TOUR DE FRANCE: QUINTA TAPPA


Dopo tanta pianura è arrivato il momento per gli scalatori di testare il proprio stato di forma. Infatti la quinta tappa presentava ben due gpm di seconda categoria e tre di terza categoria. In particolar modo hanno fatto paura ai corridori il Pas de Peyrol (5,4 km, 8,1% di pendenza media, 2° categoria), il Col du Perthus (4,4 km, 7,9% di pendenza media, 2° categoria) la cui cima era a 15 chilometri dal traguardo ed il Col de Font de Cere (3,3 km, 5,8% di pendenza media, 3° categoria) a soli 2500 metri dall'arrivo.


La maglia gialla Peter Sagan immaginava che sarebbe stato praticamente impossibile mantenere il simbolo del primato per le troppe asperità che caratterizzavano il percorso, il quale invece si presentava particolarmente adatto a tentativi da lontano. Non a caso ci hanno provato in molti, fino a quando 9 corridori non sono riusciti ad evadere dal gruppo: Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Bartosz Huzarski (Bora – Argon18), Rafal Majka (Tinkoff), Florian Vachon (Fortuneo – Vital Concept), Greg Van Avermaet (BMC), Cyril Gautier (Ag2r La Mondiale), Serge Pauwels (Dimension Data), Andriy Grivko (Astana) e Romain Sicard (Direct Energie).


Data la difficoltà del percorso, la squadra di Sagan aveva subito deciso di lasciar andare i fuggitivi che hanno rapidamente guadagnato diversi minuti fino ad avere un quarto d'ora di vantaggio. I corridori, però, non hanno mai trovato un buon accordo e per questo ad oltre 100 chilometri dall'arrivo Grivko, Van Avermaet e De Gendt hanno deciso di staccare gli altri per andarsene in solitaria.


Il cambio di ritmo è arrivato sul Peyrol, dove Grivko è stato costretto ad arrendersi di fronte al ritmo dei due ex compagni di fuga. Dietro invece la Movistar ha dato un'accelerata molto forte che ha ridotto notevolmente il plotone: oltre ai velocisti e alla maglia gialla Sagan si sono arresi Gallopin, Dumoulin e soprattutto Nibali, il vincitore della Grande Boucle due anni fa.


Sulla penultima asperità di giornata, il Col du Perthus, Van Avermaet ha lasciato sul posto il suo compagno di fuga De Gendt per involarsi verso il traguardo.


L'ultima salita è sta una formalità per il belga mentre dietro si sono viste le prime schermaglie tra i big, con le stoccate di Bardet a cui hanno risposto molto bene Quintana, Valverde e Pinot. Ha perso terreno invece lo spagnolo Contador, rallentato da problemi fisici. L'ultimo chilometro, anch'esso in salita ha visto l'arrivo in solitaria di Van Avermaet, seguito ad oltre 2 minuti da De Gendt e a 5 minuti da Majka che ha anticipato il ritorno di Rodriguez, primo tra i big. A tre secondi dal catalano sono invece arrivati gli altri uomini di classifica. Attardati Contador, a 5'40'' dal vincitore e Nibali, arrivato addirittura con 13'45''. Per lo Squalo dello Stretto non è però una tragedia, dato che non è venuto al Tour per fare classifica.


La generale vede Van Avermaet in giallo con 5'11'' di vantaggio su Alaphilippe e con 5'13'' su Valverde. Ad un secondo dallo spagnolo c'è Rodriguez e a tre gli altri big, tranne Contador e Nibali, con l'italiano ormai fuori dai giochi.

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