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La data del 25 luglio 1943 modifico’ la Storia d’Italia e gli eventi, si manifestarono positivi o negativi?


Era lestate l’anno 1942, nell’epicentro delle operazioni belliche in Italia ed in Germania ed altri episodi che si riferirono al II Conflitto Mondiale, all’epoca avevo poco piu’ di 10 anni, e ricordo che nelle prime ore del pomeriggio, passeggiavo nella via Giosue’ Carducci nei pressi della Cassa di Risparmio in Gorizia, all’epoca regione Venezia Giulia. E con sorpresa, udii il rombo dei motori di un’aereo, che non era dell’aeronautica militare italiana, perche’ la citta’di Gorizia con un’alta percentuale di presenza militare, quindi piu’che normale avvistare quotidianamente aerei dell’ aviazione militare italiana, perche’ a Gorizia vi era un Campo d’Aviazione Militare intitolato ad Amadeo di Savoia-Aosta, duca d’Aosta molto amato dalla pololazione locale, infatti l’11 di dicembre del 1937 fu attribuita la ciiadinanza onoraria. E prima che l’Italia iniziasse le ostilita’ contro la Francia e la Gran Bretagna, lo trasferirono in Africa Orientale, con il titolo di Vicere’, d’Etiopia per assumerne il Comando poi sconfitto, nel 1941, ma con l’onore delle armi, fu prigioniero in un campo di coneentramento, s’ammalo e mori’ nel 1942 a Nairobi (Kenia).


Ancora virtualmente nel periodo del 1942 e cioe’ al rombo dei motori, l’aereo non era amico, ma nemico e fu identificato aereo dell’aviazione militare inglese, che continuo’ a volare in lungo e in largo nell’area di Gorizia, ma non si manifesto’ come un lupo solitario, pronto a colpire piccole localita’ di provincia. Comunque, Gorizia, apparentemente senza particolari mezzi di difesa e neppure importanti obiettivi militari da difendere, ma potenzialmente potevano esserlo il ponte di Salcano, struttura di collegamento con altre vie di comunicazioni, il ponte di Peuma e il ponte IX Agosto, per il traffico stradale e un altro ponte per il traffico ferroviario.


Tali ponti soltanto per collegamenti stradali da una sponda all’altra del fiume Isonzo e 2 Stazioni Ferroviarie, in Gorizia, nella zona nord,” la Transalpina” e l’altra nella zona sud la “Stazione Centrale”, la valutazione mia d’allora, fu l’ inesistenza di obiettivi militari, ma il pilota dell’aereo nemico, poteva pansarlo ed in pochi secondi, scendere a bassa quota e mitragliare i tranquilli cittadini con i pensieri tutt’altro che bellicosi.


La Citta’ di Gorizia, fu protetta dalle forze dell’ordine e da un forte ed attrezzato contingente militare, pronto ad entrate in azione per la sicurezza nazionale, ma soprattutto per la protezione della societa’ civile e da eventuali atti di sabotaggio. Fortunatamente le cose si manifestarono positivamente con un bel pomeriggio estivo e per un’istante rimasi perplesso e poi sorpreso, perche’ l’aereo nemico, anche se dotato a bordo di mitragliatrici e bombe, si limito’ a gettare in aria un enorme quantita’ di volantini di propaganda strategica, appena toccarono terra, la mia curiosita’ sali’ alle stele e ne raccolsi uno stampato con caratteri cubitali, con alcune frasi e in uno di questi volantini riporto’ l’essenza di un messaggio: “Popolo Italiano, reagite e rovesciate il governo fascista” e tutto si ristabilira’ come prima.


Allora ero un bimbo e non potevo ne esultare e ne giudicare, ma certamente questi messaggi, non furono graditi, che invece il nemico di allora utilizzo’ per indebolire psicologicamente le persone comuni e quelle piu’ deboli. Ma tali messaggi furono interpretati ed ognuno tacque e senza commento. In quel periodo bellico, vi furono altri metodi per osservare il popolo italiano e cioe’ con le frasi piu’ popolari: Taci! Che il Nemico Ti scolta! E Credere Obbedire e Combattere!


La storia ci consegna altri eventi collaterali, perche’ un anno piu’ tardi, esattamente la sera del 24 luglio 1943 ci fu una straordinaria seduta del Gran Consiglio, presieduta da Mussolini, che dal verbale redatto risulto’, che il Duce fu sfiduciato dai suoi gerarchi del fascismo, questo significo’ un vero Colpo di Stato e senza colpo ferire. Quindi, Mussolini si presento’ davanti a S.M. Vittorio Emanuele III, di Savoia, Imperatore e Re d’Italia e d’Albania, che capi’ la situazione, ma il Re non lo reincarico’ a formare un nuovo governo e Mussolini rassegno’ le dimissioni e per ragioni di sicurezza, il Re lo fece arrestare e al tempo stesso, garanti’ l’incolumita’a S.E. Cav.Benito, Mussolini, Capo del Governo e Capo del Fascismo, in localita’ segreta.


