TOUR DE FRANCE: QUATTORDICESIMA TAPPA


Se nelle ultime giornate gli uomini di classifica hanno regalato emozioni, oggi le ruote veloci del gruppo hanno avuto una delle ultime occasioni per vincere. La quattordicesima tappa (Montelimar-Parc des Oiseaux, 208 km) non ha presentato difficoltà altimetriche ma è stata comunque una frazione importante dato che non ci saranno altri traguardi così adatti ai velocisti fino all'arrivo finale di Parigi. Per tanti è stata anche l'occasione di provare a strappare qualche punto a Peter Sagan che ormai sembra involato verso la sua quarta maglia verde.


Anche oggi un tentativo di fuga ha caratterizzato la tappa e quattro corridori sono usciti dal controllo del plotone: Martin Elmiger (IAM Cycling), Jeremy Roy (FDJ), Alex Howes (Cannondale-Drapac) ed il nostro Cesare Benedetti (Bora-Argon 18). Questi ciclisti non hanno mai davvero preso il largo e durante la seconda parte della corsa sono stati sempre nel mirino del gruppo. Tra i quattro il più vivace è stato Benedetti, vincitore di un gpm e di un traguardo volante. I due che hanno resistito di più sono stati Elmiger e Roy, ripresi a 3,4 chilometri dall'arrivo. Una volta annullata la fuga, la Lotto e la Etixx hanno preso in mano la corsa. Fabio Sabatini ha lanciato la volata a Marcel Kittel che ha preso in testa lo sprint ma che è stato superato da Cavendish. Il britannico è andato a vincere la sua quarta tappa a questo Tour davanti a Kristoff e Sagan. Molto arrabbiato il velocista tedesco, che a suo dire è stato ostacolato dal vincitore.


Giornata tranquilla per gli uomini di classifica con Chris Froome che ha conservato oltre un minuto e mezzo di vantaggio su Mollema e quasi tre su Yates e Quintana. Per quanto riguarda la lotta per la maglia verde, Sagan è rimasto leader con un buon vantaggio sul vincitore Cavendish.


Dalla quindicesima tappa i corridori arriveranno sulle Alpi. La frazione da Bourg en Bresse a Culoz presenterà due gpm di prima categoria ed uno “HC”. Ci si aspetta molto da Quintana che dovrà provare a ridurre il margine di tre minuti che lo separa da Froome.

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