEGGE ELETTORALE, come la precedente, SAREBBE STATA PROBABILMENTE DICHIARATA INCOSTITUZIONALE CON GRAVE SMACCO DEL GOVERNO ma questi giudici rinviano e non prendono posizione.

MA SE QUESTI SONO I GARANTI DI TUTTI, CHI GARANTISCE PIU’ GLI ITALIANI?

E’ una cosa gravissima ed inaudita, prontamente sepolta come notizia da giornali e TV, tutti proni ad incensare il potere, a cominciare da Mattarella che regolarmente fa il pesce in barile senza il coraggio di intervenire se non con le solite frasi ovvie e retoriche.

ITALIANI ATTENZIONE perché la libertà si perde poco a poco, inavvertitamente, e Renzi sta spudoratamente facendo solo il gioco dei propri interessi.

DALL’ ITALIA DI VITTORIO VENETO A QUELLA DI RENZI

Novembre 2015 RENZI:: “Questa dell’Italicum è la miglior legge elettorale mai fatta, tutto il mondo ce la invidierà”, Settembre 2016: RENZI: “Siamo pronti a cambiare tutto dell’Italicum”.

La miglior legge elettorale del mondo verrà quindi cambiata prima ancora di essere attuata neppure una volta?! Benissimo, anche se questo dietrofront renziano è record mondiale!

Attenti al trucco, però, perché Renzi non vuol cambiare la legge PRIMA del referendum ma solo DOPO e se qualcuno poi lo metterà alle strette farà sciogliere le Camere, applicherà l’Italicum (perché nel frattempo la Corte Costituzionale non l’ha ancora dichiarato incostituzionale) e – forte della “sua” maggioranza prefabbricata – arrivederci libertà.

D’altronde che cosa ha votato la Camera mercoledì scorso? Un granitico atto parlamentare che – come il Bollettino della Vittoria – va immortalato sugli italici bronzi alla memoria delle future generazioni. Udite udite quale gloriosa sintesi di chiarezza e concretezza:

“La Camera si impegna ad avviare nelle sedi competenti una discussione al fine di consentire ai gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente in vigore e valutare la possibile convergenza sulle suddette proposte” .

Cento anni dopo, dall’Italia vittoriosa di Vittorio Veneto siamo passati a quella di Matteo Renzi.

PARISI: SFUMATURE DI GRIGIO

Sul tavolo del centro-destra c’è una nuova variabile: Stefano Parisi.

Scende in campo con un padre nobile (Silvio Berlusconi) ma dal quale per crescere dovrà in qualche modo smarcarsi per brillare di luce propria, ha davanti un parterre agguerrito di potenziali avversari interni che già pregustano l’agguato, ma potendo diventare una preziosa ancora di salvezza per un vascello senza bussola.

Parisi, soprattutto, ripropone con forza il dilemma di sempre: per tornare a vincere il centro-destra deve aggregarsi intorno ad un leader visibile e di rottura (Salvini o Meloni) oppure intorno ad un grigio e sobrio post-democristiano come lui?

La risposta verrà anche da come l’Italia uscirà dal referendum, ma soprattutto dal testo del nuovo “Italicum” eventualmente rivisto e corretto, nell’attuale incertezza se il premio di maggioranza andrà a più liste di coalizione o ad un unico “listone” dalle anime controverse.

Certo che in “articulo mortis” (politica!) Berlusconi ha estratto dal cilindro una figura interessante.

Parisi ha esperienza politico-amministrativa, si presenta bene, fa e farà il filo elettorale anche a quella sinistra-chic che (finalmente!) comincia a vedere in Renzi un eccessivo “cacciaballe” e trasformista.

Per contro è una evidente antitesi a Salvini sia nelle scelte strategiche che nei toni, nei contenuti come nell’immagine: sarà difficile che i due trovino insieme una sintesi.

Fossero Roberto Maroni o Zaia i leader della Lega le cose sarebbero più semplici, come se Toti fosse stato il prescelto di Arcore, ma così la partita è più difficile eppure – se in qualche modo non ci sarà accordo – non ci sarà neppure centro-destra.

La piattaforma programmatica di Parisi appare credibile e seria, non raffazzonata, una sorta di anima democristiana moderata ma riformista che in fondo resta maggioranza nel Paese e che Renzi aveva intercettato bene – almeno all’inizio – sull’altro versante.