E nella stessa giornata del 25 luglio del 1943, il Re Vittorio Emanuele III, decise di incaricare a S.E. Pietro Badoglio, Maresciallo d’Italia, a formare il nuovo governo e lo stesso, Badoglio confermo’, che la Guerra continua.. E con l’abilita’ dialettica con sfumature semplicistiche che a me parve fin troppo infantile, tutto questo per evitare sospetti nei confronti della Germania.


A conti fatti, il corpo diplomatico improvviso’ una pericolosa commedia e comunque la realizzarono in gran segreto e cerco’ una via d’uscita, che tradotto in politica, fu la Germania a ingannare l’Italia, perche’ progettarono il pretesto di Danzica, mirato a invadere la Polonia. Mussolini che alla data del 31 agosto 1939, supplico’ personalmente a Hitler a non provocare la guerra, invitandolo a desistere dall’azione bellica e a inventarsi a subire una momentanea invasione territoriale dalla truppe polacche, con tale strategia si sarebbe capovolta la situazione a favore della Germania.


Non si puo’ negare che Mussolini nei confronti di Hitler, ebbe ragione, perche’ la Germania invase la Polonia e tale atto bellico, significo’ l‘attivazione della clausola legata al patto di alleanza militare fra la Polonia e le 2 nazioni: Francia e Gran Bretagna, qualora si fosse verificata che la Polonia, fosse invasa da qualsiasi nazione. Ma Hitler che incarnava il potere assoluto, capo di una grande nazione e lo manifesto’ con un esercito da super potenza e per questo non ebbe l’umilta’ di ascoltare i consigli di Mussolini, suo migliore alleato. Comunque il Duce, prima che entrasse in guerra, medito’ a lungo e al tempo stesso fu ingannato, perche’ credette che la guerra provocata dalla Germania, nel giro di10 mesi, occupo’ quasi tutta l’Europa e furono segnali da una nazione destinata a vincere su tutti i fronti. .


Pprima che l’Italia entrasse in Guerra, Mussolini ed il Re Vittorio Emanuele III, provarono di tutto per interrompere l’alleanza militare, perche’ l’Italia non voleva la guerra e non fu preparata per affrontarla. Successivamente, su richiesta dell’Italia, ricevette dalla Germania un’enorme quantatita’ di derrate alimentari ed altro materiale, Mussolini, si convinse seguendo la logica che il suo alleato, pendeva dalla parte del vincitore e l’intervento militare dell’Italia si fosse risolta con una Guerra Lampo e da concludersi nel giro di poco piu’ di 6 mesi.


Una dimenticanza di fatti storici, se Mussolini ed i suoi generali, avessero letto con piu’ attenzione la Grande Guerra dal 1914 al 1918, descritta dalla storia che insegna e ha molta memoria, che i generali tedeschi, credettero che la Grande Guerra si fosse conclusa a favore della Germania, in poco o piu’ di 6 mesi. Ed invece, il conflitto bellico continuo’ inesorabilmente fino al mese di novembre del 1918.e tutte le nazioni che furono coinvolte, dovettero subire distruzioni in moltissime citta’ europee, milioni di soldati morti e feriti e vittime nella societa’ civile e tragedie in tutte le famiglie di quel tragico epocale e catastrofico evento mondiale.


Cosi’ Badoglio, nel 1943 sapeva benissimo che la guerra contro gli anglo-americani non fu piu’ sostenibile e per ragioni di Stato, dovette annunciare che la guerra doveva continuare, secondo il patto di alleanza con la Germania e al tempo stesso osservare il segreto assoluto per non allarmare l’alleato tedesco, quindi il Quartiere Generale Militare Italiano, utilizzo’ il tempo necessario per inizitive diplomatiche mirate a trattare l’armistizio separato, ma al momento della firma i generali dell’Esercito Angloamericano, respinsero per ragioni di opportunita’ bellica, l’armistizio condizionato e proposero la resa incondizionata, che non fu la stessa cosa.


