I diari si aprono al mondo
I finalisti si raccontano sul palco del Premio Pieve
Domani la premiazione Ore 16,30 Pieve Santo Stefano
Sarà il giorno delle storie, quelle dei diari che si aprono sulla “piazza” di Pieve Santo Stefano e raccontano le vite dei loro autori. Domani, domenica 18 settembre, sarà il giorno nel quale i finalisti della 32esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino si ritroveranno sul palco, insieme a Guido Barbieri, e intraprenderanno un lungo viaggio nella memoria, al termine del quale sarà decretato il vincitore. Si conclude così la manifestazione promossa dall'Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, che quest'anno ha attribuito il Premio Città del Diario al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.
L'appuntamento è per le 16,30 in piazza Plinio Pellegrini. In caso di maltempo l'evento si terrà al coperto.
LE 8 STORIE FINALISTE
Le otto storie arrivano da tutta Italia. La piuÌ€ antica è datata 1899. La piuÌ€ recente ancora non è conclusa e viene aggiornata quotidianamente. Pagina dopo pagina diari, memorie ed epistolari arrivati in finale ripercorrono l'intero Novecento narrando sentimenti ed emozioni, ma anche con lucide – a volte ironiche – analisi della societaÌ€ contemporanea.
Storie particolari, di forte intensità, come quella di Chandra Ganapati, giovane “furia” che si salva dalla dipendenza dalle droghe grazie ad una ricerca di se stessa e grazie anche all'arrivo di un figlio.
E come quella di Cinzia Pinotti, una mamma che negli anni Novanta si trova ad affrontare la piuÌ€ drammatica delle situazioni: la malattia e la morte di una figlia piccola. Un vita votata all'arte è poi quella di Fausto Vagnetti, pittore talentuoso che racconta il proprio mondo in un diario in cui la realtaÌ€ eÌ€ vista da una prospettiva artistica.
Come ogni anno, intense storie d'amore saranno protagoniste sul palco del Premio Pieve. In questa edizione sono raccontate attraverso due epistolari. Una è quella che si ripercorre nelle lettere che si scambiavano Camillo Forghieri e Ada Tonelli, incuranti di un'Italia e un'Europa stravolte dalla seconda guerra mondiale. L'altra, degli anni Venti, è quella che si scopre dalle lettere che Giulio Turchi inviava alla sua amata, Emma Forconi. Lui era un operaio metallurgico, lei una sarta, amavano entrambi studiare, leggere e avevano una precisa visione, anche politica, della societaÌ€ degli anni Venti. Nel loro breve epistolario c'eÌ€ parte di una storia che poi andraÌ€ avanti nonostante l'arresto di Giulio per cospirazione politica (che lo porteraÌ€ al confino alle Tremiti). Dopo la Guerra, il riscatto: Giulio diventeraÌ€ deputato della Repubblica per il Partito Comunista.
Poi c'è il salto nel buio rappresentato da un avventuroso viaggio nel cuore dell'Africa all'inizio del Novecento di Giulio Cesare Scatolari, medico 23enne ingaggiato in Congo nelle fila della milizia coloniale belga. Il giovane partì nel 1899, lo stesso anno in cui veniva pubblicato Cuore di Tenebra di Conrad.
Mentre a ricordarci cosa è stata la guerra c'è la storia di Ivano Cipriani, cresciuto negli anni del regime fascista in una famiglia di comunisti pronti a sacrificare i propri ideali per crescerlo in sintonia con quella che era la società del tempo. Ivano abbraccerà i dettami del regime e solo dopo il conflitto mondiale, una volta adulto, prenderà la strada che lo porterà a sua volta ad aderire al PCI.
Ci sono quindi le riflessioni ironiche, pungenti e a volte amare di Marcello Caprarella, italiano che vive in Spagna e che guarda da lontano l'attuale realtà italiana.
Tra queste otto storie si cela quella del vincitore della 32esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino.
GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
Ma gli appuntamenti con le storie iniziano presto: alle 9,30 in piazzetta delle Oche la commissione di lettura incontrerà i finalisti della lista d'onore. L'incontro è coordinato da Natalia Cangi, direttrice organizzativa dell'Archivio. Interventi musicali Pieve Jazz Big Band, letture di Donatella Allegro,
Andrea Biagiotti e Grazia Cappelletti.
Serafino Campori scelto da Ivana Del Siena
Isidoro Danza scelto da Rosalba Brizzi e Adriana Gigli
Giuliano Dondi scelto da Gabriella Giannini
Antonio Livorno scelto da Natalia Cangi e Patrizia Dindelli
Marcello Mugnaini scelto da Luisalba Brizzi e Laura Casucci
Sergio Neppi scelto da Elisabetta Gaburri e Riccardo Pieracci
Tiziano Recrosio scelto da Carlo Zanelli
Giovanni Sanvitale scelto da Valeria Landucci
Consegna Premi speciali ai diaristi
Premio speciale “Giuseppe Bartolomei”, ex aequo
Ugo Sernini Cucciatti
“Al timone della Vespucci”
epistolario 1889-1891
Luigi Tramontano
“Libro antico”
memoria 1820-1866
Premio per il miglior manoscritto originale
Selene Balestreri – Luigi Lazzarini “Lettere 2026”
epistolario 1935-1939
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