TOUR DE FRANCE: DICIASSETTESIMA TAPPA


La prima tappa della terza settimana ha dato segnali importanti per capire come sarà la classifica finale del Tour. Questa frazione alpina, disputata interamente in territorio svizzero, presentava nel finale il Col de la Forclaz (13 km al 7,9%, 1° cat.) ed il traguardo posto in cima al Finhaut-Emosson (10,4 km al 8,4%, “HC”).


Visto l'arrivo in quota, molti corridori hanno provato ad andare in fuga. Dopo numerosissimi tentativi, si è avvantaggiato sulla Cote de Saanenmoser un gruppetto di 11 corridori: Tanel Kangert (Astana), Stef Clement (IAM Cycling), Kristijan Durasek (Lampre – Merida), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Rafal Majka, Peter Sagan (Tinkoff), Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale), Jarlinson Pantano (IAM Cycling), Steve Morabito (FDJ), Ilnur Zakarin (Katusha) e Brice Feillu (Fortuneo – Vital Concept). Questi vengono successivamente raggiunti da Greg Van Avermaet (BMC), Alexey Lutsenko (Astana) e Thomas Voeckler (Direct Energie). Questi atleti hanno proseguito insieme fino alla prima vera salita di giornata dove la fuga è esplosa: dopo una serie di scatti sono arrivati insieme in cima al gpm Kangert, Clement, Pantano, Durasek, Majka, Pozzovivo, Pantano, Morabito, Feillu e Voeckler. Nel gruppo invece l'Astana ha iniziato ad aumentare l'andatura. In molti hanno perso subito contatto e tra le “vittime” illustri della Forclaz c'è stato Van Garderen (arrivato poi con oltre venti minuti di ritardo).


Nel tratto in discesa i fuggitivi si sono divisi ulteriormente con Majka e Pantano che hanno staccato gli altri. Ai piedi della salita finale i due avevano un vantaggio di una ventina di secondi che poteva sembrare sufficiente per due scalatori di tale calibro. Invece hanno dovuto fare i conti con il rientro di uno scatenato Zakarin che ha staccato prima il polacco e poi il colombiano e si è così involato verso il traguardo.


Dietro invece l'Astana ha continuato il suo forcing con Nibali e Rosa per favorire un'azione di Fabio Aru. Quando però questi corridori hanno esaurito il loro lavoro, c'erano nel gruppo principale ancora due uomini Sky vicini a Froome che hanno controllato gli attacchi degli avversari per conto della maglia gialla. Gli unici a provare sono stati Valverde e Martin, entrambi rimbalzati all'interno del plotone. Quando la situazione sembrava cristallizzata c'è stato lo scatto di Richie Porte: l'australiano è riuscito a fare il vuoto ed il solo Froome ha mantenuto il suo ritmo grazie anche lavoro di Poels. Inizialmente pure Quintana aveva provato a rispondere, ma lo scalatore colombiano ha ceduto di schianto dopo pochi metri.


Così i due sono arrivati la traguardo insieme con 8'' di margine su Yates, 11'' su Bardet, 19'' su Aru e Meintjes, 28'' su Quintana e 40'' su Mollema. Sono crollati Rodriguez e Valverde con rispettivamente uno e due minuti di ritardo.


Froome ha fortificato la sua leadership ed alle porte della cronometro ha 2'27'' di vantaggio su Mollema, 2'53'' su Yates, 3'27'' su Quintana, 4'27'' su Porte e 5'35'' su Aru.

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