Le trattative, diplomatiche non furono facilitate, perche’ l’Italia se si fosse rifiutata quanto proposto dagli angloamericani, sarebbe stata costretta a supportare la guerra oltre a subire pesanti bombardamenti che a lungo andare avrebbero demolito ogni cosa e con l’inevitabile dissoluzione dello Stato Italiano, con incalcolabili danni all’Italia.e con desolazione e disperazione a tutti gli italiani. Tutto questo, Vittorio Emanuele III di Savoia Re d’Italia, non avrebbe mai sostenuta la guerra gia’ perduta. Ecco il motivo perche’ la resa incondizionata fu firmata il 3 settembre e poi fu annunciato l’armistizio dell’8 settembre 1943, l’avere accettato la resa, perche’ non vi furono alternative per salvare l’Italia, il Re dovette arrendersi e cessare le ostilita’. Ma gli eventi bellici si manifestarono con un inaspettato scenario, perche’ i tedeschi individuarono la zona del Gran Sasso, dove Mussolini era trattenuto e liberato dai tedeschi e con un aereo speciale sbarco’ in Germania per discutere con Hitler e dopo l’incontro il Capo del Fascismo, appoggiato dalla Germania, nel mese di ottobre del 1943, fondo’ la Repubblica Sociale Italiana.


Quando L’Italia dichiaro’ la Guerra, nessuno poteva sapere la data della cessazione delle ostilita’, infatti nel periodo dall’8 settembre 1943 al 1944 le truppe tedesche che gia’ stazionarono nel territorio italiano e con il supporto di una ventina di divisioni corazzate invasero velocemente l’Italia, poi ripiegarono e si attestarono nella zona di Monte Cassino e resistettero per 3 mesi, contrastando l’avanzata delle truppe angloamericane e successivamente le truppe tedesche per 10 mesi si attestarono nella citta’ di Roma e nei primi giorni di giuno del 1944 si ritirarono da Roma per attestarsi in Toscana e nelle altre regioni Emilia Romagna e Marche, zona Centro Nord Italia.


L’Italia, in quel momento storico, fu divisa in due tronconi: il Sud Italia occupata dagli Anglo- americani e il Re Vittorio Emanuele III, che si insedio’ nella zona Sud in territorio italiano di cui Regno d’Italia, fu riconosciuto Stato Sovrano dalla Russia, Gran Bretagna e Stati Uniti e il Nord Italia, occupata dai tedeschi e la Repubblica Sociale Italiana, riconosciuta dalla Germania. Nonostante la drammaticita’ della situazione, l’Italia evito’ la rivoluzione civile.


L’unica cosa possibile fu salvare l’Italia e gli italiani dall’incensante martellamento provocato dai cannoni e dalle bombe sganciate dagli aerei dell’aviazione tedesche, nelle zone occupate dagli angloamericani e nel nord Italia le stesse cosa dovettero farlo gli angloamericani, quindi tutto fu piu’ difficile con 5 giorni a disposizione dal 3 all’8 settembre, perche’ le truppe tedesche stazionarono in Italia e fu facile preda intimare la resa ai soldati italiani certamente sbandati. Quindi, la Germania piu’ forte militarmente, approfitto’ a invadere quella parte territoriale italiana non ancora occupata dagli angloamericani e al Regno d’Italia, l’arduo compito di salvare lo Stato Italiano. E il Re Vittorio Emanuele III, ebbe soltanto il tempo a organizzare rapidamente la partenza da Roma con al seguito la famiglia reale, ministri e generali per una ritirata strategica e si attestarono nella zona di Brindisi nella regione Puglia, ancora territorio del Regno d’Italia..


Che gli italiani sappiano che in quel territorio zona Sud fu possibile ricostituire il Regio Esercito e l’anno succesivo 1944, le truppe regolari italiane combatterono a fianco degli angloamericani. Con questa sintesi chiarisco due eventi particolari e cioe’: il 25 luglio 1943 con il colpo di stato e l’8 settembre 1943, che fu la coseguente accelerazione agli eventi per un’armistizio piu’ onorevole non concesso, che invece poteva essere utile all’Italia e per gli Angloamericani.


Quando si discutono le cose italiane, mi chiedo il perche’ sia stato ignorato il contributo offerto dal Regio Esercito che combatte’ a fianco degli angloamericani, da soldati contro soldati tedeschi e questo fu un operazione oltre la resistenza che miro’ a liberare l’Italia invasa dalla Germania. E c’e’ molto di piu’, che oltre lo sbarramento del fronte tedesco in Italia, vi furono i soldati regolari italiani, citati Badogliani che applicarono regole dell’esercito e affrontarono le operazioni di guerra a viso aperto contro i tedeschi.