Certo il personaggio sembra una declinazione del grigio e non scalda i cuori, non fa sognare.

In attesa di un referendum sempre più sfumato nelle nebbie dell’inverno ci saranno diverse occasioni per riflettere a cominciare dalle elezioni USA.

Ipotizzando infatti in qualche modo (il paragone calza solo nel concetto) una similitudine Trump-Salvini, se il primo conquistasse la Casa Bianca potrebbe sottolineare come anche in Italia potrebbe contare più il cuore del cervello, con un centro-destra che potrebbe allora arroccarsi su posizioni più intransigenti e decise, mentre la vittoria Clinton-Renzi marcherebbe l’opposto e quindi – indirettamente – favorirebbe anche Parisi a leader di uno schieramento più moderato.

Dopo un po’ di rodaggio per arrivare ad una eventuale investitura vera e legittimata, Parisi dovrà anche superare il nodo essenziale di potenziali elezioni primarie di coalizione che sarebbero una rivoluzione per un centro destra da sempre verticistico, ma anche un indubbio segno di maturità e serietà politica.

Forse l’obiettivo di Parisi a medio termine dovrebbe essere quindi, soprattutto, quello di farsi conoscere a livello nazionale puntando contemporaneamente a scaldare i cuori di tutto il centro-destra, oltre che a stimolarne il cervello.

ASSURDITA’ DELLA PRIVACY

Quando ho letto la notizia su LA STAMPA l’ho riletta tre volte perchè mi sembrava così assurda da essere incredibile.

In breve, il dirigente di un club sportivo dilettantistico di Feriolo, sul Lago Maggiore, è stato multato di 80.000 euro (ora forse ridotte a 14.000) e denunciato penalmente perché – dopo aver subito più furti – il club aveva provveduto ad installare alcune telecamere di sorveglianza con relativi cartelli di avviso, ma senza la prescritta dicitura e soprattutto senza informare gli uffici competenti a concederne la autorizzazione.

Questa legge della privacy mi sembra sia diventata una autentica assurdità: milioni di firme ed adesioni formali a moduli che nessuno legge con conseguente alluvione di pubblicità, regolamenti bizantini che creano le multe di cui sopra ma – alla fine – quando si vogliono diffondere notizie che effettivamente feriscono la riservatezza delle persone tutto avviene come prima per altrettanti cavilli che lo consentono.

La domanda semplice semplice è se alla fine queste leggi non siano inutili e non favoriscano ed aiutino di fatto proprio i disonesti colpendo il 99% delle persone normali che non rubano, non hanno nulla da nascondere ma ne hanno le scatole piene della sempre maggior burocrazia.

Aggiungo che basterebbe colpire duramente non chi eventualmente viola la privacy mettendo una telecamera che inquadra automaticamente migliaia di persone, ma chi – usando quei dati o quelle immagini – crei un danno, un ricatto, una violazione alla privacy altrui.

Questo sarebbe, semmai, l’abuso da punire.

Ovviamente il club sportivo multato, tolte le telecamere, è stato nuovamente svaligiato da ignoti.

Perché alla fine i ladri – purtroppo non li prende (quasi) mai nessuno.

IPOCRISIA IPER-ANTIRAZZISTA

Finalmente un’iniziativa per sottolineare la necessità che gli italiani facciano più figli visto il crollo demografico, ma subito tutto viene bloccato perché in una foto della campagna pubblicitaria ministeriale si vedono ragazzi (di razza bianca, che orrore, quasi che gli italiani non lo siano!) abbracciarsi insieme e invece sotto, in chiaroscuro, alla voce “stili di vita”, si contrappongono persone (bianche) che fumano e si drogano ma di cui una – orrore! – sembrerebbe di razza più scura, plateale esempio di razzismo.

Sdegno unanime dei progressisti pelosi che colgono in tutto questo una pericolosissima deriva razzista tanto che la campagna è stata sospesa, l’opuscolo ritirato e cacciata la responsabile al ministero che si occupava di questa iniziativa.

MA BASTA, BASTA, BASTA CON QUESTA DEMAGOGIA!

DIVENTEREMO TUTTI RAZZISTI PER LEGITTIMA ESASPERAZIONE!

Un saluto a tutti

Marco Zacchera

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