“Posso dire che Tiziana era molto diversa da come purtroppo è stata dipinta a causa di quei video. Mi confidò di aver ricevuto ogni genere di insulto. In molti le hanno scritto “fai schifo”, a me fanno schifo le persone che non avendo una vita passano la propria a giudicare gli altri”. Queste le parole di Teresa Petrosino amica di Tiziana, la sventurata ragazza morta suicida. Anch’io in una mia lettera ai giornali ho parlato di schifo, non per la povera ragazza ovviamente, ma per la gentaglia l’ha crocifissa. Ho parlato, nella breve lettera, di gente maledetta da Dio. Maledetti e vigliacchi, mentalmente disturbati, che insultano una persona senza neppure conoscerla. La lettera è stata pubblicata da Il Manifesto e da L’Espresso.it, dove c’è la possibilità di fare commenti. Ed ecco la nota dolente e sconcertante: nella tristissima vicenda c’è una vittima e ci sono dei carnefici. Mi aspettavo severi giudizi sui carnefici, che pure ci sono stati, severi giudizi su coloro che hanno indotto al suicidio la sventurata ragazza, ma non sulla vittima. Ed invece con amarezza ho dovuto costatare che qualcuno ha cominciato a esprimere giudizi sulla ragazza morta. E questo su L’Espresso, che non è un volgare giornaletto di gossip. Da piccolo mi avevano insegnato una preghiera in latino: “Requiem aeternam dona eis Domine et lux perpetua luceat eis, requiescant in pace. Amen”. Lasciamo riposare in pace Tiziana?
Carmelo Dini