Non escludo che ci fossero gli italiani partigiani, aggregati a diverse formazioni e orientamenti politici, per battersi contro le truppe germaniche. Voi lettori, mi chiederete perche’ ho voluto menzionare il Regio Esercito, i soldati badogliani e le formazioni Partigiane, perche’ ho la percezione che al Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 a Parigi, perche’ a favore dell’Italia non risulto’alcun riconoscimento di collaborazione relative a operazioni militari nel Sud Italia e l’appoggio di soldati badogliani e formazioni partigiane nel Nord Italia.


Altra anomalia a guerra conclusa nel 1945, il primo governo italiano povvisorio cedette a una forzatura politica e costituzionale, perche’ fu proposto al popolo italiano un Referendum se a favore della Monarchia o della Repubblica? Senza rendersene conto che il territorio italiano ancora occupato militarmente? Con la Regione della Venezia Giulia subordinata all’Amministra- zione Militare Alleato nel Territorio Libero di Trieste? Con oltre 350,000 soldati italiani che furono bloccati in vari Campi di Concentramento? A tale Referendum, risulterebbero anche brogli elettorali? Perche’ l’allora governo provvisorio a torto o a ragione ritenne opportuno congelare per motivi di opportunita’ o condizionamenti, evitare che fosse citata la collaborazione del Regio Esercito, affiancati dai Badogliani e dalle foormazioni Partigiane che combattereno per la liberazione dell’Italia? Quindi se si fosse discusso tale argomento, l’Italia, poteva accreditarsi piu’ giudizi a suo favore. L’allontanamento della Monarchia secondo una mia logica, fu negativa per la posizione del Regno d’Italia, che non pote’ fare valere la sua voce.come imputato per difendersi dalle nazioni che vinsero la II Guerra Mondiale?.


Mi richiamo al titolo dell’articolo la data del 25 luglio 1943 modifico’ la Storia d’Italia in quanto senza colpo ferire cadde il Fascismo che governo’ dal 1922 al 25 luglio 1943, ma le successive date del 3 e dell’8 settembre 1943 furono devastanti ed irreperabili e tali eventi, si manifestarono positivi o negativi? La campagna referendaria per la Monarchia o la Repubblica, gestita da coloro repubblicani, furono soltanto degli imbonitori capaci a vendere fischi per fiaschi, perche’ all’epoca post-bellica, la politica non ancora evoluta, quindi convinti delle loro idee, criticarono la Monarchia perche’ci furono troppi sprechi di denaro e secondo loro, con la Repubblica, lo Stato avrebbe speso molto meno e gli italiani avrebbero pagato meno tasse.


E traggo le conclusioni che dopo 70 di Repubblica, il popolo italiano e’ diventato sempre piu’ povero; Con la Monarchia certamente piu’austera, avrebbe speso molto meno nei contronti della gestione repubblicana e senza nulla togliere al Presidente della Repubblica, quando c’era il Re, le spese per la gestione del Quirinale furono ridimensionate, per la Famiglia Reale molte contenute e per la corrispondenza e’ sufficiente un esempio; i francobolli, nell’ambito della Famiglia Reale furono controllati e conteggiati. Il Re fu un’auorita’con il potere limitato, pero’ garanti’ la continuita’.delle Stato Italiano. La Repubblica si esprime con il Presidente di turno e regge per norma un solo mandato, Il Sovrano regna tutta la vita, oltre a garantire piu’ stabilita’ istituzionale e la gestione dello Stato costerebbe molto meno. Ed e’ inutile negare, la democrazia, creo’ molti carrozzoni e’ aumento’ all’inverosimile la burocrazia e il debito pubblico e gli inevitabili interssi non piu’ sostenibili. Ma al tempo stesso, la Repubblica dovrebbe esprimere maggiore protezione per la liberta’, la sicurezza, la certezza e migliorare l’economia per creare lavoro per i tantissimi che l’avevano e ora sono disoccupati. E’ davvero credibile affermare che le cose sono positive?


Bosto 28 luglio 2016. On. Michele Frattallone


Presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc.; gia’ Presidente Nazionale del Comitato Tricolore per gli Italiani nl Mondo, nell’ambito del territorio statunitense; Componente de il Comitato Scientifico dell’ Osservatorio della Emigrazione Italiana nel Mondo e Ambasciatore di Italianita’; Presidente della Galileo Legacy Foundation, Inc. ; gia’ Consigliere del COM.IT.ES. di Boston e Presidente della Commissione Istruzione, Cultura e Immagine; gia’candidato al Parlameto Italiano; Promotore del progetto Marconi e del Centro Culturale Italiano Polisportivo, Ricreativo, Scientifico e Tecnologico. michelefrattallo124@aol.com


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